Evo Morales

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Evo Morales

Juan Evo Morales Ayma (1959 – vivente), politico boliviano.

Citazioni di Evo Morales[modifica]

  • Boliviani: Voi decidete. Chi comanda? Rocha o la voce del popolo. [Motto della campagna elettorale del 2002]
  • La persona con cui voglio discutere è l'ambasciatore Rocha: preferisco discutere con il padrone del circo, non con i pagliacci.[1]
  • Ogni dichiarazione che [Manuel Rocha] ha fatto contro di noi ci ha aiutati a crescere e a risvegliare la coscienza del popolo.
Every statement he made against us helped us to grow and awaken the conscience of the people.[2]
  • Il peggior nemico dell'umanità è il capitalismo statunitense. È esso che provoca sollevazioni come la nostra, una ribellione contro un sistema, contro un modello neoliberale, che è la rappresentazione di un capitalismo selvaggio. Se il mondo intero non riconosce questa realtà, che gli stati nazionali non si occupano nemmeno in misura minima di provvedere a salute, istruzione e nutrimento, allora ogni giorno i più fondamentali diritti umani sono violati.
  • I principi ideologici dell'organizzazione [il MAS], anti-imperialisti e contrari al neoliberismo, sono chiari e saldi, ma i suoi membri devono ancora trasformarli in una realtà programmatica.[1]
  • Esprimiamo con un saluto rispetto e ammirazione per Pedro Castillo in Perù, il quale ha un programma simile al nostro: rivoluzione democratica e culturale pacifica, difesa delle risorse naturali e promozione di un'assemblea costituente, a beneficio del popolo perché ci sia giustizia sociale.
Saludamos y expresamos respeto y admiración a Pedro Castillo de Perú que tiene un programa similar al nuestro: revolución democrática y cultural pacífica, defendiendo recursos naturales e impulsando una Asamblea Constituyente, en beneficio del pueblo para que haya justicia social[3]

Da Gennaro Carotenuto intervista Evo Morales

Intervista di Gennaro Carotenuto, Gennarocarotenuto.it, 25 giugno 2007.

  • Nel 2005 dagli idrocarburi allo Stato rimanevano solo 300 milioni di dollari. Adesso entrano 1.600 milioni di dollari, ridistribuiti tra le amministrazioni locali, le università e il tesoro. Il succo di questa esperienza è che le risorse naturali non devono mai essere privatizzate perché sono quelle che risolvono i problemi.
  • Bisogna pensare a modelli diversi di società rispetto al capitalismo. Non è accettabile che nel XXI secolo alcuni paesi e multinazionali continuino a provocare l'umanità e cerchino di conquistare l'egemonia sul pianeta. Sono arrivato alla conclusione che il capitalismo è il peggior nemico dell'umanità perché crea egoismo, individualismo, guerre mentre è interesse dell'umanità lottare per cambiare la situazione sociale ed ecologica del mondo.
  • Nella cultura occidentale, chi viene eletto pensa immediatamente a come guadagnare denaro. A quale impresa esigere il 10%, il 15%, in cambio del privatizzare questo o quello; sono quelle che chiamate tangenti. Ma se guardiamo alla nazione come una famiglia, e la famiglia per noi è molto importante, questo tipo di autorità non risponde alle esigenze della famiglia, di quella famiglia che è la Bolivia. La nostra cultura, le comunità indigene, si muovono su altre basi. I nostri principi si basano sul 'ama sua, ama llulla, ama qh'ella', che in lingua aymara significa non rubare, non mentire e non battere la fiacca. Questi precetti, che ci vengono dalle nostre autorità originali, sono così importanti che ritengo che basandosi su questi si possa cambiare la società. Pertanto io affermo che il movimento indigeno è la riserva morale dell'umanità. [...] Le nostre politiche oggi sono orientate contro quel modello economico, a recuperare la dignità della Patria, a favorire l'uguaglianza tra i boliviani. E poi c'è un altro tema di fondo, quello della madre terra, della Pachamama. I popoli indigeni crediamo che dobbiamo vivere in armonia e difendere la madre terra. Risorse naturali come l'acqua, che il capitalismo considera una mercanzia, noi invece le consideriamo un diritto umano.

Citazioni su Evo Morales[modifica]

Jorge Castañeda Gutman[modifica]

  • Durante 200 anni d’indipendenza i boliviani, come molti altri in America Latina, non sono riusciti a trasferire il potere in modo pacifico e democratico da un Presidente all’altro. [...] Far uscire definitivamente Morales dalla scena, mentre si trasferisce il potere in modo pacifico e democratico da un Presidente all’altro, sarebbe un risultato importante per la Bolivia.
  • Le sue radici indigene in uno dei paesi più poveri della regione, assieme al suo carismatico antimperialismo e alla sua appariscenza, ne hanno fatto una specie di rockstar in gran parte del mondo.
  • Morales e i suoi sostenitori hanno cercato di rappresentare la loro caduta come un classico "colpo di stato militare", analogo a quelli che rovesciarono il Presidente guatemalteco Juan Jacobo Árbenz nel 1954, o Salvador Allende in Cile, nel 1973. [...] È stato Morales ad aver palesemente violato la Costituzione correndo per un quarto mandato.
  • Perché è legittimo che milioni di persone chiedano le dimissioni dei loro leader, ma non lo è più se i militari si uniscono a loro, senza far uso della forza?

Note[modifica]

  1. Durante la campagna elettorale del 2005, per attaccare gli oppositori politici, considerati servi degli Stati Uniti e dell'ambasciatore statunitense.
  2. Citato in Luis Gómez, Bolivia: The Power of the People – Democracy's Abundant Harvest, Narconews.com
  3. (ES) Citato in Evo Morales defiende a Castillo y ataca a la iglesia: "Lamento que algunos religiosos actúen como en la Inquisición", gestion.pe, 24 maggio 2021.

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