Farinelli - Voce regina

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Farinelli - Voce regina

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Carlo Broschi, detto Farinelli, in un ritratto di Corrado Giaquinto

Titolo originale

Farinelli

Lingua originale italiano
Paese Italia, Francia
Anno 1994
Genere drammatico, biografico
Regia Gérard Corbiau
Sceneggiatura Marcel Beaulieu, Andrée Corbiau, Gérard Corbiau
Produttore Véra Belmont
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Farinelli – Voce regina, film italo-francese del 1995 con Stefano Dionisi, regia di Gérard Corbiau.

Frasi[modifica]

  • Non cantare più, Carlo! Non cantare più! Non lasciarti fare questo! C'è la morte nella tua gola! (un castrato al giovane Farinelli)
  • Senza musica, voi non esistete più. Non siete che un animale senza coglioni, né uomo né donna. La vostra voce è la sola giustificazione della vostra esistenza. Quello che avete qui [indica la sua gola] è un organo del quale la natura vi permette di godere... per farvi dimenticare il ridicolo dell'altro. (Händel)
  • Io credo che voi siate stato responsabile del mio primo orgasmo musicale. (contessa)
  • Carlo procura il godimento, Riccardo dà il seme. Solo insieme i fratelli Broschi sono completi... e totalmente appaganti... (contessa)
  • Se riuscirete ad accendere in me una sola emozione con questo miserabile mucchio di note, siete davvero il più grande cantante del mondo. (Händel, riferendosi alla musica di Riccardo)
  • Tu rimpiazzi l'ispirazione con il virtuosismo! Tutti questi ornamenti, queste fioriture che moltiplichi, queste complessità che gravano sulle partiture! [...] Dimentica la mia voce! [...] È tempo di pensare alla musica! Devi toccare cuori, trovare l'emozione giusta, essenziale. Vorrei che la tua musica facesse fremere quella parte di infinito che dorme dentro la gente. È questo che ti chiedo, Riccardo. (Farinelli)
  • Voi siete un asino, signore! Non meritate di possedere delle orecchie! Quando i posteri avranno perduto da anni il ricordo della vostra misera esistenza, pronunceranno il nome di Händel con un infinito rispetto! (Farinelli a un nobile)
  • Sono due le cose per cui sei portato, Carlo Broschi: il tradimento e la solitudine! Non abbiamo più bisogno l'uno dell'altro, castrato! Castrato! (Riccardo)
  • A forza di incarnare gli dei, sono arrivato a credere di poter essere un uomo. (Farinelli)
  • Io partecipo come voi alla rivelazione del mistero, e la musica mi appartiene. Come a voi, alla pari. (Farinelli)
  • La voce di un castrato è la manifestazione di una natura derisa, distolta dal suo scopo per truffa! (Händel)
  • Senza di me non sarai mai niente. Sono io che ti ho creato, Farinelli! Sono io che ti ho fatto, castrato! (Riccardo)

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