Anthelme Brillat-Savarin

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Jean Anthelme Brillat-Savarin e la prima pagina della sua Fisiologia del gusto

Jean Anthelme Brillat-Savarin (1755 – 1826), politico e gastronomo francese.

Fisiologia del Gusto[modifica]

  • Il godimento del mangiare è l'unico che, preso con moderazione, non dia luogo a stanchezza.
  • L'uomo è costruito più per il dolore che per il piacere.
  • Nel mangiare proviamo un benessere particolare e indefinibile, nascente dall'istintiva certezza che, col fatto stesso di mangiare, compensiamo le perdite subite e prolunghiamo la nostra esistenza.
  • Un pasto senza vino è come un giorno senza sole.[1]

Aforismi del Professore[modifica]

  • Gli animali si sfamano, l'uomo mangia, solo l'uomo d'ingegno sa mangiare. (II)
  • Il destino delle nazioni dipende dal loro modo di nutrirsi. (III)
  • Dimmi ciò che mangi e ti dirò chi sei. (IV)
  • Il piacere della tavola è di tutte le età, di tutti i ceti, di tutti i paesi e di tutti i giorni; può associarsi a tutti gli altri e sopravvive fino all'ultimo per consolarci di averli perduti. (VII)
  • La scoperta di una nuova pietanza contribuisce alla felicità del genere umano più della scoperta di una stella. (IX)
  • Un dessert senza formaggio è come una bella donna senza un occhio. (XIV)
  • Rosticcieri si nasce, cuochi si diventa. (XV)
  • Invitare qualcuno significa farsi carico della sua felicità durante tutto il tempo che passa sotto il nostro tetto. (XX)

Citazioni su Anthelme Brillat-Savarin[modifica]

  • Un uomo molto celebre, e un grande imbecille al tempo stesso, cose che, a quanto pare, vanno benissimo d'accordo. (Charles Baudelaire)

Note[modifica]

  1. Citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009, p. 1035. ISBN 9788811504894

Bibliografia[modifica]

  • Anthelme Brillat-Savarin, Fisiologia del Gusto, a cura di Michel Guibert, traduzione di Roberta Ferrara, Sellerio, Palermo, 2012.

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