Alberto Monticone

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Alberto Monticone (1931 – vivente), politico e storico italiano.

Citazioni di Alberto Monticone[modifica]

  • Profeta più che riformatore, papa religioso più che politico, uomo di vita spirituale e di cultura più che di azione, Benedetto XV lasciò alla sua morte, il 22 gennaio 1922, una Chiesa assai mutata rispetto al 1914 soprattutto nel delicato rapporto con la società moderna. (da Il pontificato di Benedetto XV, in AA.VV., Storia del cristianesimo 1878-2005, vol. 1, I cattolici e la questione sociale, supplemento a Famiglia cristiana, Periodici San Paolo, Milano, 2005, cap. 3, p. 145)
  • Sulla questione del bolscevismo il pontificato di Benedetto XV segnò il passo e per certi aspetti bloccò il processo di autonomia del laicato impegnato in politica; diverso e più coerente fu l'atteggiamento verso l'altra forza dirompente del dopoguerra, il fascismo. Forse la sua origine dal socialismo rivoluzionario e più ancora la sua natura nazionalistica e violenta fecero apparire il movimento fascista agli occhi di Benedetto XV una continuazione della mentalità di guerra: i miti del combattentismo e dell'arditismo, cui Mussolini e i suoi seguaci vollero riferirsi, e l'impresa di D'Annunzio a Fiume, applaudita dai fascisti, erano in netto contrasto con tutta la linea papale di rispetto della giustizia, delle leggi, della pace. (da Il pontificato di Benedetto XV, ibidem, cap. 3, pp. 144-145)

Citazioni di Fosco Maraini[modifica]

  • La Congregazione per la Dottrina della Fede non può ammettere un pluralismo etico, neanche in politica. Però si appella alla coscienza dei credenti e riconosce il pluralismo politico dei cattolici. (Roberto Monteforte, Alberto Monticone «No al pluralismo etico sì a quello politico», l'Unità, 17 gennaio 2003, p. 2)

Voci correlate[modifica]

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