Carlos Fuentes

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Carlos Fuentes nel 2002

Carlos Fuentes Macías (1928 – 2012), scrittore messicano.

Citazioni di Carlos Fuentes[modifica]

  • Governata, la globalizzazione è un'opportunità. Senza governo, può sfociare nell'anarchia, nella miseria e nella violenza.[1]
  • L'abbondanza di informazione significa che quello che si comunica è importante? Oppure stiamo cedendo sempre più a una cultura della banalità informativa?[2]
  • La gelosia uccide l'amore, ma lascia intatto il desiderio.[3]
Los celos matan el amor, pero no el deseo.[4]
  • [Sulla preferenza della lingua spagnola] Perché è la lingua con cui sogno, faccio l'amore, insulto la gente.[3]

Incipit di alcune opere[modifica]

L'ombelico della luna[modifica]

Il mio nome è Ixca Cienfuegos.[5]

La morte di Artemio Cruz[modifica]

Mi sveglio... Mi sveglia il contatto di quest'oggetto contro il pene. Non sapevo che a volte si può orinare involontariamente.[5]

Terra nostra[modifica]

Il primo animale che sogna un altro animale! Una cosa da non credere.[6]

Note[modifica]

  1. Da Il deficit politico, Internazionale, n. 436, 10 maggio 2002, p. 45.
  2. Da Una nuova politica, Internazionale, n. 283, 14 maggio 1999, p. 30.
  3. a b Citato in Alessio Altichieri, Jean, l'amore segreto di Fuentes, Corriere della Sera, 30 settembre 1995, p. 31.
  4. Da Diana o la cazadora solitaria, Alfaguara, 1994.
  5. a b Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
  6. Citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993.

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