Giorgio Di Giovanni

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Giorgio Di Giovanni (-), scrittore e saggista italiano.

La società non è fissa[modifica]

Incipit[modifica]

Si deve a Giacomo Perticone, a Antonio Banfi e a Lorenzo Giusso se l'opera di Georg Simmel è entrata nel circuito culturale italiano. Allievi a Berlino del filosofo del relativismo, essi ne hanno assimilato così bene il magistero (che a loro dire, tra l'altro, era brillante e comunicativo) da sentire il bisogno di diffonderlo in meritorie traduzioni e da rielaborarlo ulteriormente e criticamente. Il primo, recuperandolo nell'ambito della teoria del diritto e dello stato, riuscì a formulare il concetto di «tipicità» e di «politicità»; il secondo, col mutare l'idea della ragione come esigenza ideale, ha avuto l'estro di impostare un «razionalismo critico» colto e cosmopolitico; mentre Giusso, infine, gli è debitore del suo «storicismo integrale» che, per tanta parte, si ricollega alla Lebensanschauung, ossia il reale che si esprime nelle forme e continuamente le supera.

Citazioni[modifica]

  • Come sia accaduto in Simmel il passaggio dalle forme «categoriali» alla forme «ideali», cioè il passaggio dalla teoria della conoscenza alla filosofia della vita, è certo una delle più affascinanti iterazioni del pensiero contemporaneo: dalla sociologia alla psicologia, dalla morale all'economia, dalla storia all'arte, alla religione, alla pedagogia, Simmel scompone i simboli della realtà, per ricommetterli secondo la «sua» filosofia, che non è «la» filosofia, ma «una» filosofia.
  • La filosofia, anche se non riflette l'oggettività delle cose, non è soggettività empirica, non mera espressione delle vicende psichiche individuali.
  • Per Georg Simmel non esiste l'uomo in astratto, ma l'uomo sociale «in organico spirituale rapporto con altri individui».
  • L'individuo vive in funzione di altri individui, in uno stato permanente di integrazione, sicché la società non è qualcosa di ipostatico e di fisso, bensì fonte di energia creatrice.

[Giorgio Di Giovanni, La società non è fissa, La Fiera Letteraria, aprile 1973]