Il corvo (fumetto)

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Il corvo (The Crow), fumetto statunitense di James O'Barr, pubblicato dalla Caliber Comics nel 1988-1989.


Citazioni in ordine temporale.

Incipit[modifica]

Ai vivi si deve rispetto. Ai morti solo verità. (Voltaire)

Libro Primo – Dolore[modifica]

Parte Prima – Calor Bianco[modifica]

  • Calma, c'è calma nella città stanotte, mezzanotte tic-toc, quando tutto ciò che è buono fugge via come un cane bastonato e le ombre nere vivono con i morti, folli poesie strascicate, carne e sangue e occhi che fissano...
    Grigio e disperato, forte come l'acciaio ma fragile dentro, il corvo ride sotto un lampione, il sorriso spettrale di chi è vissuto e morto e vive ancora...
    Torna a casa dove può confondersi nell'ombra e dipingersi il viso con i colori della gioia...
    Stanotte l'Inferno ha mandato un angelo a portare i regali... (Narratore)

Parte Seconda – La nuova alba scivola via[modifica]

  • Tin-Tin: T-Bird ha detto che eri morto...
    Eric Draven: Non lo sono?
  • Eric Draven: E la ragazza?
    Tin-Tin: Era già fredda quando è toccata a me...
  • La tua anima marcisce... [...] imputridisce... [...] Non aver paura... [...] ho la medicina!! [Gli spara in testa] Possa Dio garantirti la pietà che io non ho avuto. (Eric Draven rivolto a Tin-Tin)
  • C'è un uomo... che suona il violino... e le corde... sono i nervi del suo braccio... un'anima sconvolta-la calce... la disperazione-i mattoni... per costruire un tempio di tristezza. (Eric Draven)

Parte Terza – Giochi di ombra[modifica]

  • Malvivente: Chi diavolo sei??
    Eric Draven: Babbo Natale... [gli spara in testa] e siete stati tutti molto cattivi quest'anno...
  • Malvivente: Sangue... il mio giubbotto antiproiettile non ha funzionato...
    Eric Draven: Povera anima, uno non dovrebbe soffrire così... [gli spara in testa]
  • I guai non vengono mai da soli, ma a frotte. Ho alleati in Paradiso ed amici all'Inferno... Salutali per me... [Gli spara] (Eric Draven)
  • "Giriam giriamo intorno al sole, intorno alla Terra la luna s'avvita, non muoriamo di morte noi, di capogiro perdiamo la vita!" (Eric Draven)

Parte Quarta – L'esecuzione[modifica]

  • Top Dollar: Va' all'inferno.
    Eric Draven: Aspettavo una guida che mi prendesse per mano. [Gli spara]
  • Un vampiro alto due metri, sembrava Dracula, camminava lungo il corridoio... Nero dalla testa ai piedi, la pelle bianca come cenere ed i capelli dritti come spighe di grano. La cosa strana era che tutti i gatti del palazzo lo seguivano come fosse un fantasma... (Donna)
  • Notte. Cammina il micio su zampe vellutate senza alcun rumore emettere; siede sull'uscio nelle lunghe nottate guardando il buio scendere. Penso che ami questa signora notte e si senta a lei vicino, avendo il passo come il suo, lento, e soffice il tocco come piumino. (Lois Weakley McKay)

Parte Quinta – ...come un urlo concavo![modifica]

  • Nella città dove gli angeli hanno paura di volare e i diavoli vengono a canticchiare, il sesso della notte scioglie i suoi neri capelli sotto una luna giallo oppio. Qui, ombra tra le ombre, un fantasma terreno trema, non poer il freddo d'ottobre, ma per un brivido erotico. Dice alla sua amante scomparsa: "Non saremmo dovuti venire qui con la carne così delicata ed il cuore così inesperto; ma come tigri nell'erba alta, come Gesù nel giardino del getsemani, abbaimo ingoiato le nostre paure e siamo venuti qui." ora tutte le atrocità vengono riproposte come in un'infinita replica. "Siamo venuti, ma non saremmo dovuti rimanere. Sebbene avessimo inerzia, raggio e profondità, abbiamo preso in fretta l'ultimo treno per giungere alle nostre morti." Così il corvo plana giù a spirale attraverso un sogno infranto ed il solo suono che emette è... come un urlo concavo! (Narratore)

Libro Secondo – Paura[modifica]

Parte Prima – Anime morte[modifica]

  • Eric urla ed urla e sbatte la testa contro il muro finché auto fantasma e sirene spiegate corrono davanti ai suoi occhi.
    Tutto ciò che vuole è dolore.
    Dolore e odio.
    Sì, odio.
    Mai paura. La paura è per il nemico.
    Paura e proiettili. (Narratore)
  • La notte si stende sulla città come una puttana quando si inginocchia e gli edifici si curvano come siringhe vuote. Qui il male si centrifuga in un vortice di crudeltà e l'unico respure è quello delle... anime morte. (Narratore)
  • [barzelletta] Gesù Cristo entra in un albergo... porge tre chiodi all'albergatore e chiede... "Puoi sistemarmi per la notte?" (Eric Draven)
  • Com'è meravigliosa la morte, la morte e suo fratello, il sonno. (Eric Draven)
  • Eric Draven: Sto cercando un anello da ragazza...
    Giden: [Puntandogli la pistola contro] Tu stai cercando un becchino, amico...

Parte Seconda – Preludio[modifica]

  • Guardami... Metti via la pistola... i proiettili non mi fermano... i coltelli non mi fanno male... guarda... guardami!! Sono l'errore del pilota, l'aborto inaspettato, il cromosoma impazzito... Sono la completa e totale follia... Sono la paura... (Eric Draven)

Parte Terza – Velocità[modifica]

  • Sono le spine dei tuoi peccati appuntite abbastanza da poter tagliare le tue giustificazioni? (Eric Draven)
  • Madre è il nome di Dio sulle labbra e nei cuori di tutti i bambini. Mi capisci? Mi capisci? (Eric Draven rivolto a Sandy)
  • Eric Draven: Allora, Funboy, hai un cuore o sei solo un'accozzaglia di cavi e carne? Quale legge della fisica tiene insieme la tua materia?
    Funboy: Amico, hai proprio qualche rotella fuori posto...
    Eric Draven: L'atrocità ha questo effetto su di me.
  • E i rimanenti furono uccisi dalla spada del cavaliere, quela che usciva dalla sua bocca: e gli uccelli si saziarono della loro carne. [...] E vidi i morti, i grandi e i piccoli, ritti davanti a Dio... vidi il sangue di Cristo sulla loro pelle. (Eric Draven)

Parte Quarta – Osservando[modifica]

  • "Amo te con il respiro, il sorriso, le lacrime, con tutta la mia vita! E, a Dio, piacendo, ti amerò ancor di più dopo la morte..." (Eric Draven)

Libro terzo – Ironia[modifica]

Parte Prima – Immolazione[modifica]

  • C'è più di un modo per purificare l'anima... c'è assoluzione e redenzione, salvezza e scopo. E se alcuni di questi assiomi hanno polarità opposte, c'è almeno la consolazione che hanno un'origine comune. (Eric Draven)
  • Funboy: Pronto per la lezione domenicale, amico?
    Eric Draven: Sì, sono venuto per inginocchiarmi ed adorare... questo è solo un altro altare... nella chiesa del dolore...
  • Sette merli sopra un ramo, se li conti lo vedrai che di loro te ne fai. Uno per gioia due per tristezza tre per un uomo quattro per una ragazza. Cinque per argento sei è dorato sette per un segreto mai rivelato. Morirete tutti. (Eric Draven)
  • Non mi sono fermato per la morte... gentilmente lei si è fermata qua... il vagone conteneva solo noi stessi... ed immortalità. (Eric Draven)
  • Funboy: Ah !! Dunque il fantasma sanguina!
    Eric Draven: La morte, come la virtù, ha i suoi limiti...
    Funboy: Ora il martirio è il prezzo della salvezza...
  • Chiunque combatta mostri deve stare attento a non diventarne uno lui stesso. (Eric Draven)
  • Eric Draven: Ti farò del male. Tantissimo e lentamente.
    Funboy: Non scapperò. Perlomeno non da te. Mi ucciderai?
    Eric Draven: Sei morto il momento in cui hai toccato quella ragazza.
    Funboy: Promettimi che lo farai velocemente.
    Erc Draven: Sì, a te lo prometto. Non a T-Bird. Tra un'ora. Non di più.
    Funboy: Sono un tossico, non un Giuda. Ci saremo.
  • Dio del cielo. Come hai potuto farle questo? Come hai potuto creare qualcosa di così bello e delicato ed innocente per poi distruggerlo? Come hai potuto farlo? Come hai potuto farla soffrire così tanto? Maledetto. (Eric Draven)

Libro quarto – Disperazione[modifica]

Parte Prima – Trauma cerebrale[modifica]

  • Non è colpa tua, ragazzo. (Corvo)

Parte Seconda – Angelo, tutto fuoco[modifica]

  • Non è morte se la rifiuti... Lo è se l'accetti. (Incipit)
  • A volte sogno l'insonnia, a volte mi sento vivo. (Eric Draven)
  • Alla soglia della gloria trova la morte che gli porge le mani e gli sussurra..."Ora... torna a casa, ora." "Tra breve", risponde lui. (Narratore)

Libro quinto – Morte[modifica]

Parte Prima – Gravità[modifica]

  • Eric Draven: Ehi, Patrick... è meglio che tu cominci a pensare all'altra faccia dell'eternità...
    Patrick: Che...? Sei tu quello col pacco di T-Bird?
    Eric Draven: No. Sono colui che può dissolvere il terrore di essere un uomo e camminare tra i morti. Sono la morfina per una gamba di legno.
  • Ascolta, non posso dire perché ho fatto quelle cazzate... vorrei poterti dire che mi dispiace ma non posso. Sono un mostro... brucio dentro... L'obbedienza è una sottomissione velata di gravità. Non ho mai permesso che qualcosa mi limitasse. (Funboy)
  • Il divino è un paradosso come il vizio. (Eric Draven)
  • Vedi il sorriso nelle mie parole, triste e malvagio? Triste perché sono definitivamente solo, malvagio perché sono morto, eppure vivo ancora. Puoi sentirmi? Ascolta. È la visita di un uomo morto. (Eric Draven)
  • Shelby: Credi a quelle stronzate sul fantastma, T-Bird?
    T-Bird: Io credo nella droga, nelle armi e nelle femmine.

Parte Seconda – Attrazione[modifica]

  • Non è morte se tu la rifiuti. (Eric Draven)
  • Osservate la notte mentre offre la chiave che spalanca i suoi cancelli di corno... agli afflussi delle anime... Questa società... assolta consacrata santificata... dominio del diavolo... come se un'invazione di corvi neri nelle fibre del suo profondo intimo... lo avessero sommerso in un ultimo crescendo... e... prendendo... il suo posto... lo avessero ucciso. Oh, voi topi di fogna, siete così fedeli da farmi arrossire fino al midollo... non smettete di morire per me! L'amore morde, T-Bird? Andiamo, ragazzi... questo non è il monte calvario. (Eric Draven)
  • Eric Draven: Quanti angeli danzano sulla punta di uno spillo?
    T-Bird: Un fottuto indovinello... Amico non lo so.
    Eric Draven: Dipende dalla melodia.

Parte Terza – Morire[modifica]

  • Ciao, Shelly. È finita, amore. Torno a casa. (Eric Draven)

Explicit[modifica]

Ti ricordi quando mi dicesti "sei mio?" ed io risposi "per sempre". Tu dicesti "solo per sempre?" È per sempre, ora. (Eric Draven)

Note[modifica]


Bibliografia[modifica]

  • James O'Barr, The Crow nn. 1-3, General Press, traduzioni di Pasquale Ruggiero & Giovanni Tarquini, ottobre-dicembre 1994.

Voci correlate[modifica]

Altri progetti[modifica]