Doctor Who (nuova serie) (quinta stagione)

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Voce principale: Doctor Who.

Doctor Who (nuova serie), quinta stagione.

Episodio 1, L'undicesima ora[modifica]

  • Dottore: Sai quando gli adulti ti dicono che andrà tutto bene e tu pensi che stiano mentendo per farti stare meglio?
    Amelia: Si?
    Dottore: Vedrai, andrà tutto bene.
  • Dottore: Posso avere una mela? Tutto ciò a cui riesco a pensare. Mele. Adoro le mele. Credo proprio di avere le voglie. Non ho mai avuto le voglie prima d’ora. [Si siede sul bordo del TARDIS] Whoa. Guarda un po’. Amelia: Stai bene? Dottore: Sono solo caduto, giù in fondo fino alla biblioteca. È stata una dura arrampicata. Amelia: Sei bagnato fradicio. Dottore: Ero in piscina. Amelia: Hai detto che eri in biblioteca. Dottore: C’era anche la piscina. Amelia: Sei un poliziotto? Dottore: Perché? Hai chiamato un poliziotto? Amelia: Sei venuto per la crepa nella mia parete? Dottore: Quale crepa? Argh! [Cade a terra] Amelia: Va tutto bene, signore? Dottore: No, sto bene. È tutto a posto. Tutto questo é perfettamente normale. [Dalla sua bocca esce un soffio di energia dorata] Amelia: Chi sei? Dottore: Non lo so ancora. Sto ancora cambiando. Ti fa paura? Amelia: No, è solo che sembra un po’ strano. Dottore: No, no, no. La crepa nel muro. Ti spaventa? Amelia:Dottore: Bene, allora non c’è tempo da perdere. Io sono il Dottore. Fa’ tutto quello che ti dico, non fare domande stupide e non ti allontanare. [Va dritto contro un albero] Amelia: Tutto bene? Dottore: È soltanto l’inizio. Poi migliorerà. Amelia: Se tu sei un dottore perché eri nella cabina della polizia? Dottore: [Morde una mela e poi la sputa] È disgustoso. Che cos’è? Amelia: È una mela. Dottore: Le mele fanno schifo. Odio le mele. Amelia: Hai detto che le adoravi. Dottore: No, no, no. Lo yogurt. Lo yogurt mi piace. Dammi lo yogurt. [Amelia gliene prende uno dal frigo, il Dottore lo versa in bocca per poi sputarlo] Odio lo yogurt. È pieno di frutta. Amelia: Hai detto che ti piaceva. Dottore: Bocca nuova, regole nuove. È come mangiare dopo essersi lavati i denti. Tutto ha un sapore diverso. Argh! [Si agita vivamente] Amelia: Che succede? Cos’è che non va? Dottore: Vuoi dire in me? Non è colpa mia. Dammi cibo decente. Sei scozzese, friggi qualcosa. [Mentre Amelia frigge, il Dottore si asciuga i capelli con un panno] Ah, bacon! [Sputa anche questo] Bacon. Questo è bacon. Stai cercando di avvelenarmi? [Amelia prepara i fagioli] Ah, vedi? Fagioli. [Ne assaggia un po’ e li sputa] Fagioli cattivi. Brutti, brutti fagioli. Oh, pane e burro ora sì che si ragiona. [Il Dottore prende poco dopo il piatto con il pane e lo lancia fuori la porta] E sta’lontano! Amelia: Proviamo con le carote? Dottore: Carote? Ma sei pazza?  No, aspetta. Aspetta un momento. So cosa mi serve. Mi serve, mi serve, mi serve pesce fritto e crema. Amelia: Buffo. Dottore: [Inzuppando i bastoncini di pesce nella crema] Davvero? Buffo è buono. Come ti chiami? Amelia: Amelia Pond. Dottore: Oh, questo è un nome splendido. Amelia Pond. Come il nome di una favola.
  • Amelia: Non sono spaventata. Dottore: Certo che no. Non hai paura di niente. Una cabina cade dal cielo, un uomo sbuca fuori dalla cabina mangiando pesce fritto e crema e guardati, seduta qui. Sai cosa penso? Amelia: Cosa? Dottore: Deve essere davvero spaventosa quella crepa.
  • Dottore: Sai cos’è la crepa? Amelia: Cosa? Dottore: È una crepa. Ma ti dirò qualcosa di divertente. Se abbattessi questo muro, la crepa rimarrebbe lì, perché la crepa non è nel muro. Amelia: E allora dov’è? Dottore: Dappertutto. In ogni cosa. È una spaccatura nel tessuto della realtà. Due parti di spazio e di tempo che non avrebbero mai dovuto toccarsi, pressate insieme proprio qui, nella parete della tua camera da letto.
  • Dottore: Devo tornare dentro. I motori sono in fase. Sta per bruciare! Amelia: Ma è solo una cabina. Come fa una cabina ad avere dei motori? Dottore: Non è una cabina. È una macchina del tempo. Amelia: Cosa, una vera? Hai una vera macchina del tempo? Dottore: Non per molto se non riesco a stabilizzarla. Cinque minuti di salto nel futuro dovrebbero bastare. Amelia: Posso venire? Dottore: Non è sicuro qui dentro. Cinque minuti. Dammi cinque minuti e tornerò subito qui. Amelia: Le persone dicono sempre così. Dottore: Sono una persona? Ho per caso l’aspetto di una persona? Fidati di me, sono il Dottore. Geronimo!
  • Amy: Sicuro che sia stata una buona idea? Se ne stavano andando. Dottore: Andarsene è bene. Non tornare mai più è meglio. Andiamo, allora! Il Dottore vi riceverà ora! Atraxi: Tu non sei di questo mondo. Dottore: No, ma ho speso molto tempo qui. Atraxi: Questo mondo è importante? Dottore: Importante? Cosa significa, importante? Sei miliardi di persone vivono qui. Questo è importante. Ecco una domanda migliore. Questo mondo è una minaccia per gli Atraxi? Beh, forza. State monitorando l’intero pianeta. Questo mondo è una minaccia? [Tra di loro appare una proiezione della Terra] Atraxi: No. Dottore: Gli abitanti di questo pianeta sono colpevoli di qualche crimine secondo le leggi degli Atraxi? Atraxi: No. Dottore: D’accordo. Ancora una. Soltanto un’altra. Questo mondo è protetto? Perché non siete i primi a venire qui. Oh, ce ne sono stati così tanti. È quello che dovete chiedervi è: cosa è successo a loro? [Vengono mostrate tutte le incarnazioni precedenti del Dottore, poi il signore del tempo nel suo attuale giovane aspetto passa attraverso l’analisi proiezione indossando giacca e cravattino] Salve, sono il Dottore. In pratica, scappate.

Episodio 2, La bestia di sotto[modifica]

  • Sopra un uomo, sotto un destriero; entrambi devono andare, ma solo uno sa il vero. Miglio dopo miglio, a destra e a manca, uno ha i denti e all'altro il sorriso non manca. L'uomo sopra, però, deve far fagotto... e amore non deve aspettare dalla bestia di sotto! (Filastrocca)
  • Non decidere mai più quello che devo sapere! (Dottore)
  • Di sopra tranquillo riposa il mondo, protetto dall'amore che giace profondo. Che il sonno finisca, chiunque ne sia edotto: dipendiamo tutti dalla bestia di sotto. (Amy) [recitando una filastrocca]

Episodio 4, Il tempo degli Angeli[modifica]

  • Non sapevate che c'è una cosa che non dovreste mai cercare di mettere in trappola? Se siete furbi, se ci tenete alla vostra esistenza, se avete progetti per il futuro, c'è una cosa che non dovreste mai e poi mai mettere in trappola... Me. (Dottore)

Episodio 5, Carne e pietra[modifica]

  • Amy: Allora. Consoli molte persone la notte delle nozze?
    Dottore: Perché vuoi essere consolata?
    Amy: Sono quasi morta. Ero da sola, al buio e sono quasi morta. E mi ha fatto riflettere.
    Dottore: Be' sì, anche io rifletto a volte. Anzi molte volte.
    Amy: Su cosa voglio. O meglio su chi voglio. Mi capisci, vero?
    Dottore: Sì. No.
    Amy Parlo di chi voglio davvero.
    Dottore: Oh certo sì. No. Ancora non capisco.
    Amy: Dottore. Te lo spiego in un modo molto semplice che persino tu puoi capire. [Amy tenta di baciare il dottore]
    Dottore: Amy. Devi sposarti domani.
    Amy: Manca ancora parecchio tempo. Che vuoi fare nell'attesa?
    Dottore: Amy. Io ho 907 anni suonati. Ti rendi conto di cosa significa?
    Amy: È un po' che non lo fai
    Dottore: Sì. No, no. Ho novecentosette anni. E guardami. Non invecchio, cambio solo. Tu invecchi e io no. Tra noi non potrebbe mai funzionare.
    Amy: Sei dolce dottore. Ma io non stavo suggerendo niente di così a lungo termine. [Amy bacia il dottore]
    Dottore: Ma tu sei Amy. Sei umana. Sei Amy. Ti sposerai domani mattina. [il dottore ha un illuminazione] Domani mattina.
    Amy: Dottore?
    Dottore: Sei tu. Capisci? Solo tu. Ogni singola cosa riguarda te.
    Amy: Ne parliamo dopo.
    Dottore: Amy Pond. Pazza, insopportabile Amy Pond. Non so perché. Non ne ho idea ma sembra possibile che la cosa più importante in tutta la storia dell'universo, in questo momento sia che io ora ti dia una sistemata.
    Amy: È quello che cercavo di dirti da un’ora.

Episodio 10, Vincent e il Dottore[modifica]

  • Mi sembra che nel mondo ci sia molto di più di quello che allo sguardo è permesso vedere. Credo che, guardando bene, ci siano più meraviglie in questo universo di quante se ne possano sognare. (Vincent Van Gogh)
  • La mia esperienza mi ha insegnato che è incredibile ma sai, è sorprendente come ci sia sempre speranza. (Dottore)
  • Dottore, amico mio... abbiamo combattuto i mostri insieme e abbiamo vinto. Da solo non sarei mai riuscito a fare altrettanto. (Vincent Van Gogh)
  • Il dolore è facile da rappresentare, ma usare la collera e il colore per rappresentare l'estasi e la gioia e la grandezza del mondo... nessuno lo aveva mai fatto prima. E forse nessuno lo rifarà mai. Ma ai miei occhi, quello strano uomo selvaggio che vagava nei campi della Provenza, non solo è stato il più grande artista del mondo, ma anche uno dei più grandi uomini che abbia mai vissuto. (Dottor Black)
  • Per come la vedo io, nella vita di ognuno di noi c'è una pila di cose buone e di cose cattive. Ehi... le cose buone non sempre addolciscono le cose cattive ma, viceversa, le cose cattive non necessariamente rovinano le cose buone, o le privano di importanza. E noi, decisamente, ci siamo aggiunti alla sua pila di cose buone. E, se guardi attentamente, forse li abbiamo fatti un paio di piccoli, importanti, cambiamenti... (Dottore)

Episodio 12, La Pandorica si apre[modifica]

  • Ogni tanto le persone spariscono, ma lasciano sempre delle tracce. Piccoli dettagli di cui non ci accorgiamo: volti nelle fotografie, bagagli, pasti avanzati, anelli. Non si può dimenticare, non completamente... e, se qualcuno può essere ricordato, allora può anche tornare. (Dottore)
  • L'universo è grande. È vasto, complicato... e ridicolo, anche. E a volte, molto raramente, accadono cose impossibili chiamate miracoli. In 900 anni non ne ho visto uno, ma questo mi basta. (Dottore)

Episodio 13, Il Big Bang[modifica]

  • River: Ho delle domande: ma la numero uno è questa... In nome della sanità mentale, che diavolo ti sei messo in testa?!
    Dottore: É un fez. Porto il fez, ora. I fez sono forti.
  • Di me ce n'é solo uno, ho contato. (Dottore)
  • Niente viene dimenticato, non fino in fondo. Prova... prova a ricordare. (Dottore)
  • È buffo, credevo che se tu potevi sentirmi io potevo resistere... che stupido, stupido vecchio dottore. Quando ti risveglierai avrai una mamma e un papà. Non ti ricorderai neanche di me... cioè, qualcosa la ricorderai, io sarò una storia nella tua testa. Ma va bene così, lo siamo tutti, alla fine... Fa che sia una bella storia, però! Perché lo è stata, sai? È stata bellissima! Un vecchio pazzo che ha rubato una cabina magica ed è scappato. Oh, quella cabina... Amy, sognerai sempre quella cabina! Non ti abbandonerà mai... grande e piccola allo stesso tempo. Nuova di zecca, eppure antica e del blu più blu che esista. Che momenti che abbiamo vissuto! Che "avremmo" vissuto... nei tuoi sogni saranno sempre presenti. Il Dottore e Amy Pond... e i giorni che non sono stati vissuti. (Dottore)
  • Papà sta zitto. Scusa ma sta zitto ti prego. Manca una persona, una persona importante, una persona molto, molto importante. Scusatemi, scusatemi tutti. Ma quando ero bambina avevo un amico immaginario. Il dottore stropicciato. Il mio dottore. Ma lui non era immaginario. Era reale. Io mi ricordo di te. Io non posso sbagliare. Ho riportato indietro gli altri, posso far tornare anche te. Uomo folle io mi ricordo bene di te e sei in assurdo ritardo al mio matrimonio! Ti ho trovato. Ti ho trovato nelle parole come sapevo che avrei fatto. Per questo mi hai raccontato la storia dell'antica cabina blu nuova di zecca, oh ingegnoso, molto ingegnoso. (Amy)

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