John Edward Williams

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John Edward Williams (1922 – 1994), scrittore e accademico statunitense.

  • Altri potranno, | ma non noi | tornare a visitare | questo luogo, | anche se ancora resto | al termine dell’anno | a immaginarci qui | in quel giorno d’estate. | Non un istante di tregua | per il nostro ritorno; | dal profondo del tempo, | ci guadagniamo le nostre perdite | con l’amore che abbiamo meritato.[1]

Stoner[modifica]

Incipit[modifica]

William Stoner si iscrisse all'Università del Missouri nel 1910, all'età di diciannove anni. Otto anni dopo, al culmine della prima guerra mondiale, gli fu conferito il dottorato in Filosofia e ottenne un incarico presso la stessa università, dove restò a insegnare fino alla sua morte, nel 1956. Non superò mai il grado di ricercatore, e pochi studenti, dopo aver frequentato i suoi corsi, serbarono di lui un ricordo nitido. Quando morì, i colleghi donarono alla biblioteca dell'università un manoscritto medievale, in segno di ricordo. Il manoscritto si trova ancora oggi nella sezione dei "Libri rari", con la dedica: «Donato alla Biblioteca dell'Università del Missouri in memoria di William Stoner, dipartimento di Inglese. I suoi colleghi».

Citazioni[modifica]

  • Vagava per i corridoi della biblioteca dell'università, in mezzo a migliaia di libri, inalando l'odore stantio del cuoio e della tela delle vecchie pagine, come se fosse un incenso esotico. (Kindle, pos. 218-19)
  • Quando si congedarono, sentì che erano estranei in un modo per lui impensabile, e capì di essersi innamorato. (Kindle, pos. 754-55)
  • A quarantatré anni compiuti, William Stoner apprese ciò che altri, ben più giovani di lui, avevano imparato prima: che la persona che amiamo da subito non è quella che amiamo per davvero e che l'amore non è una fine ma un processo attraverso il quale una persona tenta di conoscerne un'altra. (Kindle, pos. 2747-49)
  • Aveva sognato di mantenere una specie d'integrità, una sorta di purezza incontaminata; aveva trovato il compromesso e la forza dirompente della superficialità. (p. 319)

Note[modifica]

  1. Da A Summer Day (Un giorno d'estate), dalla raccolta The Necessary Lie (La necessaria menzogna), 1965; citato in ilpost.it, 30 settembre 2020.

Bibliografia[modifica]

  • John Edward Williams, Stoner (Edizione Kindle), traduzione di Stefano Tummolini, Fazi Editore, Roma 2012. ISBN 978-88-6411-643-3
  • John Williams, Stoner, Fazi Editore, Roma, 2012.

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