Antoine François Prévost

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Antoine François Prévost

Antoine François Prévost, detto d'Exiles, più noto con il titolo ecclesiastico, sotto il nome di abbé Prévost (1697 – 1763), scrittore, storico e traduttore francese.

Storia del Cavaliere des Grieux e di Manon Lescaut[modifica]

Incipit[modifica]

Libero Aureli[modifica]

Devo ricondurre meco il lettore al tempo della mia vita in cui conobbi per la prima volta il cavaliere Des Grieux... Tornavo un giorno da Rouen, dove ero andato a sollecitare dal Parlamento di Normandia un decreto giudiziario per la proprietà di certe terre, delle quali avevo assegnato a mia figlia i diritti di successione davanti a un mio avo materno. Avendo proseguito il viaggio fino ad Evreux, ove mi fermai a dormire la notte, giunsi il giorno dopo, nell'ora di desinare a Pacy, che non è lontano più di cinque o sei miglia. Entrando nel borgo, fui meravigliato di vedere tutti gli abitanti in subbuglio. Uscivano a precipizio dalle loro case per correre in folla a un mediocre albergo, dinanzi al quale stavano fermi due carri coperti. I cavalli, ancora bardati e visibilmente estenuati dalla fatica e dal caldo, dovevano essere giunti da pochi momenti. Mi fermai, curioso di conoscere il motivo del tumulto; ma poco potei sapere da quella gente eccitata che non badava quasi affatto alle mie parole.

Olga Merola[modifica]

Sono costretto a riportare il lettore a quell'epoca della mia vita in cui incontrai per la prima volta il cavaliere di Grieux; fu circa sei mesi prima della mia partenza per la Spagna. Sebbene uscissi raramente dalla mia solitudine, l'affetto che nutrivo per mia figlia mi spingeva talvolta a compiere dei viaggetti che rendevo più brevi che potevo. Un giorno tornavo da Rouen, dove ella mi aveva pregato di sollecitare presso il tribunale di Normandia una pratica di successione di certi terreni sui quali le avevo concesso alcuni diritti derivatimi dal nonno materno. Dopo essermi rimesso in cammino, passando da Evreux, dove dormii la prima notte, arrivai l'indomani, per il pranzo, a Pacy, che ne è distante cinque o sei leghe. All'entrare del paese, fui sorpreso di trovare tutti gli abitanti in gran fermento; si precipitavano fuori di casa per correre in folla verso la porta di una rozza locanda, davanti a cui sostavano due carri coperti. I cavalli, ancora attaccati e fumanti di fatica e di caldo, attestavano che quelle vetture erano appena arrivate. Mi fermai un momento per informarmi del motivo di quel trambusto; ma non ottenni che scarse informazioni da quella gente piena di curiosità, che non prestava alcuna attenzione alle mie domande e che avanzava sempre più verso la locanda, spingendosi a vicenda con gran confusione.

Elina Klersy[modifica]

Devo far risalire il lettore a quel tempo della mia vita in cui incontrai per la prima volta il cavaliere des Grieux. Fu all'incirca sei mesi prima della mia partenza per la Spagna. Benché uscissi raramente dalla mia solitudine, per compiacere mia figlia intraprendevo a volte diversi viaggetti, che abbreviavo per quanto possibile. Un giorno tornavo da Rouen dove mi aveva pregato di andare a sollecitare una pratica pendente al Parlamento in Normandia circa la successione di certe terre che le spettavano da parte del mio nonno materno. Rimessomi in cammino per Evreux dove dormii la prima notte, giunsi l'indomani all'ora di cena e Pacy che ne dista cinque o sei leghe. Entrando in paese fui sorpreso nel vedere tutti gli abitanti in fermento. Uscivano precipitosamente dalle loro case per correre a frotte verso la porta di una misera locanda davanti alla quale sostavano due carrette coperte. Dai cavalli ancora attaccati e visibilmente fumanti di fatica e di caldo, si deduceva che erano arrivate da poco. Mi fermai un momento per sapere la ragione di quel trambusto, ma non riuscii a cavare un gran che da quella calca di curiosi che non prestava nessuna attenzione alle mie domande e continuava ad avvicinarsi alla locanda tra le spinte e la confusione.

Citazioni[modifica]

  • Per disgustare un cuore dall'amore non v'è peggior metodo che screditargliene le dolcezze e promettergli maggiori felicità nella pratica delle virtù. (1931a)
  • Nel modo in cui siamo creati, è certo che la felicità consiste nel piacere; sfido chiunque a formarsene un'altra idea; e dunque il cuore non ha bisogno di scrutare a lungo le proprie inclinazioni per sentire che di tutti i piaceri il più soave è quello dell'amore. (1931a)
  • Ho constatato come, in tutta la mia vita, il Cielo ha sempre scelto, per infliggermi i più duri castighi, il momento in cui mi pare d'essere più fortunato. (1966, p. 147)
  • La costanza e la fedeltà non meritano che disperazione e abbandono (1966, p. 168)
  • Quanto è mai disgraziato quel padre che, dopo aver amato teneramente un figlio e dopo essersi prodigato per farne un galantuomo, si ritrova, alla fine, dinnanzi a un furfante, che lo disonora! (1966, p. 191)
  • Tutti i beni diversi da quelli che spero di avere con te sono disprezzabili, dal momento che non potrebbero resistere un attimo, nel mio cuore, contro uno solo dei tuoi sguardi. (1931b, p. 80)
  • Che i proponimenti degli uomini siano soggetti a mutare è cosa che non mi cagionò mai sorprese alcune. Una passione li fa nascere, un'altra li fa morire (1931b, p. 79)
  • Ma alla fine sentivo che il mio cuore aspettava ancora qualcosa: che, per non avere nulla, proprio nulla a desiderare, nella serena solitudine vagheggiata, m'era necessario essere con Manon. (1931b, p. 76)
  • Guarda questa falsa modestia, quest'aria di ipocrita dolcezza, è l'amore la causa di tutte le mie colpe.
    Fatalità della passione, non ne conosci la forza? Com'è possibile che il tuo sangue con il quale mi hai rigenerato non abbia sentito gli stessi ardori. L'amore verso di te mi ha reso testardo, geloso, forse stronzo, ma compiacente ai capricci di un'amante incantevole... questi sono i miei delitti a voi la sentenza.
  • L'amore non sarebbe considerato una divinità, se non operasse comunemente dei miracoli.

Bibliografia[modifica]

  • Antoine François Prévost, Storia del Cavaliere des Grieux e di Manon Lescaut, traduzione di Libero Aureli, Fratelli Treves, Milano, 1931a.
  • Antoine François Prévost, Storia del Cavaliere des Grieux e di Manon Lescaut (Historie et Chevalier des Grieux et Manon Lescaut), traduzione di Olga Merola, Gherardo Casini Edizioni Periodiche, 1966.
  • Antoine François Prévost, Storia di Manon Lescaut e del cavaliere di Grieux, traduzione di Ada Negri, Mondadori, 1931b.
  • Antoine François Prévost, Manon Lescaut (La véritable du chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut), traduzione di Elina Klersy, Garzanti Editore.

Voci correlate[modifica]

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Opere[modifica]