Jarod il camaleonte (prima stagione)

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Voce principale: Jarod il camaleonte.

Incipit della sigla[modifica]

Esistono tra noi degli individui straordinari, dei simulatori capaci di diventare chiunque vogliano essere.
Un'organizzazione chiamata Il Centro ha isolato un giovane simulatore di nome Jarod e ha sfruttato le sue capacità per le proprie ricerche.
Ma un giorno, Jarod fugge...

Episodio 1, Alla ricerca della verità[modifica]

  • [Camminando su una chiazza e fumando una sigaretta]
    Marinaio: Signora, a bordo c'è materiale altamente esplosivo.
    Miss Parker: Come me!
  • [Parlando del suo rientro al Centro per cercare Jarod]
    Parker: Immagina la mia felicità quando sono stata richiamata dall'organizzazione. Soltanto tu potevi creare un imbroglio tale da farmi ritornare in azione.
    Sydney: Anch'io sono contento di lavorare di nuovo con te!
    Parker: Mmm non per molto, abbiamo verificato il conto di Jarod ad Anchorage, usa la carta di credito, è già nostro.
    Sydney: Non sottovalutarlo: se vogliamo prenderlo, dobbiamo essere pazienti.
    Parker: Ascolta, Syd. Per te può anche essere gratificante esaminare in laboratorio piccole menti che risolvono grandi problemi, ma le mie prospettive di carriera non prevedono corse in lungo e in largo per il paese a caccia del tuo bambino prodigio.
    Sydney: Eri una ragazzina così allegra, che ti è successo?
    Parker: Sono cresciuta, Sydney. Fallo anche tu.
  • [Parlando delle doti di Jarod nel suo appartamento al Centro]
    Parker: Con stimoli del genere forse adesso è... è mascherato da impiegato delle poste!
    Sydney: Lui non si maschera. È un simulatore. Diventa qualsiasi cosa voglia essere.
    Parker: Il Centro avrebbe dovuto affidarsi ai computer per le simulazioni. Almeno non scappano!
    Sydney: Sì, ma non sono umani, non possono dirti cosa hanno provato i membri dell'equipaggio mentre l'aereo perdeva quota, e quanto l'emozione abbia influito sul loro destino. Jarod può farlo.
    Parker: Molto molto astuto! [Notando la strana scultura sulla scrivania di Jarod] Tu sai cos'è questo?
    Sydney: L'origami di un angelo, ma quale sia il legame emotivo con lui non riesco a capirlo.
    Parker: Non è un angelo, ha le ali piegate. Questa è Nemesi, la dea della giusta vendetta. Difende i deboli e gli oltraggiati.
    Sydney: Mi sorprendi. Come mai sei così informata sulla mitologia greca?
    Parker: Ho frequentato dei corsi al college. Ecco un'altra briciola: il tuo pollinico crede di essere una specie di Vigilante che rende giustizia ai diseredati.
  • [In ospedale con una paziente anziana]
    Paziente: Lei è dottore?
    Jarod: Almeno per oggi...
  • [Al telefono con Sydney, in collera per aver scoperto la verità sulle simulazioni]
    Jarod: Quanti innocenti sono morti a causa del nostro lavoro?
  • [Parlando al telefono con Jarod]
    Sydney: Jarod, la questione si sta facendo seria... Hanno richiamato la Parker!
    Jarod: Oh oh... Beh, è meglio che anche tu stia in guardia!
  • [Jarod è sul tetto con la signora Nikkos]
    Signora Nikkos: Perché non dice la verità?
    Jarod: Quale verità?
    Signora Nikkos: Un medico che mi porta al sole, che mi fa massaggiare i piedi e bere questa roba puzzolente. Chi è lei?
    [Jarod la guarda mestamente]
    Signora Nikkos: Un uomo che ha tanto sofferto... e che è tornato alla vita.
  • [Jarod ha appena simulato un incendio in albergo per parlare con Sydney da solo]
    Sydney: Mi dispiace, Jarod. Non lo sapevo. Devi credermi. Ma non ha più alcuna importanza...
    Jarod: Ha importanza per me! Non intendo più fare da cavia per i tuoi esperimenti scientifici! Posso diventare qualsiasi persona, mi hai istruito bene... Posso essere un medico o un ingegnere, un musicista o un astronauta se voglio!
    Sydney: Molto, molto di più!
    Jarod: Ma non so chi sono veramente! Dimmelo tu ti prego...
    [...]
    Jarod: Sydney, tu mi hai rubato la vita! Ti prego, restituiscimela.
  • [Dopo aver visto scappare Jarod a causa dell'intervento di Sydney]
    Miss Parker: Sydney, perché non ti decidi? Vuoi essere uno scienziato o una balia? Non puoi fare entrambe le cose!
  • [Parlando dei metodi di lavoro di Parker nella caccia a Jarod]
    Sydney: Il Centro lo vuole vivo...
    Miss Parker: Preferibilmente.
  • [All'aeroporto]
    Assistente: Si affretti signore, o rischia di perdere l'aereo.
    Jarod: Non si preoccupi. Non possono partire senza di me.

Episodio 2, Una morte misteriosa[modifica]

  • [Nota via fax a Miss Parker]
    Mi dispiace di non averti visto alla Y.M.C.A.
    Le cose non sono sempre quello che sembrano. Jarod.
  • [Parlando dei progressi nelle ricerche di Jarod]
    Sydney: La tecnologia di Broots non ci può aiutare a trovare un Camaleonte. Jarod cambia colore, si confonde. Ci avvicineremo a lui quando ce lo permetterà. Pazienza, Parker. Devi avere pazienza.
    Parker: Syd, la pazienza può essere un calmante che va bene per tutte le teste di rapa dei servizi psicogeneci, ma mio padre e i ragazzi della Torre equiparano la pazienza al fallimento.
    Sydney: Ma Jarod è un simulatore, lui può diventare chi vuole in qualunque momento. Non lo prenderemo con gli apparecchi di intercettazione di Broots.
    Parker: È quello che dicevano di Unabomber, e come hanno preso quel pazzo, con un prodigio? Una lettera a mammina! Sono i più intelligenti che fanno sempre qualcosa di stupido!
    Sydney: Usiamo le scale, sono solfato due piani, andiamo.
    [Aspettando l'ascensore]
    Parker: Smettila di pensarci, Sydney. Sono passati vent'anni, io non ho problemi a salire su quest'ascensore, e neanche tu dovresti averne.
    [I due entrano in ascensore]
    Sydney: Tua madre era una persona speciale.
    Parker: Mia madre era debole, punto. Non sopportava le pressioni dell'S.I.S. o questo posto. Io non ho quel problema. L'unica cosa che mi ha sempre dato fastidio era... perché in ascensore? Vanno su, vanno giù, ma non arrivano da nessuna parte. È sorprendente come un proiettile ti cambi la vita.
    Sydney: Se vuoi ne possiamo parlare.
    [Lo guarda seria]
    Parker: Correggimi se sbaglio, ma l'ultima cosa che ha fatto mia madre prima di entrare qui non è stata una seduta con te? No, grazie... [Divertita] No, correrò i miei rischi.
  • [Parlando con Broots di quanto tempo gli ci vorrà per fare un lavoro]
    Broots: 20, 24 ore.
    Miss Parker: Ne hai 12.
    Broots: [A bassa voce, appena lei se ne va] Posso farlo in 8...
  • [Jarod chiama Parker al telefono, è notte fonda e la sveglia]
    Miss Parker: Che cosa c'è?
    Jarod: "Oh... ti ho intenzionalmente svegliato nella fase di sonno più profonda e tutto quello che ricevo è un amorfo: Cosa c'è?"
    Miss Parker: Se vuoi dell'umorismo leggi Noel Coward. Che ora è, dove sei?
    Jarod: Scaltro... non divertente, ma scaltro...
    Miss Parker: Ora mi chiami direttamente a casa... ne sono onorata...
    Jarod: Mi sentivo un po' in colpa per il mio gioco telefonico virtuale...
    Miss Parker: Dovrei registrare questa telefonata per riascoltarla a Natale... tanto ci sarai anche tu, dovrai riposarti...
    Jarod: Non riposo molto in questi giorni...
    Miss Parker: Oh, mi spezzi il cuore... Allora, Jarod... [Si accende una sigaretta] perché sei andato alla Y.M.C.A.?
    Jarod: Guardavo la notte del revival in tv: c'erano gli anni '70, che come sai mi sono perso... c'era un gruppo rock che cantava di quanto fosse bello vivere all'Y.M.C.A., et voilà, eccomi qui!
    Miss Parker: [Ridacchia] Scaltro, non divertente, ma scaltro...
    Jarod: Sapevi... che fanno la popò di cane finta? È incredibile: a te sembra che sia una cosa ma, in realtà è una cosa completamente diversa.
    Miss Parker: E... dovrebbe importarmi perché...?!
    Jarod: Quel genere di cose farebbe fare un sacco di soldi al Centro. E poi... non è la metafora perfetta per il modo in cui tuo padre e il Centro distorcono la verità?
    Miss Parker: E quale pensi che sia la verità, Jarod?
    Jarod: È tutto nel biglietto che ti ho mandato: la verità su quello che ti rende triste...[1]
  • [Durante un inseguimento in motoscafo, urlando al microfono]
    Jarod: Sydney mi ha insegnato a credere che la mia mente può portarmi ovunque!

Episodio 3, Collaudo mortale[modifica]

  • [Miss Parker e Sydney visitano le pale eoliche di Baja in California]
    Sydney: E se ne stava seduto qui tutto il giorno?
    Ragazzo: Sì, una caramella dietro l'altra a studiare gli uccelli.
    Parker: Sono convinta che il tuo Einstein avrà tentato di parlare con loro!
    Ragazzo: Non era preso solo dagli uccelli. Studiava questi affari. [Indica le pale] E a volte l'ho visto lanciare della sabbia in aria, diceva che così poteva calcolare le correnti ascensionali o roba del genere. Che cervello, eh?
    Parker: Ah, un fenomeno!
    Sydney: Ah, Jarod... Che starai architettando?
  • [Guardando degli strani schemi appesi al muro]
    Janice: Stereogrammi. Dicono che ci sono delle figure nascoste lì dentro, ma io non sono mai riuscita a vederne.
    Jarod: Un pinguino e una sfinge. Un pinguino a dorso di cammello. [Ridacchia] Un pinguino su un caico del Nilo, questo è la prima volta che lo vedo!
    Janice: Anche se stessi qui per una settimana non vedrei niente!
    Jarod: Non è altro che un effetto ottico: si tratta di mettere a fuoco sul quadro e di spostare il campo visivo di 8 gradi a sinistra.
    Janice: E come lo sa, ha inventato lei questi cosi?
    Jarod: Non ufficialmente.
  • [Scoprendo la gomma Silly Putty]
    Jarod: Si può allungare, farlo rimbalzare e copiarci le scritti di un giornale? Ed è confezionato in queste uova di plastica?
    Negoziante: Sì. Vedi, l'uovo simboleggia che questa roba è quasi viva, capisci? Insomma, non è una gomma qualsiasi. Si trasforma in tutto quello che ti pare.
    Jarod: Oh... e perché danno a una cosa tanto utile un nome così ridicolo?
    Negoziante: Lo compreresti col nome "gomma milleusi"?
    Jarod: Ah, non saprei. però prendo questo. anzi ne compro un centinaio!
    Negoziante: Geniale!
  • Centoquaranta canali e non c'è niente! (Jarod) [facendo zapping]
  • [Miss Parker se la prende con Broots per avere aiutato Sydney di nascosto]
    Parker: Pensavo che ci fossimo capiti! E invece... niente.
    Broots: Mi ha convinto lui a farlo. Mi ci ha costretto.
    Parker: Non è una buona scusa.
    Broots: Ma potrei rimediare...
    Parker: [Si avvicina] E in che modo potresti rimediare?
    Broots: Jarod ha usato una vecchia connessione ARPA della prima era Internet, quando era ancora una rete del Dipartimento della Difesa. Credo di averlo localizzato. [Porta un foglio a Miss Parker]
    Parker: [Legge il foglietto soddisfatta] È un buon inizio!
  • [In volo, mentre parla con il pilota sull'altro jet]
    Jarod: C'è un tasso di errore del 3,1 % quando intendo mantenere una promessa!

Episodio 4, Il curioso Jarod[modifica]

  • [Miss Parker e Sydney visitano l'ultimo posto in cui è stato Jarod]
    Sydney: Jarod ha lasciato un messaggio. Siamo vicini.
    Parker: Non ti illudere. Deve essere Jarod a volerlo.
  • [Notando Bernie che interpreta Elvis]
    Bernie: Ehilà, Teddy Bear, scommetto che sei venuto per conoscere il Re del Rock 'n' Roll!
    Jarod: No, sto cercando di capire. Indossi un costume preso a noleggio e fingi di essere un cantante morto?!
  • [Miss Parker e Sydney si chiedono cosa stia facendo Jarod]
    Sydney: Jarod sta cercando di dirmi qualcosa. E questo libro è la chiave!
    Parker: Altro che chiave, Syd. Jarod ha sottolineato l'intero libro!
    Sydney: Sì, ma guarda questa pagina di statistiche: ha evidenziato tutti i numeri otto. E l'otto è il numero preferito da Jarod, il suo numero magico. Lui lo chiama infinito verbale, perché è come un cappio che gira dentro l'altro senza mai fermarsi.
    Parker: Forse il nostro Enfant Prodige è diventato il Mago Houdini!
    Sydney: Mmm-Mmm. [Scuote la testa] Jarod sta cercando uno scopo.
    Parker: Sta solo giocando.
    Sydney: Giocando. Giocando con i numeri. Con delle poste alte. Come a poker! A Baccarat!
    Parker: Beh, ciò restringe le ricerche a qualche migliaio di locali da gioco nel mondo...
  • [Parlando con Bernie nel suo camerino]
    Bernie: Ciao. Benvenuto al Motel Cuori Infranti.
    Jarod: Ma che fai qui, credevo fossi in palcoscenico...
    Bernie: No no, niente più palcoscenico per il Re. Il Casinò mi ha licenziato...
    Jarod: Mi dispiace... Hai insidiato la moglie di qualche cliente?
    Bernie: La moglie?
    Jarod: Ehm succede...
    Bernie: No no, hanno avuto a che ridire, si sono lamentati di me. Sembra che mi sia ingrassato troppo. Credi che sia facile essere l'idolo del pubblico?
    Jarod: [Innocentemente] A pensarci bene, no...
  • [Jarod chiama Sydney per sapere a che punto sono le sue ricerche]
    Sydney: Sydney.
    Jarod: Ciao, Sydney! [Intanto usa con le scimmie rosse giocattolo]
    Sydney: Jarod! Che piacere sentirti!
    Jarod: Altrettanto!
    Sydney: Da dove stai chiamando?
    Jarod: Prima o poi lo scoprirai. Io conto sul poi!
    Sydney: Conti o scommetti?
    Jarod: Sei così intelligente... Sai, è un piacere avere la libertà di leggere tutto quello che voglio in questi giorni.
    Sydney: Perché il gioco d'azzardo?
    Jarod: Amo il rischio.
  • [Durante una simulazione del 1967 Jarod studia gli eventi della morte di Marilyn Monroe]
    Jarod: Ma sembra così ingiusto. Nessuno dovrebbe morire solo...
  • [A Las Vegas nel casinò, dopo aver inseguito e bloccato Jarod]
    Miss Parker: Il mio giorno fortunato!
    Uomo della security: Ho avuto la sua chiamata via radio, signor Felson, qualche problema?
    Jarod: Ehm... sì, sì c'è. Un paio di truffatori: stavano barando alla roulette. Chiamate la centrale e fateli venire a prendere.
    Miss Parker: [All'uomo che la sta tirando per il braccio] Sono sempre una signora!
    Jarod: State attenti quando la perquisite: troverete sicuramente delle fiches.
    Miss Parker: Oh, sei un bastar...
    Jarod: Faccio solo il mio lavoro, signora. Sono il capo della sicurezza...
    Miss Parker: Te la farò pagare!
    Jarod: Vuoi scommettere? [Le lancia una monetina in mano] Croce!
    [Parker guarda la monetina, ed è croce.]
  • [Nella foresta, Jarod sta liberando una scimmia]
    Uomo: Davvero vuole rimetterla in libertà?
    Jarod: È un mio hobby. Le creature viventi non devono mai stare in gabbia.

Episodio 5, L'orologio di carta[modifica]

  • [Al telefono con Sydney dopo aver sognato sua madre]
    Sydney: Pronto, Jarod?
    Jarod: Ho fatto ancora quel sogno...
    Sydney: Ti senti bene?
    Broots: Forza, continua a parlare!
    [Jarod disturba la linea]
    Jarod: Dì a Broots che la smetta di origliare!
    [Sydney ridacchia]
    Jarod: È strano avere... nostalgia di casa e non sapere neppure dov'è...
    Sydney: La tua casa è qui, Jarod.
    Jarod: Non ricominciare con questo discorso, Sydney! Qualcuno al Centro sa chi sono, voglio la verità.
    Sydney: Sono sicuro che possiamo chiarire queste questioni se ritorni e riprendi il nostro lavoro.
    Jarod: Vorrei poterti credere...
    Sydney: La questione principale al momento non è quello che credi, Jarod.
    Jarod: E qual è?
    Sydney: Le simulazioni digitali che hai rubato contengono l'unica documentazione esistente di oltre 25 anni di ricerche. Il Centro... io, devo riaverle.
    Jarod: Bene, allora forse vorreste accettare uno scambio... Un pezzo del mio passato per un pezzo del vostro. Richiamami Sydney, sto facendo tardi.
    Sydney: Tardi per cosa?
    Jarod: Giustizia.
  • [Parlando con Isaac Dexter, il travestito che deve difendere come avvocato]
    Isaac: Da quanto tempo fa l'avvocato?
    Jarod: Oh... da circa... 7 minuti!
  • [Miss Parker discute con Sydney dello scambio proposto da Jarod]
    Miss Parker: Spiegami che sta succedendo!
    Sydney: Jarod ha proposto un accordo.
    Miss Parker: Quale accordo?
    Sydney: Vuole sapere la verità, o almeno una parte. farlo sarebbe un gesto umanitario.
    Miss Parker: È fuori luogo che tu venga a farmi delle prediche umanitarie. Non sono io che l'ho tenuto sotto chiave per 30 anni!
  • [In taxi con Isaac, conversando dei suoi problemi per la sua diversità]
    Isaac: Non è stato facile...
    Jarod: Perché l'hai fatto, allora?
    Isaac: Io sono così. Non posso fingere di essere quello che non sono! Se... se uno lo fa troppo spesso, dopo un po' non si riconosce! Non ti sembra?
    Jarod: Sì...
  • [Dopo la deposizione del colpevole al banco dei testimoni in tribunale]
    Sloane: Non so che tipo di legge stai praticando!
    Jarod: Il tipo di legge che ha potere anche sui miliardari.
  • [Leggendo la nota che Jarod allega all'orologio di carta]
    Marcus: Adesso finalmente hai tutto il tempo che vuoi. Ama la tua libertà, Marcus. Il tuo amico di sempre, Jarod.

Episodio 6, A un passo dalla verità[modifica]

  • [Jarod si presenta ai colleghi poliziotti]
    Jarod: Jarod Starr. Con due "r".
    Meyers: Ah, come Ringo Starr.
    Jarod: Chi è Ringo?
  • [Parker e Sydney visitano l'ultimo rifugio di Jarod]
    Miss Parker: Superman se n'è andato tre giorni fa da questo schifo di città, questo è tutto quello che ha lasciato. Ma dov'è l'autista?
    Sydney: Aveva un'urgenza...
    Miss Parker: Ma quello ha la vescica di uno scoiattolo!
  • [Jarod discute con una cameriera riguardo alla forma delle ciambelle]
    Jarod: Allora, mi faccia capire bene. Questa nasce come parte di questa, e poi voi la togliete e la vendete come prodotto separato!
    Cameriera: Credo che abbia capito: ciambella, buco di ciambella!
    Jarod: Ah beh, io non voglio insistere sull'argomento, ma se il buco è qui, perché questo lo chiamate buco?
  • [Jarod visita la donna che ricerca persone scomparse]
    Susan Granger: Posso aiutarla?
    Jarod: Io... Io non so chi sono...
  • [Il Giovane Jarod parla con Sydney durante una simulazione]
    Jarod: Io non mollerò mai, Sydney. Non rinuncerò mai.
  • [Parker è in prigione e Sydney arriva con un avvocato per aiutarla]
    Sydney: Miss Parker... Volevi un avvocato... Henry?
    Miss Parker: Dimmi che stai scherzando...
    Avvocato: Henry J Munroe, Esquire. Il miglior avvocato di Cedar Point, a dire la verità l'unico.
    [L'uomo tossisce e ride]
    Miss Parker: Sapeva anche questo...
  • [Broots parla con una collega che ha scoperto dove si trova Jarod]
    Broots: Qualcuno ha avvertito Miss Parker?
    Collega: Ho pensato volessi farlo tu!
    Broots: Preferirei infilare la testa in una trappola per orsi!
  • [Sydney e Parker parlano di come lei abbia sbagliato a sparare contro il simulatore, poi ricevono una chiamata di Jarod]
    Sydney: Jarod era molto vicino, potevi ucciderlo. Che cosa ti ha fatto cambiare idea?
    [Parker ci pensa per qualche secondo, silenziosamente]
    Miss Parker: Ho solo sbagliato mira. Niente di più, Sydney.
    Sydney: Pronto?
    Jarod: Sydney.
    Sydney: Jarod!
    Jarod: Quando avevo undici anni ti dissi che non mi sarei mai dato per vinto, e non lo farò mai.
    Sydney: So che non lo farai, Jarod. Ma non lo farà neanche Miss Parker.
    Jarod: Arrivederci, Sydney.
    Sydney: Aspetta... dimmi solo una cosa, Jarod, cosa significano quei numeri?
    Jarod: Quali?
    Sydney: 10:19
    Jarod: È quello che sono, Sydney. quello che mi hai fatto diventare.
    [10:19 è il codice usato per indicare una persona scomparsa]

Episodio 7, Un virus tra noi[modifica]

  • [Parker parla con uno studente della classe in cui Jarod faceva il supplente]
    Studente: Questa era la classe del signor Jarod: è stato il miglior supplente. I ragazzi seguivano la lezione anche se non erano iscritti! Faceva degli esperimenti straordinari!
    Miss Parker: Questo è sicuro...
    Studente: Ah, sì...Sapeva tutto sulla capacità di resistenza degli insetti. Ci diceva che gli scarafaggi sarebbero gli unici a sopravvivere a un olocausto biologico. Loro e... una certa donna di nome Parker.
    [Miss Parker fa una smorfia]
  • [Leggendo la nota che Jarod ha lasciato sul vetrino]
    Miss Parker: Per Miss Parker: metti una goccia sul piatto per il prossimo indizio.
    [Parker sembra divertita dal giochino]
    Ti sei beccata l'influenza, Jarod.
    [Parker getta il vetrino lontano da sé.]
  • [Parker e Sydney parlano con Raines della ricerca di Jarod]
    Miss Parker: Catturare Jarod è più difficile di quanto pensassimo...
    Raines: Sydney, noi ne abbiamo bisogno!
    Sydney: Lo so.
    [Parker starnutisce, poi Raines guarda la sigaretta di Parker con desiderio]
    Raines: Posso?
    [Raines si fa dare la sigaretta da Parker]
    Miss Parker: Signor Raines, sono influenzata...
    Raines: Io sto morendo...
  • [Jarod e Garber parlano dopo la prova di evacuazione]
    Garber: Ha eseguito questa simulazione come se fosse completamente reale, Jarod.
    Jarod: Beh, ho fatto una bella esperienza, signore...
  • [Jarod minaccia di uccidere Garber per farlo confessare]
    Jarod: Io non so fare un vaccino... Vede, in realtà non sono un virologo. La verità è che questo posto mi dà i brividi!
    Garber: Cosa?
    Jarod: Può uscire tutte le volte che vuole, ma non se ne può mai andare!
  • [Miss Parker trova l'appartamento di Jarod e osserva il video che le ha lasciato. Il simulatore le spiega che sono ora bloccati sul pavimento a causa di una colla di origine animale]
    Jarod: Benvenuta al motel degli insetti più grande del mondo...
    Parker: Ci ha fregati un'altra volta...
    Jarod: Buon divertimento! La lezione è finita.
    Sam: Sono incollato!
    [Miss Parker spinge lo spazzino sul letto]
  • [Sydney e Jarod si incontrano in un bar]
    Sydney: Dovevo vederti faccia a faccia.
    Jarod: Miss Parker ha abboccato?
    Sydney: Presumo di sì. Devo chiederti una cosa.
    Jarod: Non sei nella posizione di chiedermi qualcosa...
    Sydney: Nemmeno il tuo perdono?
    Jarod: Cosa?!
    Sydney: Per averti tenuto al Centro, per le bugie di questi anni... Me l'hai mandata tu?
    [Sydney gli mostra la scatola con i ritagli]
    Jarod: No, non ne so niente.
    Sydney: La Parker allora, con su il tuo nome.
    Jarod: Che cos'è'?
    Sydney: Ricordi, fatti di cui devo rispondere... a me stesso, a Dio... e a te.
    [Jarod legge il finto biglietto con la sua firma e osserva i ritagli di giornale]
    Jarod: Troppo tardi.
    Sydney: Sono venuto da te con una ramo di ulivo...
    Jarod: D'accordo... vuoi il mio perdono? Dimmi che cosa successe a mia madre e mio padre.
    Sydney: Non posso, non conosco la verità...
    Jarod: Allora né tu né il Centro mi riavrete mai. E non posso perdonarti Sydney. Non posso perdonare me stesso...

Episodio 8, Nemmeno un cane[modifica]

  • [Jarod e Kim arrivano sul luogo in cui è stato trovato il cadavere]
    Kim: Ok, un altro Babbo Natale morto.
    Jarod: Come un altro?
    Kim: L'anno scorso ne trovammo un altro sotto la neve.
    Jarod: Questo è Babbo Natale?
    Kim: Già! Non vedi che ha il vestito rosso? Qualcuno ha un badile?
    Jarod: No, ma io ho la carta per i regali!
    [Jarod le mostra il sacco nero per i cadaveri]
  • [Parker e Sydney sono al Centro e parlano di Jarod]
    Miss Parker: È appena arrivata questa da Cleveland.
    Sydney: Cos'è?
    Miss Parker: Una vecchia scatola di Jarod.
    Sydney: Oh!
    [La scatola contiene ritagli a forma di fiocchi di neve]
    Miss Parker: Come psicologo forse tu puoi capirci qualcosa...
    Sydney: Jarod cerca di dirmi qualcosa...
    Miss Parker: È un bellissimo biglietto di auguri, ma il tuo ragazzo ho paura che non sarà a casa per le vacanze...
    Sydney: Forse no, ma si metterà in contatto con me. Deve farlo.
    Miss Parker: Beh, è Natale.
    Sydney: Mi preoccupo per lui sapendo che è là fuori in questo periodo...
    Miss Parker: Rilassati, probabilmente sarà in qualche posto a fare le sue prime esperienze sulla neve...
  • [Jarod parla del Natale con l'amico di Christmas George]
    Harry: Quando George era vivo tutti almeno per un giorno avevano una famiglia. Perché senza la famiglia, figliolo, il Natale non c'è.
    Jarod: No. Comincio a rendermene conto...
  • [Jarod parla di Babbo Natale con la suora dell'istituto per bambini]
    Jarod: Non riesco a capire una cosa: se Babbo Natale dovesse consegnare un regalo ad ogni bambino della terra, dovrebbe visitare ottocentotrenta case al secondo. Per cui le sue renne dovrebbero viaggiare a settecento miglia al secondo, e lui avrebbe un millesimo di secondo per parcheggiare la slitta, scendere dal camino, mangiare il dolce con il latte e lasciare i regali. Per un uomo anziano e un po' sovrappeso è un bel record!
    Suora: Come riesca a farlo è un mistero!
    Jarod: Be', mi sembra un po' troppo fantasioso, perché ci si dovrebbe credere?!
    Suora: È Natale, Jarod. E tutto è possibile...
  • [Syd e Parker parlano ancora di Jarod e lei gli porta il suo regalo di Natale]
    Miss Parker: Mettiti l'anima in pace, è quasi Natale. Non telefonerà. Immagino che starai fuori per le vacanze, quindi... tieni.
    Sydney: Un pensiero gentile... da parte tua.
    Miss Parker: Non metterti ad appendere il vischio!
  • [Ricordo del 20/12/1969. Jarod e Miss Parker parlano dei conigli che si trovano nei laboratori del Centro]
    Jarod: Sei Miss Parker, vero?
    Miss Parker: Non sapevo che ci fosse qualcuno... Non dire a nessuno che sono stata qui!
    Jarod: No, aspetta! Perché sei venuta?
    Miss Parker: La mia mamma mi fa vedere i conigli quando non c'è nessuno... Io ne vorrei uno, ma mio padre mi proibisce di tenerlo...
    Jarod: Li stiamo studiando. Sono tre gruppi di gemelli. Guarda: non sono mai stati insieme, eppure sembra che quelli che sono geneticamente identici si... si riconoscano. Come se qualcosa dentro di loro li attirasse insieme.
  • [Jarod parla con la dottoressa Drake]
    Jarod: Non le piace il Natale? È così Natalizio!

Episodio 9, Il vecchio Indiano[modifica]

  • [Jarod sta per lanciarsi dall'aereo con una cliente]
    Jarod: Bene! Adesso si ricordi di quanto ha imparato a terra!
    Signora: Mi viene da vomitare!
    Jarod: Oh no, no, no no, vedrà che andrà tutto bene!
    Signora: È lei l'esperto!
    Jarod: Beh, in un certo senso...
    Signora: In un certo senso?! Esattamente quanti lanci ha già fatto?
    Jarod: Compreso questo?
    Signora: Sì!
    Jarod: Uno!
  • [Al Centro arriva un pacco inviato da Jarod a Miss Parker]
    Spazzino: Miss Parker? È appena arrivato questo regalo di compleanno per lei.
    Broots: È il tuo compleanno?! Quanti anni compi?
    [Miss Parker gli lancia uno sguardo glaciale]
    Broots: Ehm... pochi, scommetto...
    [Sydney ridacchia]
    Parker: Jarod.
    [Apre il regalo e ci trova un libretto rosso con scritto Miss Parker Edition. Contiene una foto di un uomo.]
    Sydney: Conosci quell'uomo?
    Parker: Mai visto prima in vita mia...
    [Sydney prende il fiore]
    Sydney: Mmm... interessante.
    Parker: È solo un fiore secco, Sydney, non la Sacra Sindone!
  • [Jarod incontra lo sceriffo Kunkle]
    Sceriffo Kunkle: Da dove viene?
    Jarod: Oh, io vengo... da dove soffia il vento...
  • [Al Centro stanno ancora cercando di capire chi è l'uomo della foto inviata da Jarod]
    Broots: Ho passato le foto al computer centrale. Se si tratta di un collaboratore del Centro, allora è stato cancellato dalla lista o non è nella nostra sfera di competenze.
    Parker: Nessuno è fuori dalla mia sfera di competenza!
    Sydney: E di questo che ne dici?
    [Le mostra il fiore mandato da Jarod nel libretto rosso.]
    Parker: Una tortura.
    Sydney: Tortura?
    Parker: Jarod si sta divertendo...
    Sydney: Perché?
    Parker: Mah, forse perché vuole farmi venire un aneurisma, non so perché...però è questo quello che sta facendo!
  • [Jarod chiama Miss Parker per parlarle di Ben Miller.]
    Parker: Chi è?
    Jarod: Mmm... vediamo, sono le dodici lì dove sei tu adesso. Ti consiglio il Montecristo: non c'è niente di meglio di un sandwich con lo sciroppo. Forse fa un po' ingrassare, ma per te non è un problema. Puoi permetterti di metter su qualche chilo...
    Parker: Come fai a saperlo?
    Jarod: Non si sa mai chi può sbirciare dalle persiane... Ah ah ah! Hai messo indietro la bilancia di un chilo, è un inganno bello e buono!
    Parker: Che cosa vuoi, Jarod?
    Jarod: La stessa cosa che vuoi tu: risposte. Immagino che tu adesso sia davanti alle vetrate del Green Ridge Diner, dove Ben Miller sta finendo il suo solito pranzo: birra chiara e un hamburger senza maionese.
    Parker: Complimenti per il tuo gusto per i dettagli! Immagino che dovrò cambiare il numero del mio cellulare.
    Jarod: Gli operatori del Centro ti passeranno le chiamate ovunque con il codice giusto, dovresti controllare quelli.
    Parker: Ah, lo farò, se non sarò troppo occupata a inseguire fantasmi!
    Jarod: Ben Miller è più di uno scheletro...
    Parker: Scheletro?
    Jarod: Hai controllato il tuo armadio ultimamente?
    [La chiamata fra i due termina]
    Parker: Ora scendi.
    Sydney: Come scusa?
    Parker: Ho detto scendi! Mangia un Montecristo, mi dicono che sia eccellente!
  • [Dopo aver provato la tavola da snowboard durante un lancio col paracadute.]
    Jarod: È stato fantastico! Funzionerebbe benissimo anche sulla neve!
  • [Jarod va a trovare il vecchio Indiano]
    Ernie Due Piume: Ti aspettavi un tepee? Sono 12 metri quadri di roulotte, ho la tv satellitare e vedo anche i film hard. Complimenti allo Zio Sam!
    Jarod: Zio chi?
  • [Ben e Miss Parker parlano della visita di Jarod nel Maine.]
    Ben: Jarod ha lavorato qui per circa un mese. Era proprio la persona giusta.
    Parker: Lui è un genio.
    Ben: Beh, questo non te lo so dire... Però sa aggiustare un trattore e ti parla in continuazione! Faceva sempre milioni di domande.
    Parker: Non sono venuta qui per parlare di Jarod.
    Ben: Ah, questo è buffo: lui non faceva altro che parlare di te.
    Parker: Di me?
    Ben: Ha detto che voi due eravate cresciuti insieme. Era deluso dal fatto che io non ne sapessi molto...
  • [Jarod chiama Miss Parker che sta per partire dal Maine]
    Parker: Salve, Jarod.
    Jarod: Con un istinto come quello mi troverai prestissimo!
    Parker: No se continui a mandarmi fuori strada...
    Jarod: Non ti ho mandato fuori strada, ti ho solo messo su una strada diversa.
    Parker: È questo quello che fai? Scavi nel passato?
    Jarod: È facile per te dirlo: tu ne hai uno. Anche se non è come credevi che fosse, non è vero? Buon compleanno.
  • [Jarod va a dire addio al vecchio Indiano]
    Ernie Due Piume: Ognuno di noi intraprende il viaggio cui è destinato, per alcuni è chiaro, per altri lo è un po' meno...
    Jarod: Vado nella direzione giusta?
    Ernie Due Piume: Ascolta la tua voce di dentro.

Episodio 10, Incendio doloso[modifica]

  • [Sydney presenta Angelo a Miss Parker.]
    Sydney: Si chiama Angelo. È un vero fuoriclasse.
    Parker: Ah, questo è evidente!
  • [Sydney e Parker pranzano in un ristorante.]
    Sydney: Angelo non è un sensitivo, e nemmeno un genio. A dire il vero non saprei come classificare la sua intelligenza. Beh, diciamo che somiglia molto a una spugna: non ha una propria personalità, ma è in grado di assorbire i dati caratteriali dei soggetti che gli sottoponiamo. Ha studiato tutto quello che c'era da studiare su Jarod.
    Parker: Dunque è diventato un simulatore?
    Sydney: No... Non sarebbe mai capace di agire secondo una sua scala di valori. E poi lui non fuggirebbe mai!
    Parker: Beh, questa mi pare di averla già sentita...
  • [Parker e Michael si incontrano per caso al ristorante]
    Michael: Sono davvero stupefatto della tua straordinaria bellezza...
    Parker: E mi vedi con i vestiti addosso!
  • [Parker, Broots e Sydney parlano dei progressi di Angelo nella ricerca di Jarod. Lei è impaziente di vedersi con Michael.]
    Parker: Mi sembra che siate ancora in alto mare... Contattami se scopri qualcosa...
    Sydney: E dove ti pesco?!
    Parker: In giro.
    Broots: Ma che le è preso?
    Sydney: È probabile che in Miss Parker si sia risvegliato un sopito interesse verso l'industria farmaceutica e relativi operatori...
  • [Michael e Parker sono a cena in un ristorante e parlano di scherma.]
    Michael: Insomma, pratichi ancora?
    Parker: Mmm mmm, sì, tre volte alla settimana.
    Michael: Non è faticoso mantenere un tale livello di intensità?
    Parker: No, se lo fai a dovere.
    [Michael è a disagio]
    Parker: Tu hai rinunciato, è così?
    Michael: No, la verità è che ho smesso di tirare di scherma da quando... da quando non ho più trovato un avversario che fosse... formidabile come te.
    Parker: E non lo troverai.
    Michael: Hai ancora quella luce negli occhi: per metà provocante e per metà minacciosa.
    Parker: Tu quale preferisci?
    Michael: Non è possibile, Parker.
    [Le mostra la fede al dito]
    Parker: Tu dici?
    [Lei sorride maliziosamente]
    Michael: Ehm... il conto, per favore!
  • [Broots e Parker parlano di nuovo delle ricerche di Angelo.]
    Parker: Sei rimasto in piedi tutta la notte, eh?
    [Broots annuisce]
    Parker: Ti porto un buon caffè. Forse ne hai bisogno.
    [Gli sorride e gli dà persino una pacca sulla spalla. Broots e Sydney si guardano sconvolti.]
  • [Syd e Parker parlano degli effetti che la sua tresca con Michael potrebbe avere su di lei.]
    [Parker passeggia con sguardo sognante e con in mano due tazze di caffè. Sydney l'aspetta.]
    Parker: Buon umore passeggero, ti basta la spiegazione?
    Sydney: Ti conosco troppo bene.
    Parker: Ma davvero, non mi dire?!
    Sydney: La cosa mi preoccupa. Questo Michael Patrick sembra decisamente transitorio.
    Parker: Tutto quello che faccio per svago è affar mio. Lui non è altro che uno svago.
    Sydney: Dovresti chiederti una cosa, Parker: ci sono abbastanza relazioni sane nella mia vita per compensare quello che sto facendo "per svago"? Questi "coinvolgimenti" non sono immuni da ripercussioni emotive...
    Parker: Per quello che vale lascia che ti dia un consiglio, Syd. Tu sai di me solo quello che io voglio farti sapere, e questo tuo saggio discorso è inutile. Perciò non sprecare fiato!
  • [Jarod ha ammanettato Harrigan al bancone del suo bar e sta appiccando l'incendio in casa sua.]
    Harrigan: O' Leary, ti giuro che se mi libero ti spezzo il collo!
    Jarod: Beh, allora è meglio che resti dove sei...
  • [Parker affronta Michael, che stava inseguendo Jarod per conto suo e le ha mentito. Per torturarlo gli preme il piede sulla zona inguinale.]
    Parker: Ti ho chiesto per chi lavori!
    Michael: E va bene! Per il Centro! Il Signor Raines...
    Sydney: Non farlo Parker. Può essere pericoloso.
    [Parker dà un ultimo calcio al punto debole di Michael]
    Parker: Ahm... A proposito. Facevo finta.

Episodio 11, Squadra antiterrorismo[modifica]

  • [Parlando col venditore di fuochi d'artificio]
    Marlan Marcantel: Non so dove sia ora, è...è scomparso.
    Parker: Già, ha l'abitudine di farlo.
  • [Jarod parla col suo capo della calligrafia del fax bomber]
    Chomsky: Sei anche un grafologo?
    Jarod: No, tenente... Però so leggere la mano!
    [...]
    Chomsky: Cerchi solo di fare impressione facendo sfoggio della tua istruzione europea...
    Jarod: La mia cosa?
    Chomsky: La tua istruzione mi dice che hai avuto una bambinaia francese oppure una bambinaia belga.
    Jarod: Come fa a saperlo?
    Chomsky: Sono anch'io un po' psicologo!
  • [Miss Parker è sottoposta alla macchina della verità]
    Uomo: Ha volutamente sbagliato mira con la sua arma quando cercava di catturare Jarod a Miami, in Florida?
    Parker: Che cosa?
    Uomo: Sì o no per favore.
    [La donna si accende una sigaretta]
    Parker: No.
    Uomo: Non è permesso fumare durante il test, Miss Parker.
    [Spegne la sigaretta nel bicchiere pieno d'acqua.]
    Uomo: Ha ricevuto qualcosa di personale da Jarod?
    Parker: Sì, un coniglietto.
  • [Fa una pausa e un sorrisetto intenerito.]
    Parker: Sì!
  • [Miss Parker e Sydney seguono Broots in macchina]
    Parker: Lo sapevo che era lui.
    Syd: Un altro croissant, Miss Parker?
    [Lei ci spegne la sigaretta dentro.]
    Parker: Mi è bastato il caffè freddo!
    [Sydney guarda il croissant divertito.]

Episodio 12, Un uomo innocente[modifica]

  • [I tre colleghi parlano della decisione del direttore di fare unire Broots al gruppo di ricerca di Jarod]
    Sydney: Il Signor Broots si unisce a noi.
    Broots: La direttrice ritiene che un piccolo supporto tecnico possa essere d'aiuto.
    Parker: Supporto tecnico?
    Broots: Pensa che alcuni dettagli non siano tenuti nel debito conto, che lei e Sydney siate troppo emotivamente coinvolti con Jarod...
    Parker: E tu sei il supporto...
    Broots: Beh... una specie di occhio oggettivo.
    [Sia lui che Syd ridacchiano.]
  • [Jarod e Will parlano della sua prigionia]
    Will: Non ti hanno detto che porta male stare vicino a un morto?
    Jarod: Beh, io sono nuovo qui. Non ho scelta.
    [...]
    Jarod: Ti vengono addosso, non è vero? Le pareti. Le fissi tanto da giurare che stanno per crollarti addosso.
    Will: Parli come uno che è stato da questa parte.
    Jarod: È dura. Lei non dovrebbe stare qui dentro. È innocente. Almeno è ciò che continua a dire.
    Will: Nessuno mi ascolta.
    Jarod: Io sì.
    Will: Mi stai dicendo che uno che indossa quell'uniforme non ha sentito questa storia?
    Jarod: La storia l'ho sentita. A me interessa la verità.
  • [Parker e Syd parlano durante l'attesa al motel]
    Parker: Dio mio, Sydney, è Jarod il tuo unico pensiero!
    Syd: Perché, per te no?
    Parker: Altre cose contano più di Jarod.
    Syd: Dimmene qualcuna.
    Parker: Beh, divertirsi. O anche il sesso!
    Syd: È strano che in una conversazione su Jarod... tu parli di sesso.
  • [Jarod va a trovare Jessica Will]
    Jessica: Perché è qui?
    Jarod: Il destino. E non credo che suo padre meriti il suo.
  • [Il dottore visita Miss Parker e le diagnostica un'ulcera]
    Dottore: Dovrà cambiare il suo stile di vita, o altrimenti...
    Parker: Altrimenti cosa?!
    Dottore: Potrebbe morire. Le consiglio di imparare a controllare le proprie emozioni, come fa suo padre. [Si riferisce a Sydney] Buona serata a tutti.
    Sydney: Grazie, dottore.
    Broots: Grazie.
    Sydney: Ha ragione, sai?! Se non tieni sotto controllo i tuoi sentimenti nei riguardi di Jarod... sarà la tua rovina.
    Parker: È un po' tardi per preoccuparsi della mia rovina.
  • [Jarod parla con il carcerato Cockran]
    Jarod: Tenere un uomo rinchiuso per tanto tempo... lo piega. E qualche volta lo spezza...
  • [Jarod parla con il carcerato Cockran]
    Parker: Sta' fermo, o il tuo prossimo viaggio è per il Campo Santo!
  • [Parker trova il messaggio di Jarod sullo specchio e le carte di Monopoli sparse sul letto]
    Parker: Sono stufa di essere un pegno sul tabellone delle sue partite!
  • [Jarod chiude Clancy nella camera a gas per farlo confessare]
    Clancy: Ma chi sei?
    Jarod: Io sono te. Il giudice, la giuria e l'esecutore.
  • [Jarod raggiunge la cella di Will dopo aver fatto confessare Clancy]
    Will: Non credi che non dirgli che quelle capsule di cianuro sono false sia stata una punizione crudele e insolita?
    [Jarod finge di pensarci un attimo]
    Jarod: Naaaa!

Episodio 13, Falsa accusa[modifica]

  • [Sydney e Miss Parker visitano le fogne di Dover dove ha lavorato Jarod.]
    Operaio delle fogne: Jarod è il miglior topo di fogna con cui ho lavorato. Non ho mai visto nessuno così emozionato per gli escrementi come lui! Un vero appassionato delle feci.
    Parker: Che carino!
    Sydney: Quanto tempo è rimasto qui?
    Operaio delle fogne: Un paio di settimane. Gli è bastato per capire tutto.
    Parker: Capire cosa?
    Operaio delle fogne: Che stavamo scavando in un acquedotto. Se lo avessimo colpito, avrebbe inondato 45 membri della fratellanza internazionale dei lavoratori delle fogne, trascinandoli nell'oblio. Come l'esercito egiziano ne I dieci comandamenti.
    Parker: Bene. Ora Jarod è Mosè.
    Operaio delle fogne: Mosè?!
    Sydney: Charlton Heston.
    Operaio delle fogne: Eheh, giusto!
  • [Jarod è sulla U.S.S. Monroe quando viene avvistato un sottomarino nemico. In realtà sta per iniziare una simulazione.]
    Jarod: Animo, marinaio! Questa è la parte divertente.
    Soldato: Perché ci si diverte sempre nel mio turno di guardia?
    Jarod: Baker, avverti il capitano!
    Baker: Sì, signore!
    Jarod: Vedrai che ci divertiremo...
  • [Jarod e Nashton si riferiscono a Paula Pratt, che ha appena redarguito il simulatore per la mancanza di precisione nella documentazione del suo trasferimento.]
    Nashton: Secondo me ha bisogno di un hobby!
    Jarod: [Riferendosi a Miss Parker] Mi ricorda una persona che conoscevo...
  • [Miss Parker parla con il direttore dell'orfanotrofio.]
    Direttore: E chi sarebbe questo Jarod?
    Parker: Un associato, pensavo che avrebbe potuto farvi visita...
    Direttore: No... [Poi nota che la donna è affranta] Non è un vicolo cieco, Miss Parker.
    Parker: La persona che mi ha dato questa busta... è il Maestro dei vicoli ciechi!
  • [Jarod incontra Melina]
    Melina: Se le interessano tanto gli adolescenti abbandonati, dovrebbe fare l'assistente sociale!
    Jarod: Ah, l'ho già fatto una volta. Il lavoro mi piaceva, ma... I soldi erano troppo pochi!
    Melina: Allora... racconterà a mia madre questa storia della Gip o no?
    [La ragazza fa per andarsene, esasperata]
    Jarod: Melina?
    Melina: Che c'è?
    Jarod: La prossima volta che ti metti nei guai almeno cerca... di rubare la Gip di un ammiraglio!
    [le lancia le chiavi della macchina sorridendo]
  • [Jarod parla con il saldatore Danes]
    Danes: Niente di personale signore, ma... io uso il cacciavite qui sotto fin da quando lei tirava i calci ai barattoli.
    Jarod: Io non ho mai preso a calci i barattoli...
  • [Messaggio che Jarod lascia a Miss Parker al municipio]
    "Scusa. Sono arrivato prima io. Jarod"
  • [Melina irrompe nell'ufficio di sua madre mentre parla con Jarod.]
    Melina: Devo forse chiederti un appuntamento per sapere se posso andare a sentire i REM?
    Jarod: Ehm... Parli del sonno REM?
    Melina: No, è un complesso!
    Jarod: Oh...
  • [Melina insegna a Jarod a fare i palloni con le cicche]
    Melina: Su, ci si può riuscire, provi ancora! La schiacci sulla lingua e... soffi!
    Jarod: [Fa un pallone che scoppia e ride] Bellissimo!
    Melina: Non gliel'ha insegnato nessuno quando era bambino?
    Jarod: Ho avuto un'infanzia solitaria...
    [...]
    Jarod: Ah, avanti, le madri non odiano! Amano i loro figli!
    Melina: Ma lei su quale pianeta vive?!
  • [Jarod ha fatto confessare Nashton chiudendolo nella stanza piena di gas]
    Jarod: Credevi davvero che avrei messo in pericolo questa nave? Era gas esilarante! Non t'ha fatto ridere? [Arriva Baker] Consegnalo al Capitano Nagel. È un ordine.
    Baker: Sì, Signore.
    Jarod: [Rivolto a Nashton] Non ridi!?

Episodio 14, La prima volta di Jarod[modifica]

  • [Jarod sta pranzando in una tavola calda e guarda degli episodi degli Stooges]
    Jarod: Riescono a resistere a un'enorme quantità di dolore! Ma il pubblico trova tutta questa violenza... divertente?
    Cameriera: Non il pubblico, gli uomini.
    [Poco lontano, due clienti sghignazzano]
    Jarod: Perché questo?
    Cameriera: Nessuno lo sa. Stooges è stato uno dei grandi misteri tra i due sessi.
    [Jarod guarda una scene e ride]
    Cameriera: No, anche tu? No!
    Jarod: Eh... Mi dispiace, ma, davvero... questo è piuttosto buffo!
    [Jarod si muove e si scontra con Nia]
    Jarod: Mi spiace, mi sento come uno...
    Nia: Stooge?
  • [Il ranger Conrad chiede informazioni a Jarod]
    Conrad: Allora, Forest. Dove hai fatto il tuo apprendistato in montagna?
    Jarod: In montagna, soprattutto.
  • [Nia va a cercare Jarod che sta facendo una simulazione a occhi chiusi]
    Nia: C'è un'interferenza nella Forza?
    Jarod: Uhm... la forza?
    Nia: Obi One Kenobi? Guerre Stellari?
    Jarod: Un sistema missilistico di difesa?
  • [Jarod e Nia si arrampicano nei boschi sulla montagna e fanno conversazione]
    Nia: E prima di fare il ranger?
    Jarod: Ehm... pilota collaudatore, chirurgo toracico, comandante su un caccia torpediniere... il solito. E tu, prima di aprire il negozio?
    Nia: Astronauta, pattinatrice olimpica, Nobel in medicina... il solito!
  • [Jarod chiede al ranger Kobey dove può andare a passare la notte]
    Jarod: Dov'è il motel più vicino?
    Kobey: A circa 100 miglia, e quando ci arrivi vorresti andare oltre...
    Nia: Io ho una camera in più. Prendi la tua roba. Ti aspetto fuori.
    Kobey: Bene, deve essere stata una gran ricerca lassù oggi. La senorita iceberg ti invita ad una festa privata notturna... Ci sei dentro!
    Jarod: Dentro dove?
  • [La prima notte a casa di Nia, la donna vede il bagaglio leggero di Jarod]
    Nia: Sei in fuga?
    Jarod: A volte.
  • [Jarod chiama Sydney per chiedergli consiglio]
    Jarod: Sono io. Ho bisogno di parlare con te. Di donne.
    Sydney: Come mai?
    Jarod: Perché ne ho incontrata una.
  • [Ascoltando la registrazione della telefonata di Jarod e Sydney]
    Parker: Frankenstein ha trovato la fidanzata!
  • [Broots interrompe l'ascolto della conversazione fra Jarod e Sydney. infastidendo Miss Parker]
    Broots: Eccolo.
    Parker: Che cosa fai?!
    Broots: È il punto in cui si sente più chiaramente la radio in sottofondo. Con un po' di lavoro forse possiamo filtrarla e capire che canzone è...
    Parker: Non ho sentito nessuna radio. Voglio sentire il resto della telefonata. Eh, forse c'è un indizio che avete tralasciato!
  • [DSA del 1969, la piccola Miss Parker va a trovare Jarod dopo il loro incontro del giorno prima]
    Miss Parker: Hai paura di me, vero?
    Jarod: No...
    Miss Parker: Ieri ne avevi. L'ho sentito.
    Jarod: Ero nervoso... Hai la pelle morbida...
    Miss Parker: Se non mi hai nemmeno toccato!
    Jarod: Sì, invece. Qui dentro. [Jarod indica la sua mente] Alza la tua mano, così. Lo senti anche tu?
    [Le mani dei due bambini si avvicinano fino a toccarsi]
    Jarod: Come ti chiami? Il tuo nome di battesimo...
    [La bambina si avvicina e glielo sussurra all'orecchio]
  • [Nia ha appena visto un DSA di una simulazione di Jarod dell'incendio dell'Apollo 1]
    Nia: Quel ragazzino sei tu?
    Jarod: Lo so, è una follia, ma ti posso spiegare.
    Nia: [Lo zittisce teneramente] Tutti abbiamo delle cicatrici.
  • [DSA del 1969, la piccola Miss Parker va di nuovo da Jarod, intenzionata ad avvicinarsi di più a lui]
    Miss Parker: Sai, le ragazze maturano più in fretta dei maschi...
    [I due bambini si baciano]
  • [Mentre Jarod e Nia passano la notte sulla montagna]
    Jarod: Io non so chi sono.
    Nia: Tu sei Jarod. E sei qui con me.
  • [Jarod parla con il ranger Conrad prima di intrappolarlo nella miniera]
    Jarod: È abbastanza spettrale, qui dentro. Immagini che l'inferno sia un po' così, vero Stan?
  • [Conrad è rimasto bloccato nella miniera dopo che Jarod ha fatto crollare l'ingresso]
    Conrad: Jarod! Non lasciarmi qui, Jarod! Ti prego!
    Jarod: Non preoccuparti. condurrò le ricerche personalmente. Ci vorrà qualche giorno...
  • [Jarod deve dire addio a Nia prima di partire]
    Jarod: Io so fare moltissime cose. Ma non so come dirti addio...
    Nia: Non mi devi dire niente.
    Jarod: Ci sono persone che mi stanno cercando. Se io restassi, tu saresti in pericolo. O forse lo sei già.
    Nia: Ho imparato a badare a me stessa. Spero che tu riesca a trovare quello che cerchi...
    Jarod: In parte tu mi hai già aiutato a trovarlo. [La bacia] 'Adios, mi vida'.
  • [Miss Parker e Sydney arrivano da Nia e parlano con lei, sotto l'occhio attento di Jarod, nascosto poco lontano]
    Parker: Le ha detto dove andava?
    Nia: No. Ma ha detto qualcosa circa il suo amore per l'Argentina...
    Parker: Pensa che ritornerà?
    Nia: Spero di sì.

Episodio 15, Reportage omicida[modifica]

  • [Sydney e Miss Parker visitano l'ultimo appartamento di Jarod]
    Agopunturista: Io qui sono una specie di responsabile del palazzo, ma la mia grande vera passione è l'agopuntura. Anche Jarod ci si è molto appassionato.
    Parker: Ha messo degli aghi nel suo corpo?
    Agopunturista: Veramente gli ho insegnato come farselo da solo.
    Sydney: E a quale scopo?
    Agopunturista: Riduzione dello stress. Sono molto bravo a ridurre la tensione nelle persone.
    Parker: Davvero? Io sono brava a fargliela venire!
  • [Sydney e Miss Parker arrivano nel magazzino abbandonato di cui parlava l'articolo di giornale lasciato da Jarod]
    Sydney: Fatica inutile, Jarod se n'è andato.
    Parker: Hai paura del buio, Syd?
    Sydney: Solo quando non vedo che cosa nasconde.
    [...]
    Parker: Sarei disposta a sacrificare cento delle mie scarpe per avere...un Jarod.
  • [Dopo aver ferito Sydney a una gamba, Parker cerca di fermare il sangue]
    Parker: La ferita sanguina di nuovo. Ci vuole qualcos'altro per fasciarla!
    Sydney: Non puoi usare il foulard?
    Parker: È un pezzo unico, Sydney!
    Sydney: Tra non molto lo sarà anche la mia gamba... se non fermiamo l'emorragia! [Cerca di ridere]
  • [Jarod incontra Ken nel parco e osserva i piccioni]
    Jarod: Non riesco a capire una cosa.
    Ken: E cioè?
    Jarod: Dove sono i piccoli?
    Ken: I cosa?
    Jarod: Vedo solo i piccioni grandi. Piccioni con le ali ferite, spezzate o senza una zampa, ma non si vedono mai i piccoli.
    Ken: Non ci ho mai pensato!
  • [Parker confida a Sydney i suoi rimpianti]
    Parker: Ho voglia di una sigaretta! Ma come diavolo ho fatto a finire qui?!
    Sydney: Rimpiangi di aver accettato il caso Jarod?
    Parker: Oh, rimpiango tante cose.
    Sydney: Ah sì, e quali?
    Parker: Di non essermi laureata, per esempio. Rimpiango di aver riso quando il mio primo ragazzo all'università mi disse che io ero l'unica. E in questo istante rimpiango di non avere qui con me un'intera stecca di sigarette!
    [...]
    Sydney: I rimpianti, sai, il più delle volte sono frutto delle nostre indecisioni.
    Parker: A differenza di te io non credo che tutto sia fuori dal mio controllo.
    Sydney: Succede quando entra in gioco tuo padre... Ti prego, non fraintedermi...
    Parker: Perché non lo dici chiaro e tondo? Sono sottomessa... Lo sono sempre stata nei suoi confronti...
    Sydney: Puoi sempre andare da lui e dirgli... Papà, io ti lascio... io me ne vado!
    [Scoppiano a ridere]
    Parker: Certo... Già mi ci vedo: due bambini, una casetta gialla e i soliti pettegolezzi con le amiche al supermercato.
    Sydney: Hai ancora un futuro, Miss Parker.
    Parker: Bel futuro, stando qui ad aspettare di essere ridotta in briciole...
    Sydney: [ridendo] Ci sono io... e cercherò di tirarti su...
    Parker: Qualsiasi cosa tu dica... non riuscirai mai a confortarmi...
    Sydney: Una tempo ci riuscivo...
  • [Jarod chiama Broots perché è preoccupato per Sydney, che non risponde ai suoi messaggi]
    Broots: Jarod...
    Jarod: Ho cercato di mettermi in contatto con Sydney.
    Broots: Ah, anche tu. Lui e Miss Parker sono andati a cercarti, non abbiamo più loro notizie.
    Jarod: Lei è troppo tenace per mollare. Dovete trovarli voi!
    Broots: Non sai che pace c'è qui dentro senza di lei...
    Jarod: Saresti più tranquillo se lavorassi per Raines?
  • [Parker e Sydney parlano del Centro e di Catherine Parker]
    Parker: Dimmi di nuovo com'è morta mia madre...
    Sydney: Smettila di torturarti.
    Parker: So che non si è suicidata. È stata uccisa a causa dei bambini che ha salvato.
    Sydney: Non lo so.
    Parker: È stato mio padre?
    Sydney: Miss Parker... io so della vita di tua madre, non della sua morte. Era una donna gentile, una vera forza della natura quando il Centro era ancora un'istituzione impegnata... in progetti umanitari.
    Parker: Non credo che il Centro sia mai stato coinvolto in qualcosa di positivo...
    [...]
    Sydney: Il Centro ha salvato migliaia di vite. Vite che ha poi sacrificato... in altro modo quando le cose sono cambiate...
    Parker: Quando le cose sono cambiate... perché non te ne sei andato?
    Sydney: C'erano persone il cui benessere per me era molto più importante... del mio.
    Parker: Jarod?
    Sydney: Lui non è molto diverso da noi. Potendo scegliere... avremmo tutti preso strade diverse... Ne sono sicuro.
  • [Jarod va a trovare il capo di una banda, D-Mac, con una pizza in mano]
    Jarod: Pizza?
    [D-Mac estrae un coltello e minaccia Jarod]
    Jarod: Ti ringrazio, ma quello non serve: è già tagliata. Avanti, servitevi!
  • [Sydney confida il suo rimpianto a Miss Parker]
    Sydney: Poteva avere una vita normale!
    Parker: Chi?
    Sydney: Jarod! Sì, avrei... avrei potuto salvarlo.
    Parker: Ti avrebbero ucciso.
    Sydney: Non si può uccidere qualcuno che è già morto, ricordatelo!
    [Parker gli stringe la mano]
    Sydney: Perdonami, Miss Parker.
    [Parker annuisce]
  • [Jarod riprende Phil mentre D-Mac minaccia di ucciderlo]
    Phil: Ti prego, aiutami!
    Jarod: Non posso, Phil. Siamo in diretta: innanzitutto l'audience. E il sangue fa audience, l'hai sempre detto. Non è così?!
  • [Broots recupera Miss Parker e Sydney nel magazzino abbandonato, chiamandoli a gran voce dalla strada]
    Broots: Miss Parker! Sydney!
    Parker: Non può essere!
    Broots: Sydney! Miss Parker!
    Parker: Broots! Deficiente!
  • [Broots chiede a Miss Parker come hanno passato il tempo intrappolati]
    Broots: Beh, è finita. Per fortuna vi ho trovati. Non so neppure io come ho fatto...
    Parker: Se pensi che voglia ringraziarti sei un illuso, Broots.
    Broots: Mpf, certo. E... di cosa avete parlato in tutto questo tempo?
    Parker: Di niente. Assolutamente niente!

Episodio 16, Coma[modifica]

  • [Durante una simulazione in cui Jarod provava a salvare delle vittime di un crollo]
    Sydney: Sei morto.
    Jarod: Potevo farcela!
    Sydney: A fare cosa, a salvarlo? Non puoi salvare nessuno, Jarod, malgrado tutti i tuoi sforzi.
  • [Miss Parker e Sydney visitano il laboratorio di Atlanta dove lavorava Jarod.]
    Sydney: Che tipo di ricerca facevate?
    Assistente: Ah, io nessuna. Me ne stavo qui a mangiare pizza, a guardare film in cassetta e a giocare con i topi. Quelli vivi, naturalmente.
    Sydney: Quelli vivi?
    Assistente: Sì, la metà erano morti o in coma. Jarod gli... gli iniettava qualcosa e poi li osservava per ore. Una cosa curiosa. Quando partì regalò tutti i topolini alla scuola. Tutti meno uno bianco. Jarod lo chiamava Jacob.
    Sydney: Jacob?
    Parker: Mmm? [Rivolta a Sydney]
    Sydney: Niente.
    Assistente: Jarod se lo portava sempre in tasca, come se fosse il suo migliore amico.
    Parker: Sono cugini alla lontana in realtà.
    Assistente: [ridacchia] Scusate, devo rispondere.
    Parker: Nessun vigile del fuoco morto o cameraman feriti. Forse si sta annoiando!
    Sydney: Mmm... Jarod non si annoierà mai del mondo esterno. È un salvatore di vite.
  • [Broots parla con Miss Parker nei corridoi]
    Broots: Miss Parker, ha visto Sydney?
    Parker: Ti sembro un guizaglio?
    Broots: È scomparso.
    Parker: Lui non c'è anche quando è qui.
  • [Parker e Broots investigano sulla scomparsa di Sydney]
    Parker: Bene... Finirà in una fumeria d'oppio e perderemo di nuovo le tracce di Jarod... Comincia a studiare i suoi file, forse troverai un indizio.
    [Miss Parker si avvicina al volto di Broots lentalmente]
    Broots: Stai... stai invadendo il mio spazio.
    [Miss Parker lo guarda accigliata e senza spostarsi, anzi facendosi ancora più vicina]
    Broots: Ma è piacevole...
  • [Jarod e Rennert tornano dal giro in ambulanza]
    Jarod: Perché c'è un arto di animale appeso al tuo specchietto retrovisore?
    Rennert: È una gamba di coniglio!
    Jarod: Tecnicamente è una zampa.
    Rennert: Cos'è, non ne hai mai viste prima? Porta fortuna.
    Jarod: Non al coniglio con tre zampe!
  • [Broots e Miss Parker stanno ancora cercando notizie di Sydney]
    Broots: Niente di strano nella posta elettronica di Sydney.
    Parker: Le telefonate si riferiscono tutte al Centro. Ogni tanto chiama un 900 per dare sapore alla sua vita.
  • [Jarod visita i genitori di Steven Chambers]
    Signor Chambers: A lui piace Dickens.
    Jarod: Dickens dà speranza. Anche i suoi finali più tristi sono confortanti.
  • [Vargas parla con Jarod dei suoi dati personali mancanti dall'archivio]
    Vargas: Ecco l'uomo invisibile. Ho esaminato bene la sua posizione. Non solo non ha compilato i dati della sua busta paga, ma pare che lei non abbia nessun documento che confermi la sua identità. Per quello che mi riguarda... lei non esiste!
  • [Miss Parker arriva al Mount Pleasant da Sydney]
    Parker: Sydney! Allora, chi è "Mister X"?
    Sydney: Non sono affari tuoi.
    Parker: Guarda che gli affari tuoi sono anche i miei.
    Sydney: Jarod può aspettare.
    Parker: Io non posso.
  • [Sydney ricorda il dialogo fra lui e Jacob prima dell'incidente]
    Jacob: Sto parlando dei bambini!
    Sydney: Che cos'è che ti turba tanto per i bambini?
    Jacob: Tu sai come li abbiamo avuti?
    Sydney: Io so solo il necessario.
    Jacob: No no! tu sai solo quello che il Centro vuole che tu sappia!
  • [Jarod chiama Sydney per sapere come sta Jacob]
    Jarod: Nessun cambiamento?
    Sydney: No, da quando è ricaduto in coma... non si è più ripreso.
    Jarod: Non è giusto.
    Sydney: Cosa non è giusto?
    Jarod: Che ci siano persone che lottano duramente e che non ce la facciano.
    Sydney: Non puoi salvarli tutti, Jarod. Tu sarai anche un simulatore, ma sei un essere umano.
    Jarod: È vero. La tecnica di Halstrom... non ha aiutato per niente...
    Sydney: [Guardando il biglietto lasciatogli da suo fratello] Ha aiutato moltissimo.

Episodio 17, Il ciclone Cassandra[modifica]

  • [Parlando con Ronny del tempo passato da Jarod a fare wrestling con gli alligatori]
    Parker: Quello è Jarod?
    Ronny: Ci crede che dopo una settimana era già un maestro nella lotta?
    Parker: Un vero e proprio Tarzan!
    Ronny: Gli ha dato anche dei soprannomi. Quello coi denti più affilati l'ha chiamato Miss Parker.
    [Miss Parker sorride divertita dalla scaltrezza di Jarod]
    [...]
    Ronny: Artigianato indigeno. Fatto interamente a mano dalla mia tribù.
    Parker: [Guardando il coccodrillo giocattolo] A Taiwan?
    Ronny: [Sorridendo, colto in flagrante] È una tribù dell'Est...
  • [Jarod e Bartlett devono recuperare un alligatore]
    Jarod: Ah, se vuole posso lottare io al suo posto.
    Bartlett: Con l'alligatore?
    Jarod: Sì.
    Bartlett: [ridacchia] Sei impazzito, Bubba?
    Jarod: Ah, un tempo combattevo per i Seminole.
    Bartlett: Stato della Florida?
    Jarod: No, la tribù. Vieni ragazza? [Diretto all'alligatore]
    Bartlett: Oh oh oh, un momento. Ma come fai... a sapere che è una femmina?
    Jarod: Conosco quel sorriso!
  • [Miss Parker e il padre parlano di Catherine e di Jarod]
    Parker: Mi manca.
    Mr. Parker: Eri giovane. Non potevi capire che cosa stava passando. Era un periodo triste. Non so perché ci abbia lasciati. Non pensi che manchi anche a me?
    Parker: Ma certo.
    Mr. Parker: Puoi credere a tuo padre o a Jarod, a chi dei due?
    Parker: Papà...io voglio un nuovo incarico. Jarod è problema di Sydney, e del Signor Raines. Per favore, rimettimi all'opera.
    Mr. Parker: Abbiamo il nostro accordo.
    Parker: Lo so...
    Mr. Parker: Eri una ragazzina silenziosa e insicura, e oggi hai..questa personalità. È giunta l'ora che il mio tesoro risplenda. So di cosa sei capace.
    Parker: Lo sai?
    Mr. Parker: Lo so. E il nostro accordo resta.
  • [Jarod e Pat parlano di andarsene dalla Florida]
    Pat: Sai una cosa? Il sottoscritto venderà questo posto e si trasferirà in Oklahoma.
    Jarod: Per cosa, per i tornado?
    Pat: Ok, California.
    Jarod: Per i terremoti!
    Pat: Qualunque posto lontano da qui!
  • [Jarod ha intrappolato Bartlett nella rete in mezzo alla boscaglia]
    Bartlett: Ehi Ehi! Bubba, aspetta aspetta! Non puoi lasciarmi qui, l'uragano mi ucciderà!
    Jarod: Oh no, non credo. Sei circa tree miglia a Nord della traiettoria prevista. [Alza un dito per testare l'aria] O almeno così credo...Bubba!
  • [Jarod torna all'hotel da Pat e Simone, ad attenderlo c'è Miss Parker con lo spazzino Sam]
    Pat: Mi dispiace Jarod!
    Jarod: Che è successo?
    Pat: Ho notizie buone e notizie cattive. Il ponte è crollato, non c'è né corrente né telefono. Dovremo aspettare qui che passi la tempesta.
    Jarod: E la buona notizia?
    Parker: [Apparendo dall'altra stanza] Questa è la buona notizia.
  • [Miss Parker stappa una bottiglia per festeggiare, Jarod è legato a una sedia]
    Parker: Dopo tanti tentativi a vuoto avevo proprio bisogno dell'aiuto di Cassandra. Alle donne. L'inferno non si infuria.
    Jarod: Questo non fa bene alla tua ulcera.
    Parker: Neanche tu.
    [...]
    Jarod: Cosa ti ha detto papà di tua madre e del suo... suicidio?
    Parker: Ora ne ho abbastanza!
    Jarod: Scommetto che non era la verità.
    Parker: La verità è che tu sei un bugiardo, lo sei sempre stato. Hai falsificato il rapporto medico.
    Jarod: Non falsificherei mai una cosa del genere! Non avrei neanche voluto dirtelo... Ma non posso nascondere la chiave del tuo passato.
    Parker: Come sei gentile. Sempre così controllato, sempre così superiore nel gioco. Bene, non più. Adesso detto io le regole!
  • [Miss Parker e Jarod stanno andando in macchina al rimessaggio]
    Jarod: Hai preso la decisione giusta.
    Parker: Chiamami Madre Teresa, d'ora in avanti.
  • [Jarod e Miss Parker sono ancora legati nel capannone e discutono di Catherine e del Signor Parker]
    Parker: La tua crociata per quella ragazzina ti si ritorce contro! Come ci si sente a fronteggiare la conseguenze?
    Jarod: Guarda che ho passato tutta la mia vita a simulare la realtà. Le conseguenze? Sono una bella sensazione!
  • [Sydney e Raines discutono del fatto che quest'ultimo ha spronato Miss Parker ad andare a cercare Jarod in mezzo al pericolo dell'uragano]
    Sydney: Che ti è successo, Raines?
    Raines: Troppe sigarette, troppo poche vacanze.
    Sydney: Quando eri il "dottor Raines", eri un mio collega. Non ho mai notato questa ossessione.
    Raines: Non devo seguire più il giuramento di Ippocrate, a questo punto.
  • [Miss Parker si libera e picchia Bartlett, per essere poi stesa dalla forza dell'uomo. Jarod si libera a sua volta e affronta il criminale]
    Jarod: [Puntando un arma contro Bartlett] Lasciala!
    Bartlett: [Ridacchia, senza lasciare il fucile puntato contro Miss Parker] È una lanciarazzi!
    Jarod: Ravviverà la bruciature del tuo cuore se non la lasci andare!
    [Jarod stende Bartlett]
    Parker: Dove l'hai presa? [Sollevandosi, dolorante]
    Jarod: L'ho nascosta nella valigetta del pronto soccorso.
    Parker: E l'avresti usata su di me?
    Jarod: [Sorridendo] Lo sto facendo. [Le punta l'arma contro]
    [Jarod chiude Bartlett in una gabbia d'acciaio]
    Jarod: Prova a masticare questa. [Poi si sposta e si avvicina a Miss Parker, legata saldamente a un palo con una corda] E tu... dovrai slogarti ben più di un pollice per liberarti, stavolta.
    Parker: Perché mi hai salvato la vita?
    Jarod: Perché...Ricordo ancora quella ragazzina... che mi ha dato il mio primo bacio.
  • [Miss Parker torna al Centro e vede suo padre e Raines]
    Parker: Noi abbiamo un accordo, ma non è esattamente uno status quo.
    Raines: E cioè?
    [Parker gli blocca minacciosamente il tubo che gli porta ossigeno dalla bombola]
    Parker: Basta con la sorveglianza. Basta con la macchina della verità. Basta con tutte le bugie. Se si azzarda a controllare ancora il mio lavoro, pianterò una pallottola in quella bombola di ossigeno e dovranno venirla a pulire con le pinzette. Catturerò Jarod a modo mio, e una volta tornato al Centro io me ne andrò. Questo è l'accordo. È tutto chiaro?
    Raines: Come il sole.
  • [Miss Parker riceve l'anello di sua madre inviatole da Jarod, poi il simulatore la chiama]
    Parker: Chi è?
    Jarod: Hai ricevuto l'anello?
    Parker: Sì. Grazie, Jarod.
    Jarod: E hai trovato le tue risposte?
    Parker: Credo di sapere chi ha ucciso mia madre, ma al momento mi interessa di più sapere perché è morta.
    Jarod: E stato per i bambini.
    Parker: Lo credi tu, Jarod. Per come la vedo io è morta... cercando di salvarti.
    Jarod: Sei arrabbiata?
    Parker: Non la smetterò mai di inseguirti. E non seguirò mai più il mio passato.
    Jarod: E se fosse lui ad inseguirti?
    Parker: Lo ignorerò.
    Jarod: Sei tu a dettare le regole.
    Parker: È così che voglio che sia! [Riattacca per prima]

Episodio 18, Alla ricerca del passato[modifica]

  • [Jarod è sull'aereo per scortare il suo testimone]
    Lon Chaney: Oh, sceriffo Cody! Come sto?
    Jarod: Hai una faccia che solo una madre può amare...
  • [Guardando un barattolo di S.P.A.M.]
    Jarod: S-P-A-M. Che cosa vuol dire?
    Garrison: America. Se non avessimo spedito quella roba in Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale, i Beatles canterebbero in tedesco.
    Jarod: I Beatles sarebbero bravi anche se cantassero in cinese, sono fantastici.
  • [Parlando al telefono col fuggiasco, Eugene]
    Jarod: Tu volevi bene a Jimmy, non è così? Era come un fratello, per te.
    Eugene: Chi è?
    Jarod: Mi chiamo Jarod. È triste essere soli.
    Eugene: E tu che ne sai?
    Jarod: Stai scappando. E hai paura. E non... non te la senti più di fidarti di qualcuno, nessuno ti dice la verità.
    Eugene: Io non volevo niente di tutto questo.
    Jarod: Lo so che non volevi. Ma non puoi scappare in eterno!
    Eugene: E più sicuro per me, e anche per Helen. Ehi, dille che l'amo tanto, Jarod.
  • [Jarod parla con Helen dell'amicizia fra Eugene e Jimmy]
    Jarod: Erano amici veri. Chi trova un amico trova un tesoro...
  • [Sydney parla con la psicologa di Raines]
    Sydney: Ho delle fantasie in cui uccido. Uccido lui.
  • [Jarod parla con Karen del caso di Eugene]
    Jarod: Ho una copia della confessione di Jimmy Rayford.
    Karen: Come diavolo è riuscito a ottenerla?!
    Jarod: Ho finto di essere un pubblico ministero incaricato del caso.
    [Nota lo sguardo sospettoso di Karen]
    Jarod: Oh, sto scherzando...
  • [Al Centro, Miss Parker e Broots parlano delle sue ricerche]
    Parker: Sei sicuro che nessuno ti stia intercettando?
    Broots: [Sospira] Sicuro come tutto quello che succede qui... Ho tolto il collegamento con lo scanner principale del Centro. Questo bambino dovrebbe funzionare da solo.
    Parker: [Avvicina il volto a Broots e lo annusa] Indossi gli stessi indumenti che avevi ieri?!
    Broots: Beh, sì...Ho confrontato le facce con i file di NV di tutto il paese da più di 16 ore e ho scoperto questo. Dara Landers, 32 anni, abita nella periferia di Milwaukee.
    Parker: Indirizzo?
    Broots: [Le dà un foglio] Io spero che questo ti aiuti a trovare la verità che stai cercando.
    Parker: Grazie. [Poi nota lo sguardo soddisfatto di Broots] Ah, fatti un bagno, per favore.
  • [Sydney parla con la sua psicologa]
    Sydney: Non posso fidarmi. Non posso fidarmi di nessuno che abbia autorità su al Centro!
    Dr Shafton: E Miss Parker?
    Sydney: Lei indaga su faccende che non le competono. L'ho avvertita molte volte, ma non mi dà ascolto.
    Dr Shafton: Come la fa sentire questo?
    Sydney: [Urlando] In collera. Inerme.
  • [Jarod parla con Karen di come ha fatto a trovare Eugene]
    Karen: Usare la moglie. Bella mossa.
    Jarod: Quando sei in fuga, le persone che ami e che ti amano sono le cose più importanti.
  • [Jarod si confronta con Garrison sull'aereo]
    Jarod: È questo che è successo a Jimmy Rayford? L'hai buttato giù da 36.000 piedi perché voleva dire la verità?
    Garrison: La verità non paga più come una volta.
  • [Notando che la sua stella da sceriffo ha funzionato come conduttore di elettricità]
    Jarod: Beh... sei la mia buona stella!
  • [Jarod parla con Eugene ed Helen di ciò che farà dopo averli aiutati]
    Jarod: Adesso comincerete una nuova vita insieme, eh?!
    Helen: Grazie, Jarod!
    Eugene: E chi diventeremo?
    Jarod: Ah, sta tranquillo: nessuno vi troverà mai. Ho molta esperienza in queste cose.
    Eugene: Sei uno sceriffo.
    Jarod: Beh, non proprio... In realtà oggi... credo che sarò un cuoco!

Episodio 19, Il sicario[modifica]

  • [Al Centro, Broots e Sydney parlano di Miss Parker e Jarod]
    Broots: Miss Parker sta cercando di smettere di fumare?! E come?
    Sydney: Con l'aiuto di un cerotto. Personalmente approvo in pieno la sua decisione.
    Broots: Ah, Sydney, decidere è una cosa, riuscirci è un'altra!
    [Sopraggiunge Miss Parker]
    Parker: Ho saputo che Jarod si è messo in contatto...
    Broots: [divertito] Come ti senti?
    Parker: Indovina?!
    Broots: Ehm... Scusa... Ha inviato un messaggio urgente per posta elettronica, ma era indirizzato a Sydney.
    Parker: Va bene, vediamolo.
    Broots: C'era scritto "strettamente personale".
    Parker: [Spingendolo, infuriata] Qui niente è personale.
    Sydney: Tranquillo Broots, non ho segreti per la nostra Miss Parker!
    [Lei lo guarda in cagnesco, aprendosi una cicca]
    Parker: Non avete mai visto un chewin-gum prima d'ora?!
    [...]
    Sydney: [Al telefono] Faccia preparare immediatamente l'aereo della società. Minneapolis. Un passeggero.
    Parker: Uno?!
    Sydney: Sono io il destinatario del messaggio...
    Parker: Quando si tratta di Jarod non esiste io, soltanto noi.
    Sydney: Ah...
    Parker: Ah... [masticando soddisfatta]
  • [Jarod e Donny arrivano da Beaulieu]
    Donny: Non hai l'aria di un killer senza scrupoli.
    Jarod: A volte... l'apparenza inganna.
  • [Miss Parker e Sydney arrivano all'hotel di Minneapolis]
    Sydney: L'istinto mi dice che Jarod non mi ha fatto venire fin qui senza una ragione...
    Parker: Non mi interessa affatto del tuo istinto! Questa è soltanto un'altra delle sue belle trovate!
    [Suona il cellulare di Miss Parker]
    Parker: Cosa c'è?
    Broots: Dove sei stata? Sono ore che vi cerco!
    Parker: Broots, calmati!
    Broots: Il signor Raines sa tutto!
    Parker: Tutto cosa?
    Broots: Sa del messaggio di Jarod!
    Parker: Non gli avrai detto dove siamo!
    Broots: No, ma è solo questione di tempo prima che arrivi qui e cominci a fare domande! Ha sotto controllo l'intero edificio!
    Parker: Broots, ma da dove diavolo stai chiamando?!
    [Broots mette giù preoccupato]
    Parker: Imbecille!
    Sydney: Qualche problema?
    Parker: Non ce ne sono sempre?!
  • [Parlando col cadavere nella doccia, che sta riempiendo di ghiaccio per conservarlo]
    Jarod: Devo andare. Non sudare, eh?!
  • [Miss Parker litiga con Sydney, convinta che lo scherzo delle sigarette sia opera sua]
    Parker: Molto divertente, Sydney...
    Sydney: [Divertito dalle coppie di gemelli che girano nell'hotel] Prego?
    Parker: Le sigarette che ho trovato in camera.
    Sydney: Guarda che io non c'entro niente!
    Parker: Jarod... Gliel'hai detto tu che sto cercando di smettere?!
    Sydney: Io?
  • [Jarod e Ben sono all'albergo e parlano di Beaulieu]
    Jarod: Non rispondere al telefono. E non andare in bagno!
    Ben: Ma aspetta un attimo, e se ne avessi bisogno?!
    [Jarod gli lancia un secchiello per il ghiaccio]
    Ben: [Gli rilancia il secchiello] Stai scherzando!
    Jarod: [Sospira] Accomodati...
    [Gli apre la porta e gli mostra il cadavere nella doccia]
    Ben: Chi diavolo è quello?
    Jarod: È il tizio che ti avrebbe ucciso sul serio.
    Ben: Oh... [riprende il secchiello] Questo andrà benissimo, grazie.
    Jarod: Bene.
  • [Ben sta riempiendo ancora la doccia di ghiaccio]
    Ben: Non per guastarti il divertimento, ma fino a quando vuoi tenerlo?!
    Jarod: Beh, non lo so. Comincio ad affezionarmici!
    Ben: [Dopo che Jarod esce dal bagno] Quello lì è malato...
  • [Parlando minacciosamente con Donny dopo che gli ha dato un pugno]
    Jarod: Cercherò di dimenticare quello che hai fatto. Non sarebbe educato ucciderti davanti alla tua famiglia...
  • [Minacciando ancora Donny, che gli punta un'arma contro]
    Jarod: Se mi punti una pistola devi premere il grilletto, ricordi?
  • [Beaulieu implora Jarod di non farlo morire nella macchina che si sta riempiendo di gas]
    Beaulieu: Ti darò 100.000 dollari se aprirai questi sportello!
    Jarod: Accidenti amico, è un bel po' di denaro! Sarei un pazzo a non riflettere sulla tua generosa offerta...
    [Jarod apre il bagagliaio e controlla le prove della colpevolezza di Beaulieu]
    Jarod: Ci ho riflettuto bene. Non ci sto.
  • [Miss Parker va a chiamare Sydney per tornare al Centro]
    Parker: Sydney?! Sei pronto? [Sta fumando di nuovo] Non dire una parola...

Episodio 20, Un amore di bambino[modifica]

  • [Con in braccio il piccolo Michael, appena trovato nel cassonetto]
    Jarod: Ha fame.
    Christine: Come lo sai?
    Jarod: Lo so perché ho fame anch'io!
  • [Al Centro i tre colleghi parlano dei fogli lasciati da Jarod]
    Broots: Perché Jarod avrebbe rischiato di farsi catturare per delle cianografie insignificanti?
    Sydney: Quando c'è di mezzo Jarod, niente è insignificante.
    Parker: Lui non lascia niente al caso, dovresti saperlo.
  • [Jarod sta recitando una filastrocca a Michael che si ricorda da quando è bambino]
    Jarod: Cri Cra a piedi scalzi, cri cra a grandi balzi...
    Christine: Chi te l'ha insegnata?
    Jarod: Non lo so. Mia madre, credo...
    Christine: Credi?!
    Jarod: Quando ero piccolo fui sottratto alla mia famiglia. Sono stato cresciuto da persone che ignoravano come ci si comporta con i bambini...
  • [Jarod chiama Sydney per parlare di ciò che gli sta succedendo con Michael]
    Sydney: Sì, pronto.
    Jarod: Come si può abbandonare un figlio?
    Sydney: Jarod...
    Jarod: Un essere così vulnerabile... così indifeso. Come hanno potuto farlo?
    Sydney: Stai parlando dei tuoi genitori?
    Jarod: Di tutti i genitori.
    Sydney: Non è facile rispondere a questa domanda. Chissà a quali pressioni è sottoposta la gente, a volte. Cercavi questo in quella società di progettazione, in quelle cianografie? Cercavi un indizio che porti ai tuoi genitori?
    Jarod: Lo scoprirai presto.
  • [Miss Parker, Sydney e Broots si appartano per parlare del SL-27]
    Broots: Ho manomesso le telecamere ed eliminato le microspie, credo che siamo al sicuro.
    Parker: Credi?!
    Broots: I sistemi di sicurezza del Centro sono complicati...
    Sydney: Procediamo.
    Parker: Questo apparteneva a uno dei bambini che mia madre liberò dal Centro. [Mostra il braccialetto di Dara a Sydney] Guarda qui.
    Sydney: [Leggendo] SL-27. Perché me l'hai tenuto nascosto finora?
    Parker: Potrei farti la stessa domanda per molte cose.
    Sydney: Quando mio fratello riprese conoscenza mi scrisse questo appunto. [Le mostra la nota scritta da Jacob] Ci deve essere un collegamento con i calcoli che ci ha fatto trovare Jarod. Broots... Devi riuscire a trovare questo collegamento.
    Broots: Sentite, non so se l'avete notato, ma tutti quelli che hanno avuto a che fare con questo SL-27 sono finiti nel peggiore dei modi...
    Sydney: Ma erano persone importanti per noi. Come tua figlia lo è per te. Sto chiedendo la tua collaborazione... da amico.
    Parker: [Quasi supplicandolo] Ti prego.
  • [Jarod chiama il Centro per scoprire se i tre hanno capito cosa sia SL-27]
    Parker: Dimmi tutto, Broots!
    Broots: Non hai idea di cosa ho scoperto. L'impresa di costruzione in cui era Jarod è la stessa che...
    Parker: [Lo interrompe] La stessa che ha costruito il Centro!
    Broots: Come l'hai capito?!
    [Squilla il telefono]
    Sydney: Sì, pronto.
    Jarod: Fatto progressi?
    Parker: In che cosa?
    Jarod: Oh, salve Parker! SL-27. [Sdraiato sul letto, fa giocare il bambino]
    Sydney: Tutti quei calcoli, Jarod, cosa significano?
    Jarod: La soluzione è nella sporcizia che c'è lì da voi.
    Sydney: Non ti seguo.
    [Broots sembra iniziare a capire]
    Jarod: Fai il conto, Sydney. E vedrai che non torna. Strano che Broots non l'abbia ancora capito.
    Broots: Lo scavo...
    Jarod: Adesso vi lascio: il bambino deve fare la nanna. [Riattacca]
    Parker: Ha detto bambino?!
  • [Jarod chiede a Christine perché non vuole avere figli]
    Christine: Voglio poter pensare a me stessa per un po'. Ti sembro troppo egoista?
    Jarod: No. Sei un essere umano.
  • [Miss Parker, Sydney e Broots visitano il SL-27 di nascosto]
    Broots: Ci saranno 50 stanze qui sotto. A che serviva questo posto?!
    Parker: Non lo so, ma certo è stato distrutto da un brutto incendio.
    Sydney: Sì, ho sentito parlare di un incendio nell'estate dell'82.
    Parker: Ero in Francia con mio padre, quell'estate.
    Broots: Ecco dove vorrei essere io adesso!
    Sydney: Pare che sia stato quell'incendio a provocare il deficit respiratorio di Raines.
    Parker: Peccato che non ci abbia lasciato la pelle...
    [...]
    Parker: Broots?
    Broots: Sì?
    Parker: Controlla quella tuta!
    Broots: [Sospira] Sempre Broots...
    [Gira la tuta e dentro appare un cadavere, così grida per la paura]
    Broots: C'è uno scheletro là dentro!
    Parker: Andiamo.
    Broots: Speriamo di non dover fare la stessa fine...
  • [Jarod, Axe, Christine e Jeanette parlano dell'incidente che le è capitato]
    Christine: Jarod, adesso possiamo andare alla polizia...
    Jarod: No. Prima facciamo un po' di campagna elettorale per il procuratore...
    Jeanette: Voglio aiutarvi. Per Michael...
    Jarod: [Rivolto ad Axe] Non è la festa dei netturbini, domani?!

Episodio 21, Stretta finale (1ª Parte)[modifica]

  • [Nello studio dentistico con il suoi paziente, il piccolo Peter]
    Peter: Noi glielo diciamo dottor Jarod, ma tanto lui sarà sempre un Goofus.
    Jarod: Un Goofus?
    Peter: E un Gallant! È tutto qui!
    Jarod: Goofus lascia la sua stanza in disordine, Gallant si rifà il letto tutti i giorni. Una lezione di comportamento in un giornaletto per bambini, affascinante! Lo devo leggere!
  • [Al Centro, Broots e Sydney tentano un esperimento con Angelo]
    Sydney: Daremo ad Angelo tutti i quaderni rossi che Jarod ha scritto.
    Parker: Per favore, ripetimi che cosa ci dovrebbe fare esattamente il nostro amico con quei quaderni...
    Broots: Visto che Angelo può assorbire tutti i dati sulla personalità che gli viene sottoposta, può darsi, dico può darsi, che riesca finalmente a scoprire dove si trova Jarod emotivamente e fisicamente.
    Parker: Magnifico! Vediamo che ne sa fare questo cervello!
  • [Dopo aver discusso con Raines dello sfruttamento di Angelo]
    Parker: [Rivolta a Sydney] Spero che funzioni!
    Broots: Se non funziona ci rimetterò le chiappe.
    Parker: Hai sbagliato parte anatomica...
  • [Sydney e Parker discutono dei progressi di Angelo]
    Sydney: Sta' calma, Parker. Devi avere pazienza!
    Parker: Pazienza? Non venirmi a dire di avere pazienza! Vorrei avere un punteruolo per cercare di scuotere un po' quel topo da laboratorio!
  • [Parker e il padre parlano dell'attacco di Angelo]
    Parker: Mi ha fatto paura...
    Mr. Parker: Meno male che non ti ha ferito. Angelo è sempre stato un mistero.
    Parker: C'è qualcosa che non va?
    Mr. Parker: Il signor Raines è risentito perché ti ho dato accesso ad Angelo.
    Parker: Boo-hoo a Dracula!
  • [Al Centro, parlando del quaderno blu]
    Sydney: Il quaderno blu apparteneva a un altro soggetto. Il suo nome era Kyle, e faceva parte del Progetto Simulatore diversi anni fa sotto la direzione del... del dottor Raines.
    Parker: Suppongo sia normale che ci siano anche diversi pazzi in un programma di ricerca.
  • [Perlustrando il sotto-livello 27]
    Broots: Ho modificato i sensori dell'impianto d'allarme. Se qualcuno sta monitorando il locale, siamo al sicuro per almeno mezz'ora.
    Parker: Visto che abbiamo così poco tempo, perché non tieni la bocca chiusa... e gli occhi aperti?
  • [Sydney blocca l'ascensore per parlare con Raines]
    Sydney: Che cosa ne hai fatto di Kyle?
    Raines: Non commettere un suicidio politico per una storia ormai stravecchia!
  • [Dopo aver visto la simulazione in cui Kyle sparava alla sagoma di Catherine Parker]
    Parker: Lui gli insegnava ad odiare mia madre. A sparare a mia madre!
    Broots: Mi dispiace molto, Parker.
    Sydney: Questo spiega perché Angelo se l'è presa con te.
    Parker: Devo riferire a mio padre quello che ho visto.
    Sydney: A meno che non lo sappia già...Questo è il Centro.
    Parker: Ma qui si tratta della morte di mia madre, Sydney.
    Sydney: Tutto quello che abbiamo scoperto può essere ricondotto all'SL-27, prima o poi ci capiremo qualcosa. Senti... solo nel tuo cuore, Parker, puoi sapere fino a che punto ti puoi fidare di tuo padre. Devi fare molta attenzione.
    [Sydney se ne va]
    Broots: Mi dispiace che tu l'abbia visto...
    Parker: Broots. Io ti stimo molto.
  • [Miss Parker parla col padre delle sue scoperte su Kyle]
    Mr. Parker: Esattamente come hai saputo del coinvolgimento di Raines?
    Parker: Sono SIS, papà. Mi hai addestrata bene.
    Mr. Parker: Altre prove a conferma del rapporto?
    Parker: Speravo bastasse il fatto che sono tua figlia.
    Mr. Parker: È ovvio, ma io devo rispondere ad altre persone molto fiscali.
    Parker: Ho un informatore, vuoi mandare tutto all'aria?
    Mr. Parker: Dovevo immaginarlo, un altro sentiero oscurato dalle robacce di Jarod!
    Parker: Jarod non ha assolutamente nulla a che fare con questa mia scoperta!
  • [Jarod chiama Sydney per sapere cosa sia la Casa del Drago]
    Sydney: Sydney.
    Jarod: Parlami della Casa del Drago. Cos'è, una specie di camera della tortura? Un manicomio del Centro? Un carcere?
    Sydney: Vuoi sapere di Kyle, vero?
    Jarod: Kyle ora è in libertà. L'hanno mandato a uccidere i miei genitori?
    Sydney: Mio Dio, non lo so Jarod, te lo giuro! [Sospira] Ti farò sapere qualcosa.
    Jarod: In fretta Sydney, ti prego.
  • [Durante una telefonata, Sydney dice a Jarod dove si trova la Casa del Drago]
    Sydney: La Casa del Drago si trova in una località chiamata Delphi Shores, nel New Jersey.
    Jarod: Grazie, Sydney.
    Sydney: È facile che anche Raines abbia intenzione di andare alla Casa del Drago al più presto. Come tu sai bene, Jarod, sono costretto a dare alla Parker queste stesse informazioni, va lì e vedrai che non sarai solo!
    Jarod: La solitudine è una cosa che ho lasciato al Centro.
    Sydney: Un'ultima cosa, Jarod. Se dovessi trovare Kyle, sappi che non è più la stessa persona che conoscevi un tempo.
    Jarod: Neanche io.
  • [Arrivando alla Casa del Drago e trovando Kyle e Jarod insieme]
    Raines: Mi piacciono le riunioni di classe!
  • [Correndo verso la Casa del Drago e notando Kyle e Jarod che si puntano un'arma addosso]
    Parker: Ho vinto alla lotteria!
  • [Jarod ed Harriet scappano in macchina insieme]
    Jarod: Poteva farci ammazzare tutti e due! Perché mi ha impedito di ucciderlo?!
    Harriet: Te l'ho impedito perché Kyle è tuo fratello.

Episodio 22, Stretta finale (2ª Parte)[modifica]

  • [Nella casa di campagna, Harriet racconta a Jarod del suo passato]
    Harriet: C'era un'altra ragazza, Catherine Jamison. Eravamo due ribelli e facevamo impazzire la Superiora. Una notte scappammo, e mentre attraversavamo lago ghiacciato io vi caddi dentro, e stavo per affogare! Catherine si tuffò e mi tirò fuori, poi mi fece la respirazione bocca a bocca. Lei non si fece mai suora, ma possedeva uno spirito che io non ero mai riuscita ad avere nonostante anni di preghiera. Poi, dopo che Catherine lasciò il convento sposò un uomo che si chiamava...
    Jarod: Parker.
    Harriet: Sì!
    Jarod: Catherine Parker.
    Harriet: Tu l'hai conosciuta?
    Jarod: Sua figlia...
  • [Miss Parker e Sydney sono nella cella di Kyle e hanno appena parlato col Signor Parker]
    Parker: Questa è la prima volta che ti sento mettere in dubbio le capacità di Jarod.
    Sydney: Spero che loro ci abbiano creduto come ci hai creduto tu.
  • [Nel parco esterno del Centro, Broots e Sydney si incontrano di nascosto con Miss Parker]
    Sydney: Mi hai detto che era una questione molto importante.
    Parker: Devi aiutarmi a mettermi in contatto con Kyle.
    Broots: Perché?!
    Parker: Perché lui sa qualcosa sulla morte di mia madre.
    [Sydney e Broots si guardano preoccupati]
    Parker: [Urlando] Che cosa devo fare, scongiurarti?!
  • [Miss Parker si infiltra nella cella di Kyle]
    Kyle: Sei identica a lei...
    Parker: Me lo dicono tutti.
    [Miss Parker si siede vicino a Kyle, un po' guardinga]
    Parker: Sei tu quello che decide chi vive e chi muore, giusto?
    [Kyle sorride]
    Kyle: Conosci il mio lavoro.
    Parker: Hai ucciso tu mia madre? Sei stato tu a uccidere mia madre?
    Kyle: No...
    Parker: E allora chi è stato? È stato il signor Raines?
    [Lyle non nega, ma la guarda intensamente]
  • [Harriet spiega a Jarod che andrà a cercare informazioni sui suoi genitori]
    Harriet: Starò via solamente qualche giorno.
    Jarod: Io non l'aspetterò qui. Da quando sono scappato ho passato ogni attimo a cercare qualche indizio che potesse ricondurmi al mio passato. E scopro che l'indizio più importante è proprio da dove ho cominciato...
    Harriet: Io non riesco a capire.
    Jarod: Vado a riprendere mio fratello. Vado a riprenderlo al Centro.
  • [Sydney trova Jarod nel suo ufficio]
    Jarod: Salve, Sydney.
    Sydney: Mio Dio, Come hai fatto a entrare?
    Jarod: Nello stesso modo in cui sono uscito. Perché non mi hai detto niente della mia famiglia? Di mio fratello...
    Sydney: Tuo fratello?
    Jarod: Kyle. Almeno credo che il suo nome sia questo. Perché non me l'hai detto?
    Sydney: Non lo sapevo.
    Jarod: È interessante: è quello che dici sempre.
  • [Jarod va a liberare Kyle]
    Kyle: Chi diavolo sei tu?
    Jarod: Sono Jarod.
    Kyle: Raines mi ha detto che eri morto!
    Jarod: Non direi.
    Kyle: Perché mi stai aiutando?
    Jarod: Perché...sono tuo fratello.
    Kyle: Io non ho nessuna famiglia.
    Jarod: Sì, ce l'hai.
  • [Jarod e Kyle sono in fuga sul furgoncino]
    Kyle: Dobbiamo stare sempre in macchina?
    Jarod: Conosco un posto dove potremo riposare. La verità è che... non si smette mai di fuggire.
    Kyle: Da quant'è che sei fuori?
    Jarod: È quasi un anno ormai. Ci sono così tante cose da vedere. Hai molto tempo da recuperare!
  • [Miss Parker e Sydney parlano ancora di Angelo]
    Parker:
    Sydney: Tu adori le punizioni, vero?
    Parker: A mali estremi, estremi rimedi, Sydney. Se il nostro amico può davvero diventare chiunque desideri come i cervelloni sostengono, allora lo farò diventare Kyle e Jarod allo stesso tempo. Magari mi dirà dove sono andati.
    [Angelo lancia via alcuni libretti]
    Broots: Forse avresti dovuto incatenarlo...
    Sydney: Non staremo facendo una supposizione sbagliata, Dr. Parker?
    Parker: Temi che gli si fonda un transistor?
    Sydney: Pensi davvero che ti voglia aiutare?
    Parker: Perché non dovrebbe?
    Sydney: Lascia fare a questo ciarlatano.
  • [Kyle è ferito e decide di rimanere nel furgone per coprire la fuga di Jarod ed Harriet]
    Kyle: Andare, ho la gamba rotta!
    Jarod: No, io non ti lascio qui!
    Kyle: Jarod, va' via, trova i nostri genitori!
    [Kyle gli porge la medaglia del padre]
    Kyle: Ma non dire come sono diventato...
  • [Miss Parker, Sydney e Broots arrivano a Boston]
    Parker: Stiamo andando alla cieca.
    [Cerca di porgere una pistola a Sydney]
    Sydney: Non mi serve, Parker.
    Parker: Non contare sul fatto che Raines la pensi allo stesso modo!
    Sydney: Non ci conto... [le mostra la sua pistola, nascosta nella giacca]
    Parker: Ti faccio vedere come si toglie la sicura.
    [Sydney inserisce un caricatore da solo]
    Broots: Accidenti!
    Sydney: Non voglio che venga fatto del male a Jarod...
    Parker: Farò del mio meglio...
  • [Jarod incrocia Raines nel vicolo e lo minaccia con una pistola]
    Raines: Salve.
    Jarod: [Urlando] Lei mi ha rubato ai miei genitori, ha fatto uccidere mio fratello dall'F.B.I. e adesso sta cercando di uccidere la mia famiglia, che cosa le ho fatto di male?!
    Raines: Tu esisti, Jarod...
    [Jarod È tentato dall'idea di ucciderlo, ma desiste]
    Jarod: No. Non ti permetterò di fare a me quello che hai fatto a mio fratello. Ti avverto: lasciami in pace!
    [Un proiettile viene sparato contro Raines mentre lui sta per sparare a Jarod alle spalle. Si getta a terra, col corpo che brucia per l'esplosione. Sopraggiungono Miss Parker, Sydney, Broots e lo spazzino Willie, che spegne le fiamme]
    Parker: Credevo avesse smesso di fumare...
  • [Jarod chiama di nuovo Sydney, per chiedergli che ne è stato di Kyle]
    Sydney: Pronto, sono Sydney. Pronto? Pronto, chi parla?
    Jarod: Sono molto stanco, Sydney. Ma non rinuncerò mai.
    Sydney: Non me lo aspetterei da te.
    Jarod: Io li troverò di nuovo. Nessuno mi terrà lontano dalla mia famiglia.
    Sydney: Capisco. Jarod, tu sei stato più vicino alla tua famiglia di quanto io non lo sia mai stato. Io voglio che tu mi creda.
    Jarod: Se è la mia fiducia che vuoi, dimmi dove hanno seppellito mio fratello.
    Sydney: Seppellito?
    Jarod: Kyle, Sydney.
    Sydney: Jarod...
    Jarod: Dimmelo, Sydney!
    Sydney: Il serbatoio della benzina del camioncino era pieno, ha bruciato per molto tempo. Non è rimasto niente, niente, nada!
    Jarod: Come al solito tu mi lasci senza niente.
    Sydney: Jarod? Pronto, sei ancora lì?
    Jarod: Sì, sono qui.
    Sydney: Con tutto quello che è successo sono più decisi che mai a trovarti. Hai già pensato a dove andrai?
    Jarod: Ho una buona idea, Sydney: prendimi, se ci riesci!

Note[modifica]

  1. Questa è in assoluto la prima telefonata fra Jarod e Miss Parker

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