Gustav Vigeland

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Gustav Vigeland, Gubbe och flicka

Adolf Gustav Vigeland (1869 – 1943), scultore norvegese.

  • [A chi chiedeva di vendergli una sua sola opera] Costituiscono un tutto unico, inscindibile.[1]

Citazioni su Gustav Vigeland[modifica]

  • Da ogni parte del mondo vengono ad ammirare questo insolito «museo» [Parco Vigeland], monumento imperituro alla visione poetica e all'energia creatrice dell'uomo che ha dato vita a più opere d'arte di qualsiasi altro scultore: Gustav Vigeland.[1]
  • Dal punto di vista artistico, Vigeland si può dire uscito da quello stampo gotico che è caratteristico dell'Europa settentrionale, ove l'atto creativo è di rado scevro da una sofferta agonia: basti ricordare il tormentoso dramma di Ibsen, le tetre meditazioni del pittore Munch.[1]
  • La più grande eredità che abbia lasciato Vigeland è il parco. Appena si varcano i cancelli, il frastuono del convulso traffico cittadino si attuisce come per incanto fino a spegnersi. ... Al di là del ponte la possente fontana di Vigeland fa udire la sua voce sonora.[1]
  • Alla sommità del monumento [il monolito con 121 figure] si trova la più segreta testimonianza resa da Vigeland alla forza dello spirito umano: il viso scolpito di un bimbo, il sorriso rivolto al cielo.[1]

Note[modifica]

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