Credulità

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Citazioni sulla credulità.

  • Il volgo (nome, che i soli filosofi non abbraccia) il quale ama grandemente di essere ingannato, e che ha tutta la sua speranza nelle cose pellegrine e difficili ad ottenersi, prestava volentieri orecchio al racconto delle mirabili virtù mediche, che si dicevano avere e la pietra del serpente chiamato Cobra de Cabelo ovvero Serpente cappelluto, contro le punture e i morsi degli animali velenosi, e quella (per tacer di altre) dell’Iguana, sorta dì ramarro aquatico, contro i dolori nefritici, il guscio dell'Armadillo contro la sordità e il morbo gallico, le ossa del pesce Donna per arrestare tutti i flussi di sangue, il corno del Rinoceronte per difendere il cuore e la vita da qualsisia veleno, e le corna della Granbestia per guarire il mal caduco, e molte altre simili cose dall'Affrica, dall'Indie Orientali e dalle Occidentali recate in Europa con grandi encomj di chi le spacciava, e con somma espettazione di chi le riceveva. (Angelo Fabroni)
  • La gente crede a qualunque cosa, se gliela si bisbiglia. (Herbert V. Prochnow)
  • Una delle mie vignette preferite mostra un'indovina che esamina il palmo della mano di un cliente e poi sentenzia: "Lei è un credulone". (Carl Sagan)

Proverbi italiani[modifica]

  • A chi non crede non prestar fede.
  • Bisogna andare adagio a credere.
  • Chi ama crede.
  • Chi crede facilmente attinge acqua col vaglio.
  • Chi presto crede, bene non vede.
  • Chi presto crede, tardi si pente.
  • Chi tosto crede, ha l'ali di farfalla.
  • Di quel che vedi poco credi; di quel che senti non creder niente.
  • Il credere e il bere, inganna le donne e i cani.
  • L'uomo senza esperienza crede ad ogni parola.
  • Non c'è bugia così grossa che non ci sia chi la creda.
  • Non creder facilmente è gran saggezza.
  • Ognuno crede ciò che desidera.
  • Quel che l'occhio non vede, il cuor non crede.
  • Quel che si vuole, presto si crede.
  • Si crede volentieri ciò che si brama.
  • Triste e ingannato si trova colui, che dà troppa fede alle parole altrui.
  • Tristezza e guai, per chi crede troppo e per chi non crede mai.

Bibliografia[modifica]