Giano Accame

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Giano Accame nel 1945

Giano Accame (1928 – 2009), giornalista e scrittore italiano.

Dall'intervista di Claudio Sabelli Fioretti, Sette, 26 febbraio 2004
  • Sono stato balilla e avanguardista, ma non mi sentivo molto fascista fino all'otto settembre, quando ho visto il tradimento, la gente che si rallegrava per la sconfitta.
  • La destra dalla storia e dal passato trae vantaggi anche elettorali. Nel bagaglio dei ricordi le famiglie si tramandano rancori, dolori, orgogli, anche errori da riconoscere.
  • Non mi piace un'Italia che si rinnovi attraverso i rinnegamenti e una destra che incalza la sinistra vantandosi: noi abbiamo rinnegato più di voi. Rischiamo di diventare un popolo di rinnegati. Chi rinnega la Dc, chi Craxi. Indecente.
  • Odio i velleitarismi. Uno le cose le fa oppure non se ne vanta.
  • Trovo Bush persino fisicamente ridicolo. Quando si muove sembra un cow boy uscito da Mezzogiorno di fuoco. Il fatto che piaccia agli americani mi fa temere per le sorti del genere umano.
  • La fedeltà è come la verginità. A vent'anni può avere un sapore. Sessant'anni dopo un po' meno. Le testimonianze di fedeltà si esauriscono coi ricambi di generazione. Ma il fascismo è stato un periodo di una creatività tale che ti fa anche sopportare il ridicolo di alcuni riti.

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