Before Watchmen

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Before Watchmen, serie di fumetti pubblicati dalla DC Comics nel 2012. È un prequel di Watchmen.


Citazioni in ordine temporale.

Before Watchmen: Rorschach[modifica]

Capitolo 1: Città Dannata[modifica]

[Damntown da Before Watchmen: Rorschach n. 1, ottobre 2012; ed. italiana su Before Watchmen: Rorschach n. 1, gennaio 2013, Lion Comics, traduzione di Stefano Formiconi]

  • Diario di Rorschach (1 luglio 1977): odio questo posto. Da quand'ero bambino. Mia madre (possa marcire all'inferno) la chiamava la più grande città del mondo. Una sera, a Capodanno, m portò fuori sulla scala antincendio e mi disse che ero fortunato a vivere qui. E che lo dovevo a lei. Fu una delle poche volte che mi sorrise. [...] Non sorrideva al pronto soccorso. Sputava. Bestemmiava. Mi chiedeva perché devi sempre rovinare tutto? Chi ti ha fatto in questo modo? La guardai negli occhi e dissi "tu". Tu l'hai fatto. E lo fai. Tutti voi. Che percorrete queste strade, evitando il contatto visivo, a testa bassa, in posa perfetta per il coltello del carnefice che vi insegue. Be', è proprio dietro di voi. E dall'altra parte della strada. E dietro ogni angolo. Mi temete tutti. Ma io non sono lui... No, io sono l'uomo solitario che insegue il carnefice. (Rorschach)
  • Proprio non vorrei essere te ora. (Rorschach)
  • Rorschach: Riesci a sentire la mano? Dov'è?
    Dwayne Carter: Sul culo?
    Rorschach: Se scopro che mi hai mentito... tornerò. E te la ficco dentro.
  • (6 luglio 1977): da giorni mi trascino tra rifiuti. Cerco merda. Un cercatore d'oro all'inferno, a caccia della vena fortunata. Senza sosta. Non dormo. Non posso permettermelo. Questo ruscello è mio. Mi renderà ricco. Eureka. L'ho trovata. [...] La vena giusta? Si rivela l'oro degli sciocchi. (Rorschach)
  • [Ferma Lucky Pierre che sta togliendo la maschera a Rorschach] No, no, Lucky Pierre. Sai cosa c'è sotto la maschera? Nulla che mi importi. In questo caso è la maschera che fa il cadavere. E la prima pagina. (Crimine)
  • Rorschach: Il Bardo ha assassinato un'altra donna.
    Nancy: Già... che ne sarà del mondo?
    Rorschach: Finirà.
    Conrad: Senza offesa, ma se dovessi rapinare qualcuno...
    Rorschach: Non sarei io.
    Conrad: Esatto. Senza offesa.
    Rorschach: I rapinatori... hanno fatto un errore.
    Nancy: Nel senso che non avevi niente addosso...
    Rorschach: No. Nel senso che non sono morto.

Capitolo 2: Senza titolo[modifica]

[da Before Watchmen: Rorschach n. 2, dicembre 2012; ed. italiana su Before Watchmen: Rorschach n. 2, febbraio 2013, Lion Comics, traduzione di Stefano Formiconi]

  • Diario di Rorschach, 7 luglio 1997: Times Square. I neon danno al sudicume un alone romantico. La luce del giorno ne accentua la corruzione. La rende più sfacciata, arrogante. Disperata. "Guardami, non puoi fermarmi". Guardami. Non puoi vedermi in faccia. (Rorschach)
  • Fatto innegabile che tutti negano è che, in fondo, il mondo è un luogo freddo. Non gli interessa se vivi o muori, come vivi o come muori. Per il mon do, tu non conti. Non conti per le persone sedute accanto a te. Non daranno la vita per te. Perché dovrebbero? Accettare questa verità è stato liberatorio. Mi ha donato chiarezza. Mi ha dato una missione. Ora so che al mondo esistono due tipi di persone. Le vittime... e io. (Rorschach)
  • Rorschach... dev'esserci del Vietcong in quel gracile figlio di troia. (Crimine)
  • 10... luglio 1997. Sono sopravvissuto per tre giorni al pronto soccorso di Bellevue. È un luogo di miseria. Ci vengo spesso. Mi ricorda che sono in guerra. Troppi pazienti, poco personale. Prendo un po' di scorte. Nessuno ci fa caso. Nessuno... mai. (Rorschach)
  • La città sta marcendo. Spazzatura e degrado continuano ad accumularsi, diventano le nostre case. Monumenti alla corruzione di chi è nelle posizioni di potere. Cittadini troppo disattenti per notare l'orrore. Autorità beneficiano dal tenerci in queste condizioni. Esempio tipico, il serial killer. Il Bardo. Così nominato per renderlo mitico. Perché sia temuto. Per controllare. Gente è felice di essere controllata, dominata. Di passare il coltello. La responsabilità. Ma quando poi viene usato contro di loro... è quel che meritano? (Rorschach)
  • Joe Bird: ...vai all'inferno.
    Rorschach: Intendo farlo... appena mi dirai come arrivarci.

Capitolo 3: Senza titolo[modifica]

[da Before Watchmen: Rorschach n. 3, gennaio 2013; ed. italiana su Before Watchmen: Rorschach n. 3, marzo 2013, Lion Comics, traduzione di Stefano Formiconi]

  • Non sono un mostro
    un bambino innocente
    riflesso del vostro futuro
    cresciuto troppo in fretta (Bardo, scritto sul corpo di una vittima)
  • Spinta verso il ciglio. La città ha mollato. La paranoia si trasformerà in panico o paralisi indotta dal terrore. Occasione per mettere in atto la mia efficiente operazione. (Rorschach)

Capitolo 4: Senza titolo[modifica]

[da Before Watchmen: Rorschach n. 4, aprile 2013; ed. italiana su Before Watchmen: Rorschach n. 4, maggio 2013, Lion Comics, traduzione di Stefano Formiconi]

  • Lo stronzo non è nessuno... senza la maschera. (Crimine, riferito a Rorschach)
  • Occhi privi di vita vedono solo... volti privi di vita. (Bardo)
  • Diario si Rorschach, 11 luglio 1982. Cinque anni fa oggi, la Città ha mostrato la sua vera faccia. Ironico. La mancanza di luce ha svelato la finzione, ha afferrato la società per la collottola e gli ha sbattuto la faccia di fronte a uno specchio. Circostanza complicata, quando il tuo riflesso non è come ti vedi... Ma come vedi gli altri. Quando le luci si sono riaccese, i dannati sono tornati all'istante alla loro subdola, testarda routine. Trascinandosi per le strade con le gambe di piombo, cercando di dimenticare. Evitando il contatto visivo per paura di essere riconosciuti. "Sei esattamente come me. So cosa fai nell'oscurità." Cinque anni fa. La notte del mio ultimo errore... Il Bardo ha commesso il suo primo. Nonostante le avesse tagliato la gola, la vittima è sopravvissuta. Al buio, agendo allo scoperto, Ronald James Randall ha sbagliato. La vittima l'ha identificato. Cliente abituale del diner in cui lavorava. È rimasto dietro le sbarre per quasi tre anni prima di essere processato. La vittima ha testimoniato. Ma un'accusa incompetente ha gettato al vento la causa. Ronald James Randall è stato assolto. Da una giuria di suoi pari. Tipico. La società si rifiuta di prendere i provvedimenti necessari a salvarsi da se stessa. Non io. Io so cos'ha fatto nell'oscurità. E so dove vive. Ubicazione della vittima: sconosciuta. Quella vittima. Presumibilmente ha lasciato la città e ora è vittima altrove. Lei e le sue cicatrici. È impossibile sfuggire alla cruda verità quando ce l'ha incisa nel petto... "Te lo meriti". (Rorschach)

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