Gerald Green

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Gerald Green (1922 – 2006), scrittore, giornalista, produttore e regista statunitense.

Il cervello di Karpov[modifica]

Incipit[modifica]

Incominciarono a raccogliersi a metà mattina, sotto un cielo metallico carico di gelo. Infreddoliti e vulnerabili, vestiti malamente, si trascinavano a gruppi compatti sul marciapiede ghiacciato, emettendo nuvolette di vapore dalla bocca. Si scambiavano pettegolezzi, esaminavano documenti e lanciavano occhiate nervose all'assembramento di uomini del KGB, piazzati alla sinistra della sinagoga a prendere appunti e scattare fotografie.

Citazioni[modifica]

  • Curvi e contriti, no, non appartengono all'Unione Sovietica. Perché non lasciare che tutta questa marmaglia puzzolente se ne vada? Apriamo i cancelli, carichiamoli sui treni e aerei e lasciamo che striscino o nuotino fino al loro deserto sionista, dove penseranno gli arabi a farli fuori. (p. 2)
  • Parlano troppo, pensano troppo, analizzano troppo. Niente a che vedere con i nostri slavi, buoni, silenziosi, stolidi, fiduciosi. Non c'è da stupirsi che Stalin abbia dovuto giustiziare i pezzi grossi ebrei che avevano fatto la rivoluzione. (p. 4)

Bibliografia[modifica]

  • Gerald Green, Il cervello di Karpov (Karpov's Brain), traduzione di Marisa Castino, CDE, Milano 1984.

Filmografia[modifica]

Altri progetti[modifica]