Daniele Silvestri

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Daniele Silvestri

Daniele Silvestri (1968 – vivente), cantautore italiano.

Citazioni tratte da canzoni[modifica]

Prima di essere un uomo[modifica]

Etichetta: BMG Ricordi, 1995.

  • Ma l'uomo col megafono credeva nei propri argomenti | e per questo andava avanti | ignorando i continui commenti | di chi lo prendeva per matto. | Però il fatto è che lui soffriva, | lui soffriva davvero! (da L'uomo col megafono, n. 1)
  • Le cose che abbiamo in comune sono quattromilaottocentocinquanta, | le conto da sempre da quando mi hai detto: | "ma dai anche tu sei degli anni sessanta. (da Le cose in comune, n. 2)
  • Ma allora spiegami perché mi tormento | perché non ha più senso quello che ho | com'è che ancora adesso rischio l'infarto | se vedo un'Y10 bordeaux. (da L'Y10 bordeaux, n. 3)
  • Quante lacrime mi dai? | Ne dimostro di meno. | Non avevo pianto mai | prima di essere un uomo... (da Prima di essere un uomo, n. 4)

Il dado[modifica]

Etichetta: BMG Ricordi, 1996.

  • C'erano dei porci in una baia, armi contro la miseria | solo che quel giorno il vento cambiò... (da Cohiba, n. 4)
  • Un giorno lontano | sorriderò persino | ma adesso non ci sei più | quel giorno per caso | confonderò il tuo viso, | ma adesso non ci sei più. (da Un giorno lontano, n. 6)

Occhi da orientale – Il meglio di Daniele Silvestri[modifica]

Etichetta: BMG Ricordi, 2000.

  • Tutto scritto su di un viso, che non riesce ad imparare | come chiudere tra i denti almeno il suo dolore... (da Occhi da orientale, n. 1)
  • Ed io sarò la nuvola che ti terrà nascosta | perché gli altri non si accorgano di averti persa.. (da Occhi da orientale, n. 1)
  • Io so' De Chirico | dico in un senso simbolico, | c'ho un controllo diabolico | quasi artistico | del mio stato psicofisico | e se hai capito, | mo traducilo. (da Testardo, n. 16)
  • Però, | se ancora un po' mi piaci, | la colpa è dei tuoi baci, | che m'hanno preso l'anima... | de li mortacci tua! (da Testardo, n. 16)

Unò Dué[modifica]

Etichetta: BMG Ricordi, 2002.

  • Il mio nemico non ha divisa, | ama le armi ma non le usa, | nella fondina tiene le carte Visa | e quando uccide non chiede scusa. (da Il mio nemico, n. 2)
  • Mi piace sentire la forza di un'ala che si apre, | volare lontano, | sentirmi rapace, capace di dirti ti amo, | aspettiamola insieme l'estate. (da L'autostrada, n. 3)
  • Combattere la propria dipendenza, | riuscire in qualche modo a fare senza, | capire dove sta la differenza, | fra il vizio e l'esigenza, | è una questione di coerenza, | di coerenza. (da Dipendenza, n. 5)
  • Ma quanto tempo è | che non ti manco un po', | vorrei poterti confessare | le mie debolezze, | saperti offrire solamente | quello che ci serve, | e non telefonarti | se sono triste. (da Dipendenza, n. 5)
  • È la solita vita, | la solita rincorsa a una corriera già partita, | perpetuo movimento sulla strada che all'andata | così come al ritorno | è sempre una salita, | dovrò dosare la fatica, | imparerò a parlare in questa lingua sconosciuta | sognando di riuscire, un giorno, a fare ricevuta | tra gente compiaciuta | e che di me si fida | e non è piccola la sfida querida... (da 1.000 Euro al mese, n. 7)
  • Signorina | che viene prima | il senso della frase | o la necessità di fare rima? (da La classifica, n. 10)
  • Signorina | cosa scegliamo, | è più importante il sangue | o il prezzo delle armi che vendiamo? (da La classifica, n. 10)
  • Il decimo fu liquidato, | destino simile ebbe il nono: dimenticato. | Provò l'ottavo a farsi luce, | fece rumore | ma fu lo spazio di un mattino | di poche ore | e pure il settimo contava poco. | Il sesto raccoglieva briciole, | seguiva il gioco | ma per trovare chi davvero si è distinto | bisogna risalire almeno fino al quinto. | Il quarto bruciava d'odio | per la vergogna di restare fuori dal podio. | Il terzo merita rispetto | ed io lo stimo | ma salutatemi il secondo | perché conta solo il primo. (da La classifica, n. 10)
  • E avremo pane | per non morire | e rabbia | per proseguire | e vino e vino | per chi ci seguirà... (da Unò-duè, n. 12)

Livre trânsito[modifica]

Etichetta: BMG Ricordi, 2004.

  • L'unico miracolo politico riuscito in questo secolo | è avere fatto in modo che gli schiavi si parlassero, | si assomigliassero | perché così faceva comodo per il mercato unico e libero. | Però così succede che gli schiavi si conoscono, si riconoscono. | Magari poi riconoscendosi | succede che gli schiavi si organizzano | e se si contano allora vincono. (da Kunta Kinte, n. 1)

Il latitante[modifica]

Etichetta: BMG Ricordi, 2007.

  • Ma sai che c'è? | Che se ognuno ha il suo piccolo razzo | io devo aver perso il contatto. | E adesso perdonami se... | Ti è rimasta soltanto | la parte peggiore di me. (da Mi persi, n. 1)
  • La paranza è una danza | che si balla nella latitanza, | con prudenza | ed eleganza | e con un lento movimento de panza. | Così da Genova puoi scendere a Cosenza, | come da Brindisi salire su in Brianza, | uno di Cogne andrà a Taormina in prima istanza, | uno di Trapani? Forse in Provenza... | no, no, no.... (da La paranza, n. 3)
  • Ehi, ehi, | sono gay, sono gay! | Non sono gay, no, non sono gay, | sono gay, sono come vuoi | oggi sono lui, | da domani poi se lo vuoi | sarò lei, | sarò solo lei. | Mi dirai: come fai? | Come mai non lo sai cosa sei? | Sei diverso da noi. | Ma che vuoi, sono gay fatti miei! | Che disturbo ne hai? | Quale enorme disagio ne trai? | Sono gay, sono gay, | sì, sono gay. | No, non sono gay, ma vorrei. | Ma lo sai quanti geni ed eroi sono gay, | non lo sai? | O non vuoi ricordare... | preferisci pensare | che un gay sia una sorta di errore, | una cosa immorale | o nel caso migliore | un giullare, un fenomeno da baraccone. | E lo tollererai solo in quanto eccezione. | E lo tollererai solo in televisione. | Lo chiamano gay. | E tu pensi ricchione. (da Gino e l'Alfetta, n. 7) [coming out]
  • E piano piano vai giù | come un programma di Socci. (da A me ricordi il mare, n. 8)
  • Quello che cerchi | si trova nel fondo degli occhi | di chi hai davanti. (da Ancora importante, n. 13)

Monetine[modifica]

Etichetta: BMG Ricordi, 2008.

  • Una monetina per la Cina, | una per il ponte sullo stretto di Messina, | sperando che il calore della terra siciliana | possa sciogliere la nebbia fissa in Val Padana. (da Monetine)

S.C.O.T.C.H.[modifica]

Etichetta: Sony Music, 2011.

  • Si perdano i rumori, presto si allontanino i ricordi e questi odori, | verranno giorni vergini e comunque giorni nuovi, | ci inventeremo regole e ci sceglieremo i nomi | e certo ci ritroveremo |a fare vecchi errori, | solo per scoprire di essere migliori. (da Le navi , n. 1)
  • Chi non conosce dignità, | non può nemmeno percepire | umiliazione. (da Sornione, n. 2)
  • Perché forse in fondo è vero | che per essere capaci di vedere cosa siamo | dobbiamo allontanarci e poi guardarci da lontano. (da Il viaggio (pochi grammi di coraggio), bonus, n. 1)

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