Andre Norton

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Andre Alice Norton, pseudonimo di Alice Mary Norton (1912 – 2005), scrittrice statunitense.

Incipit di alcune opere[modifica]

Gli esuli delle stelle[modifica]

Attraverso le scintillanti spirali della Via Lattea, tra soli palpitanti e astri antichi e spenti, la vita scorre sulle onde del cosmo, e in ogni angolo dell'infinito si manifesta, nasce, brucia la sua esistenza, muore.
Quando i primi pionieri del cosmo partirono dalla Terra, centinaia e centinaia di anni or sono, si trovarono sulla soglia dell'infinito: da una parte, la strada di una civiltà soffocante, destinata a crollare sotto il suo stesso peso, la civiltà del sovraffollamento, dell'olocausto ato­mico, della fame; dall'altra, la strada del pericolo e del­l'avventura, la strada dell'ignoto, quell'ignoto insondabile composto di mille soli, di astri giovani e spenti, di popoli umani e umanoidi e completamente alieni.

I figli di Yurth[modifica]

La ragazza raski fece ostentatamente le corna con la mano sinistra e sputò fra le due dita. Le gocce di saliva schizzarono sull'argilla polverosa della carreggiata incisa da profondi solchi, mancando d'un pelo l'orlo coperto di macchie del mantello da viaggio di Elossa. Ella non guardò la ragazza, ma tenne gli occhi fissi alle montagne che s'innalzavano in distanza, la sua meta. Avrebbe fatto meglio a evitare il villaggio: qui, l'odio era una nube pestifera che la soffocava. Nessuno fra quelli di sangue yurth andava mai nelle terre basse, se poteva farne a meno. Quell'odio quasi palpabile corrodeva a tal punto il Senso Superiore d'un individuo da annebbiargli la ricezione, confondendogli i pensieri. Ma aveva dovuto procurarsi del cibo.

Il gioco degli eroi[modifica]

Con un esagerato svolazzo della mano, Eckstern mostrò la scatola; sollevò il coperchio e cominciò a togliere i trucioli di carta da imballo, con la massima cura, come se stesse per esibire i gioielli della corona di un regno da tempo dimenticato. Il suo modo di fare spinse gli altri ad accostarsi. Eckstern si divertiva a mettersi in mostra; e quella sera, visto che l'avevano nominato arbitro del gioco, la situazione dava a ogni suo gesto un'importanza particolare.

Il sangue del falcone[modifica]

Tanree si succhiò le dita graffiate, gustando il sapore salato dell'acqua di mare. I capelli le pendevano come rigidi spaghi attraverso il viso abraso dalla sabbia, troppo intrisi d'acqua per essere mossi dal vento.
Per il momento era sufficiente che fosse scampata alle onde, che fosse viva. Il mare era, sì, la vita per il popolo delle Streghe, ma poteva anche essere morta. Nonostante la tradizionale rassegnazione del suo popolo, altre forze presenti in lei l'avevano portata combattendo sulla riva.

Il segreto del mondo delle streghe[modifica]

Nella notte c'era stato un temporale, e grandi raffiche di vento rabbioso avevano investito le antiche mura, avevano scagliato la pioggia contro le feritoie della camera. Ma la sua violenza s'era ridotta a un cupo borbottio, fuori dal Forte Meridionale. E Simon Tregarth aveva giudicato rasserenante quel brontolio.
No, non era un turbamento causato dalla natura... la natura che gli uomini devono combattere e domare per sopravvivere. Era un'inquietudine molto diversa, quella che provava mentre giaceva nel chiarore del primo mattino, sveglio e vigile come una sentinella che ascolta i suoni intorno al suo posto di guardia.

L'anno dell'unicorno[modifica]

Come si può distinguere il bene dal male che si avvicina? Vi sono momenti nella vita in cui si accoglie con gioia un qualunque cambiamento, nella convinzione che nulla possa avere il sapore della cenere, l'aridità del fluire immutabile del tempo in una piccola comunità, dove il mondo esterno sta al di fuori di porte chiuse e sbarrate che impediscono ogni mutamento. Dal campanile dell'Abbazia di Norstead — e quanti anni erano trascorsi da quando aveva squillato la campana? — si scorgevano le ondulazioni infinite delle valli, fino al grigioazzurro della Catena della Fortezza.

Le terre degli incantesimi[modifica]

I piedi gonfi di Craike dolevano terribilmente, ed ogni respiro doveva lottare con una fascia rovente che gli imprigionava i polmoni intormentiti. Si aggrappò stancamente ad uno sperone nella parete del canyon, barcollò, e si scalfì la pelle contro la pietra. Quella roccia rossa e gialla, corrosa dagli elementi, era impla­cabile quanto le volontà omicide che l'inseguivano. E la fitta dolorosa ai polpacci non era meno forte della sofferenza del pensiero, nella sua mente stordita.

Mondi pericolosi[modifica]

— È garantita dalla casa Foostmam, Lord Starrex. Una vera sognatrice d'azione alla decima potenza!
Jabis dimostrava un entusiasmo eccessivo, un po' al di sopra delle righe. Insomma, stava forzando la mano. Tamisan ne rise tra sé mantenendo il viso perfettamente impassibile e lanciò rapide occhiate intorno, da sotto le palpebre semichiuse. La contrattazione la riguardava molto da vicino, dato che era lei il prodotto in discussione, ma non le era permesso intervenire.

Tre contro il mondo delle streghe[modifica]

Io non sono un creatore di canti, per forgiare una lama di poesia capace di mandare gli uomini ruggendo in battaglia, come fanno i bardi delle navi di Sulcar, quando quei serpenti di mare s'insinuano nei porti nemici. Non so neppure usare le parole con la cura con cui gli uomini tagliano le pietre per costruire il muro di una fortezza destinato a restare negli anni, affinché tutte le generazioni future possano ammirare la loro industriosa ingegnosità. Eppure, quando un uomo vive tempi grandi, o affronta azioni quali pochissimi sognano, si desta dentro di lui il desiderio di trascrivere, sia pure in forma maldestra, la parte da lui avuta in quegli eventi, in modo che quanti verranno dietro di lui a scaldare il suo alto seggio, a impugnare la sua spada, ad accendere il fuoco del suo camino, possano meglio comprendere ciò che compirono lui ed i suoi simili, e ripetere le stesse imprese dopo il passare del tempo.

Bibliografia[modifica]

  • Andre Norton, Gli esuli delle stelle, traduzione di Roberta Rambelli, Libra, 1978.
  • Andre Norton, I figli di Yurth, traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, SIAD Ed., 1981.
  • Andre Norton, Il gioco degli eroi, traduzione di Gaetano Staffilano, Mondadori, 1989.
  • Andre Norton, Il sangue del falcone, traduzione di Maria Teresa Tenore, in "Storie di streghe", a cura di Gianni Pilo, Newton & Compton, 1996. ISBN 8881834480
  • Andre Norton, Il segreto del mondo delle streghe, traduzione di Paola Andreaus, Mondadori, 1991.
  • Andre Norton, L'anno dell'unicorno, traduzione di Roberta Rambelli, Libra, 1980.
  • Andre Norton, Le terre degli incantesimi, traduzione di Roberta Rambelli, Libra, 1979.
  • Andre Norton, Mondi pericolosi, traduzione di Maura Arduini, Mondadori, 1991.
  • Andre Norton, Tre contro il mondo delle streghe, traduzione di Roberta Rambelli, Libra, 1979.

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