Alfred North Whitehead

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Alfred North Whitehead

Alfred North Whitehead (1861 – 1947), matematico e filosofo britannico.

Citazioni di Alfred North Whitehead[modifica]

Seek simplicity and distrust it.[1]
  • I greci hanno tramandato due figure le cui vite reali o mitiche esprimono queste due concezioni: Platone e Ulisse. Uno ha in comune la ragione con gli dèi, e l'altro l'ha in comune con le volpi.[2]
  • [Le sezioni coniche sono] la chiave necessaria per giungere alla conoscenza delle più importanti leggi di natura.[3]
  • La natura è una concretezza malposta, una faccenda ottusa, senza suoni, profumi, colori; soltanto una corsa della materia, senza fine, senza senso.[4]
  • Pensiamo nella generalità, ma viviamo nei dettagli.
We think in generalities, but we live in detail.[5]
  • Per quanto riguarda il semplice fornire informazione, nessuna università ha avuto una qualsivoglia giustificazione per la sua esistenza dopo la popolarizzazione della stampa nel quindicesimo secolo.
So far as the mere imparting of information is concerned, no university has had any justification for existence since the popularization of printing in the fifteenth century.[6]
  • Tutta la storia della filosofia occidentale non è che una serie di note a margine su Platone.
The safest general characterization of the European philosophical tradition is that it consists of a series of footnotes to Plato.[7]
  • Una gran parte dell'esperienza maturata non può essere espressa con le parole. [8]

Attribuite[modifica]

  • Una scienza che esita a dimenticare i suoi fondatori è perduta.[9]

Adventures of Ideas[modifica]

  • È più importante che una proposizione sia interessante, piuttosto che vera. Questa affermazione è quasi una tautologia. L'energia operativa di una proposizione nell'occasione della sua esperienza è il suo interesse, ed è la sua importanza. Ma naturalmente è più facile che sia interessante una proposizione vera piuttosto che una falsa.
It is more important that a proposition be interesting than that it be true. This statement is almost a tautology. For the energy of operation of a proposition in an occasion of experience is its interest, and its importance. But of course a true proposition is more apt to be interesting than a false one. (Part 4, cap. 16)
  • L'uomo che basta a se stesso, con particolarità che non riguardano nessuno, è un concetto senza valore per la civiltà moderna.
  • La pace come scopo deliberato molto facilmente si trasforma nel suo sostituto degenere, l'anestesia.
The deliberate aim at Peace very easily passes into its bastard substitute, Anesthesia. (p. 284)
  • La vita è un'offensiva diretta contro il meccanismo ripetitivo dell'universo.[10]
  • Nello studio delle idee, è necessario ricordare che l'insistenza per la caparbia chiarezza deriva da una sensazione sentimentale, come se fosse una nebbia che copre la perplessità dei fatti. L'insistenza sulla chiarezza a tutti i costi è basata su una mera superstizione sul modo in cui funziona l'intelligenza umana. I nostri ragionamenti si aggrappano a delle pagliuzze per le premesse, e galleggiano sui fili delle ragnatele per le deduzioni.
In the study of ideas, it is necessary to remember that insistence on hard-headed clarity issues from sentimental feeling, as if it were a mist, cloaking the perplexities of fact. Insistence on clarity at all costs is based on sheer superstition as to the mode in which human intelligence functions. Our reasoning grasps at straws for premises and float on gossamer for deductions. (p. 91)
  • Una definizione generale della civiltà: una società civile si adorna delle cinque qualità di verità, bellezza, avventura, arte, pace.

Dialogues of Alfred North Whitehead[modifica]

  • Arte è imporre un disegno all'esperienza, e il nostro godimento estetico sta nel riconoscere quel disegno.
  • Le nostre menti sono finite, e nonostante queste condizioni di finitezza siamo circondati da possibilità che sono infinite, e lo scopo della vita è di afferare il più possibile da questa infinità.
Our minds are finite, and yet even in these circumstances of finitude we are surrounded by possibilities that are infinite, and the purpose of human life is to grasp as much as we can out of the infinitude. (cap. 21, 28 giugno 1941)
  • Non esistono verità intere; tutte le verità sono mezze verità; è nel cercare di considerarle verità intere che il male gioca.
There are no whole truths; all truths are half-truths. It is trying to treat them as whole truths that plays the devil. (Prologo)

Introduzione alla matematica[modifica]

Incipit[modifica]

  • Lo studio della matematica ha la tendenza di iniziare con un disappunto... Ci dicono che con il suo aiuto si possono pesare le stelle e contare i miliardi di molecole in una goccia d'acqua. Eppure, come il fantasma del padre di Amleto, questa grandissima scelta sfugge agli sforzi delle nostre armi mentali per afferrarla.
È probabile che lo studio della matematica, all'inizio, costituisca una delusione.[11]
The study of mathematics is apt to commence in disappointment... We are told that by its aid the stars are weighed and the billions of molecules in a drop of water are counted. Yet, like the ghost of Hamlet's father, this great science eludes the efforts of our mental weapons to grasp it. (cap. 1)

Citazioni[modifica]

  • Il progresso della Scienza consiste nell'osservare le interconnessioni e mostrare con un paziente ingegno che gli eventi di questo mondo continuamente cangiante sono soltanto esempi di alcune relazioni generali, chiamate leggi. Vedere il generale nel particolare, e il permanente nel transitorio, è lo scopo del pensiero scientifico.
  • La civiltà progredisce aumentando il numero di operazioni importanti che possiamo compiere senza pensarci.
Civilization advances by extending the number of important operations which we can perform without thinking about them. (cap. 5)
  • Quando un matematico o un filosofo scrivono con nebbiosa profondità, dicono qualche sciocchezza: su questo non c'è pericolo di sbagliare.
Regola sicura: quando un matematico o un filosofo scrive cose nebbiosamente profonde, enuncia delle assurdità.
When a mathematical or philosophical author writes with a misty profundity, he is talking nonsense. (cap. 15)
  • Sollevando il cervello da tutto il lavoro non necessario, una buona notazione ci lascia liberi di concentrarci su problemi più avanzati, e in effetti incrementa il potere mentale della razza.
By relieving the brain of all unnecessary work, a good notation sets it free to concentrate on more advanced problems, and in effect increases the mental power of the race. (cap. 5)

Science and the modern world[modifica]

  • Accadono fatti molto comuni, e l'umanità non se ne preoccupa. È necessaria una mente molto atipica per intraprendere l'analisi dell'ovvio.
  • Ammettiamo che lo scopo della matematica è una divina pazzia dello spirito umano, un rifugio dagli stimoli e dall'urgenza degli avvenimenti contingenti.
... The pursuit of mathematics is a divine madness of the human spirit... (Cap. 2: "Mathematics as an Element in the History of Thought")
  • Il progresso della civiltà non presenta una spinta uniforme verso le cose migliori. [...] Le epoche nuove emergono relativamente improvvise, se consideriamo i millenni che la storia percorre. [...] Il sedicesimo secolo della nostra era ha visto la scissione della cristianità dell'Occidente e l'avvento della scienza moderna. [...] La Riforma fu un'insurrezione popolare e, per un secolo e mezzo, immerse l'Europa nel sangue. L'inizio del movimento scientifico non interessò invece che una minoranza dell'aristocrazia intellettuale. [...] La tesi che intendo sviluppare è che il calmo sviluppo della scienza ha virtualmente dato un nuovo stile alla nostra mentalità, così che modi di pensare eccezionali in altri tempi sono ora diffusi in tutto il mondo civile. Ma il nuovo stile ha dovuto progredire lentamente per vari secoli trai popoli europei prima di sbocciare nel rapido sviluppo della scienza, che quindi, con le sue sempre più esplicite applicazioni, lo ha ulteriormente consolidato. [...] Questa nuova sfumatura dello spirito moderno sta appunto nell'interesse appassionato e risoluto nel ricercare le relazioni tra i principi generali e i fatti irriducibili e ostinati. Nel mondo intero e in tutte le epoche sono esistiti uomini di mentalità pratica, occupati nell'osservazione di tali fatti; nel mondo intero e in tutte le epoche vi sono stati uomini di temperamento filosofico intenti a tessere la trama dei princìpi generali. È proprio dall'anione dell'interesse appassionato per i particolari materiali con una non minor passione per le generalizzazioni astratte che scaturisce la novità caratteristica della nostra attuale società. [...] Questo equilibrio dello spirito è ormai diventato una tradizione che caratterizza il pensiero colto. È il sale, il sapore della vita. [...] L'altra caratteristica che distingue la scienza. [...] è la sua universalità. La scienza moderna è nata in Europa, ma il suo ambiente naturale è il mondo intero.
  • La scienza della matematica pura, nei suoi sviluppi moderni, può aspirare a definirsi la creazione più originale dello spirito umano.
  • Nell'evoluzione della vera coscienza una contraddizione è il primo passo verso una vittoria.
A contradiction [...] in the evolution of real knowledge it marks the first step in progress towards victory. (cap. 12: "Religion and Science")

Note[modifica]

  1. Da The Concept of Nature, 1919, cap. VII, p. 143.
  2. Citato in Gino Ditadi, Introduzione: L'animale buono da pensare, in I filosofi e gli animali, vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994, p. 51. ISBN 88-85944-12-4
  3. Citato in AA.VV., Il libro della matematica, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2020, p. 69. ISBN 9788858025857
  4. Citato in Focus n. 70, p. 130.
  5. Da "The Education of an Englishman" in The Atlantic Monthly, Vol. 138, 1926, p. 192.
  6. Da The Aims of Education, 1929.
  7. Citato in Process and Reality, Free Press, 1979, p. 39.
  8. Citato in Focus n. 108, p. 204.
  9. Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
  10. Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858654644
  11. Citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993.

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