Giovanni Rosini

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Giovanni Rosini (1776 – 1855), editore, biografo, professore, poeta, scrittore e storico dell'arte italiano.

Citazioni di Giovanni Rosini[modifica]

  • Invaghitosi della bella figlia del Custode della Farnesina, [Pompeo Batoni] la prese in moglie. I suoi protettori, alla novella dell'inconsiderato matrimonio, gli tolsero la pensione (quasiché la leggerezza fosse delitto); ed egli, ridotto a vivere delle sue fatiche, diedesi alla miniatura, nel che bisognando usare un colorito più vago, si assuefece a quel modo, che accrebbe poi di tanto la vaghezza de' suoi quadri. (da Storia della pittura italiana esposta coi monumenti, seconda edizione, tomo VII, presso Niccolò Capurro, Pisa, 1852, p. 69)
  • [Michelangelo Merisi da Caravaggio] ...Senza maestri, senza precetti, tanto egli fece ed ardì; che dir non si saprebbe dove potea giungere, se fosse vissuto un secolo innanzi, o se imitando con sì gran verità la natura, dai pittor di quel secol beato preso avesse le norme per abbellirla. Ma queste norme, con tanto magistero seguite dai discepoli di Ludovico [Carracci], furono da lui dispregiate: ed ecco la posterità collocarlo a lato del Guercino e dell'Albani, non che di Annibale [Carracci], del Domenichino, di Guido [Reni]... (da Introduzione alla storia della pittura italiana esposta coi monumenti, presso Niccolò Capurro, Pisa, 1838. p. 39; citato in Francesca Marini, 2003, pag. 185)

Citazioni su Giovanni Rosini[modifica]

  • Chi non é più giovane ha conosciuto il Rosini, e forse lette le molte sue opere in verso e in prosa, oggi poco meno che ignote alla nuova generazione. Letterato all'antica, d'ingegno facile, che tutto sfiorava senza approfondire nulla, teneva come aberrazioni tutte le novità che avevano invaso le lettere dopo il Parini, l'Alfieri ed il Monti; seguitando a scrivere libri scoloriti, senza pensiero, e con una forma di stile per un Toscano incredibile, ed appellandosi ai posteri dalla noncuranza dei contemporanei. (Marco Tabarrini)

Bibliografia[modifica]

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