Antonio Salas

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Antonio Salas (? — vivente), pseudonimo di un giornalista investigativo spagnolo che, a causa della sua professione, è obbligato a mantenere il segreto sulla sua identità.

Incipit de L'infiltrato[modifica]

Assalamu Alaikum

«Salas, non dire idiozie! Ti vuoi infiltrare nelle reti del terrorismo islamico? Cioè, sei imbecille o credi di essere Superman? O tutte e due?».
L'ispettore Delgado era sempre eloquente quando gli esponevo i miei progetti e in genere non mancava di fare un putiferio. Aveva avuto la cortesia di presentare il mio libro, Diario de un skin, insieme a Esteban Ibarra[1], e mi era stato d'aiuto ogni volta che gli avevo chiesto un consiglio. E sebbene avessimo rotto i rapporti da più di un anno, per motivi che non è il caso di menzionare, quando bussai di nuovo a quella porta, volle comunque ascoltarmi. Non sapevo niente di terrorismo, ancora meno di quello islamico, così gli chiesi di darmi una mano ad avviare l'inchiesta. Certo, quel giorno del marzo del 2004, quando i mass media avevano appena cominciato a battere la pista islamica sugli attentati dell'11 marzo, la sua reazione non fu proprio quella che mi aspettavo.

Note[modifica]

  1. Presidente del Movimento contro l'intolleranza.

Bibliografia[modifica]

  • Antonio Salas, L'infiltrato, traduzione di Fabio Bernabei, Newton Compton, 2011. ISBN 9788854129696

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