Carlo Cesare Malvasia

Al 2024 le opere di un autore italiano morto prima del 1954 sono di pubblico dominio in Italia. PD
Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Ritratto di Carlo Cesare Malvasia.
Ritratto di Carlo Cesare Malvasia.

Carlo Cesare Malvasia (1616 – 1693), storico dell'arte italiano.

Citazioni di Carlo Cesare Malvasia[modifica]

  • [Su Elisabetta Sirani] [...] prodigio dell'arte, gloria del sesso donnesco, gemma d'Italia, sole d’Europa, l'Angelovergine che dipinge da homo, ma anzi più che da homo.[1]
  • Non poté mai tolerare [l'Albani], che si seguitasse il Caravaggio, scorgendo essere quel modo il precipitio, e la totale ruina della nobilissima, e compitissima virtù della Pittura, poiché, se bene era da laudare in parte la semplice imitatione, era nondimeno per partorire tutto quello, che ne è seguito in progresso di 40 anni. [...] Non possono essere i Pittori egualmente eccellenti in tutte le parti. Se il Caravaggio havesse havuto questi requisiti saria stato Pittore dirò Divino, questo, non haveva cognitione nelle cose sopranaturali, mà stava troppo attaccato al naturale.[2]

Incipit di Aelia Laelia Crispis[modifica]

ELIA LELIA CRISPI io mi chiamai.
Non fui mai uomo, donna o ermafrodito,
putta, giovane o vecchia, e non fui mai
casta, pudica o donna di partito.
Però tutto io fui: non fu a toccarmi ardito
ferro, fame o velen, che pur provai.
Nel ciel, nell'acque e non è in terra il sito
del mio riposo, e ovunque io pur posai.

Note[modifica]

  1. Citato in Margherita Abbozzo, "Gloria del sesso donnesco": Elisabetta Sirani agli Uffizi, controradio.it, 13 marzo 2018
  2. Da La Felsina Pittrice, 1678; citato in Francesca Marini (a cura di), Caravaggio, introduzione a cura di Renato Guttuso, Rizzoli/Skira, Milano, 2003, p. 184. ISBN 8817008087

Bibliografia[modifica]

  • Aelia Laelia Crispis, traduzione di Carlo Cesare Malvasia, in "Il piccolo libro del Nonsense", a cura di Pier Paolo Rinaldi, A. Vallardi Editore, 1997. ISBN 8882110400

Altri progetti[modifica]