Demade

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Demade (380 a.C. – 318 a.C.), oratore e politico ateniese.

Citazioni di Demade[modifica]

  • [Agli Ateniesi che si rifiutavano di ascoltarlo, Demade propose di raccontare una favola] «Demetra, una rondine e un'anguilla viaggiavano insieme; giunte ad un fiume la rondine volò, l'anguilla si buttò in acqua.....» «E Demetra, Demetra che fece?» «Demetra è arrabbiata con voi, che vi disinteressate degli affari di Stato per correr dietro alle favole!» (citato in Esopo, Favola 96, edizione Fabbri Editori)
  • Demade: Demostene insegnare a me? Il maiale che insegna ad Atena.
    Demostene: Questa Atena ieri è stata colta a Collito mentre commetteva adulterio. (citato in Plutarco, Vita di Demostene, 11, 5)

Citazioni su Demade[modifica]

  • Come ho già detto parlando dinanzi al popolo, voi concedete volentieri agli strateghi ed ai rhèthores di trarre grossi vantaggi dalle loro attività pubbliche; certo non sono la legge consentire ciò, ma la vostra dolcezza e tolleranza. Giacché di una cosa comunque vi preoccupate: che il denaro che questi rubano non venga rubato contro i vostri interessi ma per favorirvi. In particolare per quel che riguarda Demostene e Demade ho calcolato che, tra decreti e progenie, hanno intascato all'incirca settanta talenti ciascuno, a parte quello che hanno ricevuto dal re di Persia ed Alessandro. Eppure non è bastato loro tutto questo, hanno addirittura voluto addirittura lucrare sul corpo stesso della città… (Iperide)
  • Di lui tutte le parti del corpo sono conformate a perversità: gli occhi a sfacciata lussuria, le mani alla rapina, il ventre a ingordigia, le membra che non si possono con decenza nominare, ad ogni genere di corruzione, i piedi alla fuga: proprio come se i vizi siano scaturiti da lui o egli stesso sia stato generato dai vizi. (Licurgo)

Bibliografia[modifica]

  • Plutarco, Vita di Demostene, traduzione di Chiara Pecorella Longo, Beatrice Mugelli e Lucia Ghilli, BUR, 1995, ISBN 978-88-17-17052-9.

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