Ferdinando Fontana

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Ferdinando Fontana con Giacomo Puccini intorno al 1885

Ferdinando Fontana (1850 – 1919), scrittore e commediografo italiano.

Fra cantanti: racconti[modifica]

Incipit[modifica]

Una giornata piovosa di maggio. Le finestre, ch'eransi aperte, fidandosi nel nome del mese, avevano dovuto ritapparsi ai freschi postumi. La vecchia guardia dell'inverno... gelava ancora le sue ultime cartucce.
La galleria Vittorio Emanuele era affollata. Potevano essere le due pomeridiane soltanto, eppure già in alcuni ammezzati brillavano dei lumi.

Citazioni[modifica]

  • Io dico che l'esperienza mi ha insegnato esservi molte donne che simulano la virtù per rendere più prezioso il peccato.
  • La vera cavalleria colle dame consiste nel far loro volonterosamente il sagrificio di un piccolo piacere... nella speranza di vedersene compensati ad usura con altri d'altro genere e più desiderati.
  • Sbaglierò... ma io ho sempre preferito una donna brutta e intelligente a una donna bella e sciocca. Purtroppo, le donne intelligenti sono tanto poche!...

Incipit di alcune opere[modifica]

Nabuco[modifica]

Io sono il vecchio Prologo, ma vecchio
Così per dir; poiché l'Arti non hanno
(Ed il Teatro, mio padron, con esse)
Un'età. Ben lo so: la moda e il gergo
Dei critici, talor, sembrano imporre
All'Arti Belle coll'età un costume....
Ma ridon l'Arti di critici e mode!
Figlie d'un Vero, che Finzion si chiama,
Piace ad esse vestir gli idoli e l'are
In varie foggie. Ad ogni nova foggia
I critici invasati afferman «quella
«Esser la sola che accettar si debba».

Parigi, nuove poesie e Ellenia moderna[modifica]

Quand'io la vidi vuota e scoperchiata
Questa povera casa imperïale
Il fantastico scheltro m'è sembrata
D'un mostro colossale.
L'incendio ne mangiò le interïora
E rosicchiò le sue marmoree ossa...
Ah!.. Se tornasse il sire alla riscossa
Per riaverla ancora!

Poesie e novelle in versi[modifica]

Alla tua nota satira
Chi porse l'argomento?
Forse i carmi d'un giovane
Da pochi giorni spento?[2]
Forse il Torso di Venere
O il Düalismo ardito,
Che una Musa propizia
Dettava a un erudito?[3]

Note[modifica]

  1. Lo terrò d'occhio!
  2. Emilio Praga.
  3. Due splendide liriche di Arrigo Boito.

Bibliografia[modifica]

Altri progetti[modifica]