Ben Okri

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Ben Okri

Ben Okri (1959 – vivente), scrittore nigeriano.

La tigre nella bocca del diamante[modifica]

  • I fatti del mondo sono a volte più fantasiosi dei prodotti della nostra immaginazione.
  • La parola "ortodossia" evoca per me un mondo in cui la gente ha raggiunto la tappa finale del processo di autodefinizione.
  • La razza umana non è ancora libera.
  • Nel mondo silenzioso, nell'ombra, c'è sempre gente che sogna di cambiare la configurazione.
  • Noi viviamo dentro i sogni degli altri. Forse vi siamo imprigionati dentro.
  • Non ci sono assoluti: non c'è un bene o un male assoluto; non c'è un modo di vivere immutabile. Non c'è una verità assoluta. Tutte le verità sono mediate e moderate dalla vita. L'essere vivi condiziona ogni cosa.
  • Non ci sono più frontiere stabili tra l'immaginazione e il mondo.
  • Non sono le esperienze che hai fatto, a renderti più grande, ma ciò che hai affrontato, ciò che hai trasceso, ciò che hai disimparato.
  • Quanto più grande è l'ordine visibile, tanto maggiore il disordine nascosto.
  • Se la realtà è anche una battaglia di sogni rivali, a condurre la lotta dovrebbero essere i nostri incantesimi, il nostro silenzio e il nostro amore più alto.
  • Tutte le grandi religioni iniziano come sogni.
  • Vivere è una continua metamorfosi. Ogni cosa è cambiamento; ogni cosa è relativa.

Incipit de La via della fame[modifica]

In principio era un fiume. Il fiume diventò una strada, e la strada estese le sue ramificazioni sul mondo. E giacché, un tempo, la strada era stata fiume, la sua fame era insaziabile.[1]

Note[modifica]

  1. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia[modifica]

  • Ben Okri, La tigre nella bocca del diamante. Saggi, paradossi, aforismi, traduzione di A. Caredda, Minimum Fax, 2000.

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