Jón Kalman Stefánsson

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Jón Kalman Stefánsson nel 2015

Jón Kalman Stefánsson (1963 – vivente), scrittore islandese.

Citazioni di Jón Kalman Stefánsson[modifica]

  • Parliamo, scriviamo, raccontiamo di piccole e grandi cose per cercare di capire, di arrivare a qualcosa, di afferrare l'essenza che però si allontana sempre più come l'arcobaleno. Nelle storie antiche si dice che l'uomo non possa guardare Dio, equivarrebbe alla morte, e senza dubbio vale lo stesso per quello che cerchiamo – la ricerca stessa è lo scopo, il risultato ce ne priverebbe. E ovviamente è la ricerca che ci insegna le parole per descrivere lo splendore delle stelle, il silenzio dei pesci, il sorriso e lo sconforto, la fine del mondo e la luce dell'estate. Abbiamo un compito, a parte baciare labbra; sai per caso come si dice «ti desidero» in latino? E come si dice in islandese? (da Luce d'estate: ed è subito notte)

Paradiso e Inferno[modifica]

  • [...] la vita umana è sempre una gara contro il buio dell'universo, contro il tradimento, la crudeltà, la viltà, una gara che spesso sembra disperata, ma che ugualmente affrontiamo finché è viva la speranza. (p. 15)
  • Forse non abbiamo bisogno di parole per sopravvivere, ne abbiamo bisogno per vivere. (p. 68)
  • L'uomo è una creatura strana. Lotta contro le forze della natura, trionfa su difficoltà apparentemente insormontabili, è il signore della terra eppure ha così poco controllo sui propri pensieri come sui baratri che coprono, che cosa alberga in quegli abissi, come si forma, da dove viene, ubbidisce a delle leggi oppure l'uomo attraversa la propria esistenza con un letale caos dentro di sé? (pp. 199-200)

Bibliografia[modifica]

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Opere[modifica]