Discussione:Che Guevara

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La frase "L'odio come fattore di lotta, l'odio intransigente per il nemico, che spinge l'essere umano oltre i limiti naturali e lo trasforma in un'efficace, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere. I nostri soldati devono essere così; un popolo senza odio non può trionfare su un nemico brutale" è citata nel libro di Curtois "Il libro nero del comunismo"Il precedente commento non firmato è stato inserito da 79.22.187.244 (discussioni · contributi), in data 12 ott 2007.

Il Libro nero del comunismo non può essere fonte per le citazioni di un comunista. E' come cercare di capire la religiosità degli ebrei attraverso gli scritti di Goebbels.Il precedente commento non firmato è stato inserito da 80.104.175.164 (discussioni · contributi).

Questo commento è totalmente fuori luogo, tant'è che la citazione è rintracciabile in E. Guevara, Opere, Feltrinelli, 1968. --Doppia {Di} 10:22, 27 apr 2008 (CEST)[rispondi]
non la trovo. puoi dirmi dove, gentilmente? grazie. Maurizio --151.55.27.225 17:59, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]
In Google Libri non la ritrovo neanche io. Comunque, è riportata anche in Scritti, discorsi e diari di guerriglia, 1959-1967, Einaudi, 1969. --Doppia {Di} 19:38, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Qui si vede meglio. --Nemo 20:03, 20 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Citazione errata[modifica]

La citazione:

   Il capitalismo? Libera volpe in libero pollaio!
   Espressione di James Joyce, Ulisse. 

è (volutamente?) errata. La frase vera di J.J. è riferita alla Chiesa Cattolica di Roma, e assolutamente NON al capitalismo!!! Ho riportato la citazione vera nella pagina dedicata a J.J.. Procedo quindi a togliere quella falsa presente in questa pagina.--Lou52 (scrivimi) 17:42, 17 apr 2012 (CEST)[rispondi]

Okay, grazie.
--DonatoD (scrivimi) 20:03, 17 apr 2012 (CEST)[rispondi]
Serge Latouche afferma che la frase celeberrima: "libera volpe in libero pollaio" sia stata scritta nell'800 da August Bebel.--Blablato (scrivimi) 21:22, 5 nov 2022 (CET)[rispondi]

Senza fonte[modifica]

  • Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso...
  • Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Sì, è vero, ma lo siamo in modo diverso, siamo di quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo.
  • Il silenzio è una discussione portata avanti con altri mezzi.
  • In un anno di permanenza al Banco Nacional posso dire di non aver imparato nulla di bancario.
  • Io non sono un liberatore: i liberatori non esistono. Sono i popoli che si liberano da sé.
  • La nostalgia di casa inizia a farsi sentire dalla pancia.
  • La vera rivoluzione dobbiamo cominciare a farla dentro di noi.
  • Le battaglie non si perdono, si vincono, sempre!
  • Nessuno è libero finché anche un solo uomo al mondo sarà in catene.
  • Occorre agire come un uomo di pensiero e pensare come un uomo d'azione.
  • Quando al finale di tutte le giornate non avrò più un futuro fatto di cammino, verrò a rinderdirmi nel tuo sguardo come ridente brandello di destino.
  • Quando si è al potere, la difficoltà maggiore sta nel mantenere una condotta coerente. (dall'intervista rilasciata alla radio argentina Rivadiva, 3 novembre 1959)
  • Quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in due comincia la realtà.
  • Se io muoio non piangere per me, fai quello che facevo io e continuerò vivendo in te.
  • Siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.
  • Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.
Attribuita anche ad Albert Camus.
  • Vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere.

Attribuite[modifica]

  • Dispara, cojudo, dispara! Cierra los ojos y dispara!
Spara, coglione, spara! Chiudi gli occhi e spara!
Ultime parole al soldato titubante che aveva l'ordine di ucciderlo.
  • Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato sulla guancia di un altro uomo.
È in realtà un pensiero di José Martí, ripreso più volte da Guevara.