Bhāskara

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Bhāskara (X sec.), filosofo indiano.

  • Con citta bisogna intendere Śiva, il soggetto conoscente scevro da condizioni limitanti, dotato di onniscienza, ecc., sottratto dalle determinazioni di spazio e di tempo. È chiamato mantra, in quanto dotato della percezione di sé. (comm. a II.1) [1]
  • La Conoscenza, chiamata dischiudimento della intima luce, è definita come lo schiudersi improvviso nel principio puro, provocato dalla penetrazione nella realtà che è soltanto coscienza: essa è l'essenza del mantra, la sua suprema natura recondita. (Śivasūtravārttika, comm. a II.3)[2]

Note[modifica]

  1. Citato in Vasugupta 1999, nota 125, pp. 86-87.
  2. Citato in Vasugupta 1999, nota 143, pp. 91-92.

Bibliografia[modifica]

  • Vasugupta, Gli aforismi di Śiva, con il commento di Kṣemarāja, a cura e traduzione di Raffaele Torella, Mimesis, 1999.

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