Aristone

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Aristone (VI secolo a.C.), re di Sparta.

Citazioni di Aristone[modifica]

Plutarco, Apophthegmata Laconica
  • [Sentendo un Ateniese che in un'orazione funebre lodava gli Ateniesi caduti combattendo contro gli Spartani] Figuratevi quanto più sono degni di lode i nostri, che li hanno battuti! (218 A-B)
  • [In risposta ad un tale che lodava la massima dell'altro re Cleomene I, secondo il quale un buon re era capace di fare del bene agli amici e del male ai nemici] Non ti pare, mio caro, che sia molto meglio fare del bene agli amici e farsi amici i nemici[1]? (218 A)
  • [In risposta a un tale che gli chiedeva quale fosse il numero degli Spartani] Sufficiente per tenere lontani gli avversari[2]. (218 A)

Note[modifica]

  1. Platone (Repubblica, 335 A-E; Critone, 49 A-D; Gorgia 469 A-B e 475 B-D) attribuisce questa citazione a Socrate, mentre Diogene Laerzio (Vite dei filosofi, I, 91) ascrive un pensiero simile a Cleobulo.
  2. Nella stessa opera (215 D) Plutarco attribuisce un pensiero simile ad Agide II.

Bibliografia[modifica]

  • Plutarco, Le virtù di Sparta (Apophthegmata Laconica), traduzione di Giuseppe Zanetto, Adelphi, 1996, ISBN 978-88-459-1208-5.

Voci correlate[modifica]

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