A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare

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A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare

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Titolo originale

A Scanner Darkly

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2006
Genere fantascienza
Regia Richard Linklater
Soggetto Philip K. Dick (romanzo)
Sceneggiatura Richard Linklater
Produttore Steven Soderbergh, George Clooney, Tommy Pallotta
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani


A Scanner Darkly – Un oscuro scrutare, film di fantascienza del 2006 con Keanu Reeves, basato sull'omonimo romanzo di Philip K. Dick.

Frasi[modifica]

  • Qualunque cosa sia, quella che sta osservando non è umana. Non è come gli occhi scuri della piccola Donna e non batte mai le ciglia. Che cosa vede uno scanner? Vede dentro la testa... vede dentro il cuore... vede dentro di me... dentro di noi. Vede in modo chiaro o oscuro? Spero che veda in modo chiaro perché io non riesco più a vedere dentro di me. Io vedo solo tenebre. Spero per il bene di tutti che gli scanner vedano meglio. Perché se lo scanner vede solo in modo oscuro così come me allora sono dannato, dannato per sempre. E in questo modo finiremmo per morire tutti. Conoscendo poco o niente, e su quel poco che conosceremo ci saremmo anche sbagliati. (Bob Arctor)
  • Io ho visto la morte sorgere dalla terra, dalla superficie della terra in un unico campo azzurro. (Bob Arctor)
  • Ci siamo troppo dentro per essere obiettivi. C'è solo una cosa da fare, per rovinare i piani di quegli albini mutanti figli di una gran puttana: portiamo questa bici qua fuori, e chiediamo al primo che passa – introduciamo un elemento nuovo, così avremo un parere obiettivo. (Jim)
  • Oh, bene... Barris, ora so che hai ragione. La scrupolosa eliminazione di qualsiasi tipo di traccia che altrimenti avrebbero lasciato testimonia la loro meticolosità! Sei un idiota. (Ernie)

Dialoghi[modifica]

  • Persona: Quello che vedi è il fiore del futuro. Ma non per te Bob.
    Bob: Non per me?
    Persona: No ne hai già avuta troppa di questa bontà. [Ride] Dai basta con l'adorazione, alzati. Questo non è più il tuo dio anche se un tempo lo era.
  • Medico#1: Se lei non perde questo senso dell'umorismo ce la può ancora fare, lo sa?
    Bob: "Fare"? Fare cosa? "Fare numero"? "Fare sesso"? "Fare del bene"? "Fare il mio dovere"? "Fare tardi", "fare schifo", "fare finta", "fare in tempo"?! Definite le vostre parole! "Fare" viene dal latino, da "facere"; e non so allora come si dicesse "fare sesso", ma di certo non usavano il verbo "scopare"!
  • Bob: Allora, che cosa hai fatto?
    Jim: Se la porta davanti viene aperta, mentre noi siamo in absentia, delle microcamere a rilevamento motorio, delle dimensioni di un'unghia, cominceranno a registrare.
    Bob: Avresti dovuto dirmelo.
    Ernie: E se entrano dalla porta di dietro o dalla finestra del bagno, come in quella ignobile canzone dei Beatles...?[1]
    Jim: Per aumentare le chance di un ingresso via porta davanti, rispetto a posti meno mm... meno abituali, ho accidentalmente lasciato aperta la porta davanti.
    Bob: E se loro non sanno che è aperta?
    Jim: Ho lasciato un biglietto sulla porta.
    Bob: Mi prendi in giro?
    Jim: Nono. No. Sì, ma no. Ma sì
    Ernie: Senti, stai sparando cazzate o è la verità? Io non ci capisco mai niente con te, Jim. Ci sta prendendo per il culo, Bob?
    Bob: Lo vedremo quando torniamo. Se c'è un biglietto sulla porta e la porta è aperta, sapremo che era tutto vero.
    Ernie: Probabilmente avranno tolto il biglietto dopo aver saccheggiato e distrutto la casa, e poi si saranno chiusi la porta alle spalle così non lo sapremo, non lo sapremo mai. È la classica "zona oscura".
    Jim: Certo che vi prendo in giro! Solo uno psicotico lascerebbe la porta di casa aperta con un biglietto sulla porta...
    Bob: Che hai scritto sul biglietto, Jim?
    Jim: Ho scritto: "entrate, la porta è aperta".
  • Ernie: Sei l'unica persona dell'universo che non ha mai sentito parlare della manovra di Heimlich!
    Jim: Va bene, ora ti do un po' di feedback visto che sembri procedere in questa tua vita come un povero gatto senza baffi, che sta eternamente nascosto dietro il frigorifero. La tua vita, e guardare te che la vivi, è come un lungo sketch comico sulle funzioni corporali inefficaci. Io giuro su dio che un neonato ha una migliore comprensione delle complessità del "mastica-ingoia-digerisci-non ti uccidere mentre ceni davanti alla TV". E tuttavia sei riuscito a trasformare questa tua cazzata quasi mortale in un referendum morale su di me.

Note[modifica]

  1. Cfr. She Came In Through the Bathroom Window, parte del medley finale dell'album Abbey Road.

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