Giovanni Gherardo de Rossi

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Giovanni Gherardo de Rossi

Giovanni Gherardo de Rossi (1754 – 1827), poeta e commediografo italiano.

  • Tu, che avvezzo a soffrir fin dalla cuna | vita menasti d'aspri affanni oppressa, | se mai ridere un dì vedi fortuna, | trema, che forse un maggior mal s'appressa.[1]
  • Sorgeva in fertile | piano campestre | un infruttifero olmo silvestre, | che come inutile | tronco malnato, | vivea fra gli alberi | inonorato. | Pur, mentre ei povero | stassi, ed abbietto, | la sorte cangia | per lui d'aspetto: | il cultor rustico | l'olmo destina | sostegno a giovine | vite vicina.[2]
  • Così quell'albero, | umile e abbietto, | cangiò da subito | l'antico aspetto. | Vano è che il mistico | senso vi additi: | spiegan la favola | cento mariti.[2]
  • Non so con qual pensiero | donar mi volle un orïolo Amore; | io l'accettai, ma sempre è menzognero: | ché del piacer nell'ore | corre troppo veloce, e troppo lento | nell'ore del tormento.[3]
  • Questo libretto d' Idillii picciolo di mole è veramente grande pel pregio dei vaghissimi componimenti, che in se racchiude. Il Cavaliere Àngiolo Maria Ricci già celebre pe' molti suoi lavori poetici, e singolarmente per l' Italiade, poema che a dispetto di ogni maledico detrattore gli assicurò onoratissimo luogo fra gli epici Italiani, ha voluto applicarsi anche a questo genere di poesia, che tanto conviene al suo animo gentile e sensibile . In un breve ma elegante discorso, che precede i versi, ha esposto le sue idee sugli idillii e sul fine ch'ebbe nello scriverli. Esamina la remota pigine di simili poesie che vuole in antichissimi tempi dettate dai sempiici costumi, e dalle rozze occupazioni della specie umana. Produce però una vera, e savia riflessione osservando, che furono in molta voga e gratamente accolte nei tempi della maggiore cultura, e dei più delicati costumi della società.[4]

Note[modifica]

  1. Da Il bue vecchio, nelle Favole.
  2. a b Da L'olmo, il viticoltore, la vite, nelle Poesie.
  3. Da L'orologio d'amore.
  4. Da Efemeridi letterarie di Roma, Volume 8, 1822.

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