Bram Stoker

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
(Reindirizzamento da Il segreto dei capelli d'oro)
Bram Stoker

Abraham "Bram" Stoker (1847 – 1912), scrittore irlandese.

Citazioni di Bram Stroker[modifica]

  • Credo di poter dire che, nella mia persona, rappresento la sintesi dell'educazione universitaria mens sana in corpore sano. (da Personal Reminiscences of Henry Irving)

Dalla prefazione de I poteri delle tenebre

Bram Stoker e Valdimar Ásmundsson, I poteri delle tenebre Dracula il manoscritto ritrovato, traduzione di Maura Parolini e Matteo Curtoni, Carbonio editore, Milano, 2019, ISBN 978-88-99970-29-1

  • Per quanto ne sappia, non vi è alcun dubbio sul fatto che gli eventi qui riferiti siano realmente accaduti, benché alla luce dell'esperienza comune possano apparire inconcepibili e incomprensibili.
  • Il ricordo di questa serie di crimini non è ancora svanito dalla memoria del pubblico – crimini che appaiono incomprensibili, ma sembrano scaturire dalla stessa fonte e hanno creato a loro tempo tanto orrore tra la cittadinanza quanto i famigerati omicidi di Jack lo Squartatore, che hanno avuto luogo qualche tempo dopo.
  • Tutti coloro che, volenti o nolenti, si dice abbiano ricoperto un ruolo in questa storia straordinaria, sono molto conosciuti e grandemente rispettati. Sia Thomas Harker che sua moglie, una donna a dir poco formidabile, e così il Dottor Seward sono miei amici, e lo sono da molti anni, e non ho mai dubitato della veridicità di quanto raccontano; e lo stimato scienziato, che qui appare sotto pseudonimo, potrebbe parimenti essere troppo noto in tutto il mondo della cultura perché il suo vero nome – che preferisco non menzionare – resti nascosto al pubblico; soprattutto alle persone che hanno imparato sulla propria pelle ad apprezzare e a rispettare la sua mente brillante e la sua magistrale abilità, anche se non condividono la sua visione della vita più di quanto faccia io.

Dracula[modifica]

Per approfondire, vedi: Dracula (romanzo).

L'ospite di Dracula[modifica]

Copertina de L'ospite di Dracula (1914)

Incipit[modifica]

Stavo partendo per una gita. Monaco era piena di sole e nell'aria vibrava quell'esultanza tipica dei primi giorni dell'estate. La carrozza si era già avviata quando Herr Delbrück, il proprietario della locanda delle Quattro Stagioni dove avevo preso alloggio, accorse per augurarmi una buona passeggiata; prima di togliere la mano dallo sportello si rivolse al cocchiere:
«Mi raccomando, fate ritorno prima di sera. Per ora il tempo è bello, però questo vento del nord potrebbe anche portarci un temporale. Ma certi consigli di prudenza sono superflui: sai meglio di me che questa non è la notte più adatta per andarsene a spasso».

Citazioni[modifica]

  • La luna rischiarava ancora la tomba di marmo quando il temporale ritornò sui suoi passi. Come affascinato, mi accostai al mausoleo che così stranamente si ergeva in quel punto solitario; gli girai attorno e sulla porta in stile dorico lessi questa iscrizione in tedesco:
    CONTESSA DOLINGEN DE GRATZ
    Stiria
    Ella cercò e trovò la morte
    1801
    Sulla tomba, piantato, così sembrava, nel marmo (il monumento funebre era composto da diversi blocchi) vi era un lungo piolo di ferro. Dalla parte opposta decifrai le seguenti parole incise in caratteri cirillici:
    I morti sono veloci
    Tutto era così insolito e misterioso che fui quasi sul punto di svenire. Mi stavo pentendo di non aver voluto seguire il consiglio di Johann. Un'idea spaventosa mi balenò: era la notte di Valpurga! Walpurgis Nacht! (p. 23-24)

Il paese del tramonto[modifica]

Incipit[modifica]

IL PAESE DEL TRAMONTO
Molto, molto lontano, c'è un bellissimo paese che nessun occhio umano ha mai visto nelle ore di veglia. Si trova al di là del Tramonto, dove il distante orizzonte segna il limite del giorno, e dove le nuvole, splendide di luce e colore, danno una promessa della bellezza e dello splendore che circondano il paese.
Talvolta ci è concesso vederlo nei sogni.

Citazioni[modifica]

  • IL PRINCIPE DELLA ROSA
    Tanto, tanto tempo fa – così tanto tempo fa che non si può pensare un tempo più lontano – re Mago regnava nel Paese del Tramonto.
    Era un vecchio re, con una barba bianca diventata così lunga che quasi toccava il terreno. E per tutto il periodo del suo regno aveva cercato di rendere felice la popolazione.
    Aveva un solo figlio, del quale era molto orgoglioso. Questo figlio, il principe Zaffiro, meritava l'orgoglio di suo padre, perché era infinitamente generoso.
    Era ancora un ragazzo, e non aveva mai visto la sua bella madre dal dolce volto, morta quando lui era bambino. (p. 29)
  • I bambini che vogliono diventare uomini buoni e generosi o donne buone e nobili, dovrebbero cercare di conoscere bene tutta la gente che incontrano. Così scopriranno che tutti hanno qualcosa di buono, e quando vedono in un'altra persona qualche follia, qualche meschinità, qualche vigliaccheria, qualche difetto o debolezza, dovrebbero esaminare attentamente se stessi. Allora vedranno che, forse, anche loro hanno in se stessi qualche difetto simile – forse non altrettanto evidente – e devono cercare di vincerlo. (p. 35)

Incipit di alcune opere[modifica]

Il gioiello delle Sette Stelle[modifica]

Sembrava tutto così reale che mi pareva difficile credere che fosse già accaduto; tuttavia, ogni evento si congiungeva non come una nuova tappa nella sequenza logica dei fatti, ma come un qualcosa di ineluttabile. È così che i ricordi si prendono gioco di noi, nel bene come nel male, nella felicità come nel dolore, nella fortuna come nella disgrazia. La vita è un insieme di cose piacevoli e di amarezze, e ciò che è stato diventa eterno.

Il segreto dei capelli d'oro[modifica]

Quando Margaret Delandre andò a vivere a Brent's Rock, tutto il vicinato si destò al piacere di un nuovo scandalo. Gli scandali connessi con la famiglia Delandre o con i Brent di Brent's Rock non erano pochi. Se fosse stata scritta la storia segreta della Contea, entrambi i nomi sarebbero stati ben rappresentati.

Citazioni su Bram Stoker[modifica]

  • Bram era riservato e non [ha] lasciato molto di sé. (Dacre Stoker)
  • Bram Stoker è stato un bambino molto malato, fino all'età di sette anni. A quei tempi sua madre e la tata gli raccontavano storie tradizionali irlandesi, che lo hanno molto influenzato. Sono stato campione olimpico e allenatore della squadra del Canada di pentathlon, ho visto molte persone prendere aiuti farmacologici. Così mi sono chiesto: come ha fatto Bram a guarire, e poi a diventare uno sportivo di successo? E se l'aiuto in questione fosse stato del sangue di origine soprannaturale? (Dacre Stoker)
  • Creatore del conte Dracula, prototipo di quel vampiro prestatosi a innumerevoli reincarnazioni letterarie e cinematografiche tanto da apparire persino in versione transessuale, Bram Stoker era romanticamente attratto dai travestimenti criminali e dall'arte del raggiro. (Antonio Debenedetti)
  • Va subito segnalata una marcata e quasi ostentata estraneità ai problemi della sua terra natale, compreso il grande momento del Rinascimento Celtico. La cosa non avrebbe particolare rilevanza (anche i suoi contemporanei Oscar Wilde e George Bernard Shaw si sono mossi in un'identica indifferenza) se non fosse un significativo indizio di una sua precisa volontà di "ricrearsi" una personalità che avesse a che fare il meno possibile con le sue origini. Allo stesso modo, anche l'accorciamento del nome – da Abraham a Bram – ha avuto forse anche lo scopo di liberarlo un pochino da quel sentore di ebreo, non molto gradito – checché se ne dica – alla pubblica opinione inglese del tempo. Tutto – forse – è da collegarsi a un suo desiderio di omologarsi in qualche modo come "inglese" tout court, e – di qui – a quel suo rapporto con Henry Irving, alla cui ombra si consumò tutta la sua esistenza. (Luigi Lunari)

Bibliografia[modifica]

  • Bram Stoker, Il gioiello delle Sette Stelle, traduzione di Gianni Pilo, in "Storie di mummie", a cura di Gianni Pilo, Newton & Compton, 1998.
  • Bram Stoker, Il paese del tramonto (Under the Sunset), traduzione di Fabio Giovannini, Stampa Alternativa, 1999.
  • Bram Stoker, Il segreto dei capelli d'oro, traduzione di Gianni Pilo, in "Storie di fantasmi", a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Newton & Compton, 1995.
  • Bram Stoker, L'ospite di Dracula (Dracula's Guest), traduzione di Riccardo Reim, TEN, 1993.

Voci correlate[modifica]

Altri progetti[modifica]

Opere[modifica]