Aleksandra L'vovna Tolstaja

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Aleksandra Tolstaja accanto al padre

Aleksandra L'vovna Tolstàja detta Saša (1884 – 1979), attivista russa naturalizzata statunitense, figlia di Lev Tolstoj.

Citazioni di Aleksandra Tolstaja[modifica]

  • Che magnifico aspetto aveva mio padre quando usciva dal suo studio contento di ciò che aveva fatto. Si muoveva agilmente, il suo volto era allegro, gli occhi ridenti. Qualche volta piroettava su un tacco o faceva passare una gamba sopra la spalliera di una seggiola.[1]
  • Eravamo privati della grande gioia di vivere tra di noi, di dire stupidaggini, di cantare, di non avere alcun imbarazzo. Sapevamo che ogni nostra parola, ogni nostro gesto era immancabilmente registrato [da Dušan Makovitskij].[2]
  • Ho letto i libri di Solženitzyn, ma in inglese, inventa nuove parole, e ha devastato la vecchia lingua russa, che è così bella.[3]
  • [Su Svetlana Allilueva] Potrebbe fare tanto per la Russia, sapendo quello che Stalin ha combinato, invece di vivere come vive, sposandosi e poi divorziando: è una pazza.[3]

Citazioni su Aleksandra Tolstaja[modifica]

  • Anche lei aveva sacrificato alla gelosia del padre i suoi amori: gli si era consacrata senza riserve, con tutte le sue forze di giovane Amazzone, come segretaria, accompagnatrice, copista. (Pietro Citati)
  • La figlia minore di Tolstoj, Alessandrina, che era cresciuta interamente devota al padre, era per lui un grande sostegno morale. Aveva anche imparato la stenografia ed era diventata un'eccellente dattilografa. (Victor Lebrun)
  • Quando la vedeva alzata la sera, il padre la mandava via. Ma di notte, mentre tutti dormivano, Aleksandra tornava nella stanza e scriveva a macchina fino alla mattina. Alle nove, tutti i fogli erano copiati nitidamente, come una volta aveva fatto la madre. Tolstoj scuoteva la testa e sorrideva; e quel sorriso candido e astuto bastava a farle dimenticare tutte le sue fatiche. (Pietro Citati)

Note[modifica]

  1. Citato in Tatiana Tolstoj, Anni con mio padre, traduzione di Roberto Rebora, Garzanti, Milano, 1978.
  2. Citato in AA.VV., Lev Tolstòj, collana I giganti, Periodici Mondadori, Verona, 1970, p. 29.
  3. a b Citato in Enzo Biagi, Russia, Rizzoli, Milano, 19749, p. 243.

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