Giuseppe Pardi

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Giuseppe Pardi (–), scrittore e storico italiano.

Comune e signoria a Orvieto[modifica]

Incipit[modifica]

Da una collina elevata a 300 e più metri sul livello del mare, Orvieto domina un corridoio laterale della grandiosa via fluviale tiberina, che ha avuto, specie nel Medio Evo, un'importanza commerciale ben nota; sbarrando, alta e minacciosa, la valle del fiume Paglia, il quale trae origine dal Monteamiata, scorre a serttentrione della città, presso questa riceve le acque del Chiani e, così ingrossato, va ad unirsi al Tevere poche miglia più giù.
La collina orvietana sorge isolata e a picco sull'angusta pianura, tutta fasciata e direi quasi corazzata da rupi giallastro-scure di tufo vulcanico, sicché sembra una fortezza paurosa e inaccessibile.

Citazioni[modifica]

  • Al principio del Trecento, che segna il culmine della sua maggiore prosperità e potenza, Orvieto si divideva, come oggi, in quartieri, ma non così regolari. Quelli odierni occupano aree presso a poco eguali e simmetriche, separate dalla lunga Via del Corso e da strade trasversali, che vengono ad incontrarsi con la prima in un punto centrale, presso la cosiddetta Torre del Moro. A NE. rimane il quartiere chiamato Corsica, a NO. l'altro detto Olmo, a SE. la Stella, a SO. la Serancia. (p. 2)
  • Quando un partito trionfa, si scinde spesso in due, per le discordie che scoppiano facilmente tra i capi, non frenati più nei loro disegni ambiziosi dal timore di venir sopraffatti dagli avversari. Così ebbero origine in Orvieto le fazioni, per l'appunto, dei Monaldeschi e dei Filippeschi. (p. 33)

Bibliografia[modifica]

  • Giuseppe Pardi, Comune e signoria a Orvieto, Multigrafica Editrice, Roma 1974.