Ibn Sab'in

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Ibn Sab'in

Abū Muhammad ῾Abd al-Haqq ibn Ibrāhīm ibn Muhammad ibn Nasr, al-Makkī al-Mursī Qutb al-Dīn (in arabo: محمد بن عبدالله بن سبعين‎, meglio noto come Ibn Sab῾īn o Ibn Dāra – rispettivamente "[figlio] di settanta" e "[figlio] dello zero" –; 1216-1217 – 1270 ca.), filosofo islamico Al-Andalus, e mistico sufi.

Citazioni di Ibn Sab῾īn[modifica]

  • O principe amabile [Federico II di Svevia], tu che ci interroghi, bramoso di intendere la verità: e così Iddio ti agevoli a conseguire il bene; ti informi l’animo ad accettarlo; e ti faccia passare dalle pastoie del può essere alla certezza dell'è così; e ti inspiri la virtù di discernere il verace dal bugiardo.[1]

Citazioni su Ibn Sab῾īn[modifica]

  • Filosofo andaluso, aristotelico sagace, ma dallo spirito amaro e tormentato, egli costruì una critica psicologica della storia della filosofia musulmana; e approdò a una dottrina mistica ilemorfista, in cui Dio sarebbe la "forma" degli spiriti e di tutti gli esseri. Di lui si dice che si sia suicidato alla Mecca, nel desiderio di unirsi a Dio.
Philosophe andalou, aristotélicien sagace, mais d'esprit amer et tourmenté, il construisit une critique psychologique de l'histoire de la philosophie musulmane; et aboutit à une doctrine mystique hylémorphiste, où Dieu serait la "forme" des esprits et de tous les êtres. Il se serait, dit-on, suicidé à la Mekke, par désir de s'unir à Dieu. (Louis Massignon)
  • [Apprezzamento di Innocenzo IV al cospetto di Abū Ṭālib, fratello di Ibn Sab'in] Uomo così sapiente che oggi, presso i Musulmani, non vi è nessuno che conosca Dio meglio di lui. (Papa Innocenzo IV)

Note[modifica]

  1. Da Ibn Sab῾īn, Libro delle tesi p. 417. Citato da Salvatore Tramontana, Il Regno di Sicilia, Einaudi, 2015, pp. 253-254, ISBN 978-88-584-1781-2

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