Iain Banks

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Iain Banks nel 2009

Iain M. Banks (1954 – 2013), scrittore scozzese.

Incipit di alcune opere[modifica]

L'impero di Azad[modifica]

Questa è la storia di un uomo che andò in un posto molto lontano, affrontando un lungo, lungo viaggio, soltanto per fare un gioco. L'uomo era un giocatore; il suo nome era «Gurgeh». La storia comincia con una battaglia che non è una battaglia, e finisce con un gioco che non è un gioco.
Io? Di me vi parlerò più avanti.
Ecco come comincia la storia.

La fabbrica degli orrori[modifica]

Stavo facendo il giro d'ispezione dei Pali Sacrificali il giorno in cui ci arrivò la notizia della fuga di mio fratello. Sapevo che sarebbe successo qualcosa. La Fabbrica mi aveva avvertito.[1]

La mente di Schar[modifica]

Il liquido gli arrivava al labbro superiore, adesso. Anche con la testa rovesciata indietro contro il muro di pietra della cella il suo naso restava a malapena sopra la superficie. Non sarebbe riuscito a liberarsi in tempo; poteva soltanto affogare.

Note[modifica]

  1. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia[modifica]

  • Iain M. Banks, L'impero di Azad, traduzione di Anna Dal Dan, Ed. Nord, 1990. ISBN 8842902144
  • Iain M. Banks, La mente di Schar, traduzione di Gianluigi Zuddas, Ed. Nord, 1989.

Altri progetti[modifica]

Opere[modifica]