Libro di Baruc

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Libro di Baruc, testo deuterocanonico della Bibbia.

Incipit[modifica]

Il Libro di Baruc in ebraico

Queste sono le parole del libro che Baruc figlio di Neria, figlio di Maasià, figlio di Sedecìa, figlio di Asadia, figlio di Chelkìa, scrisse in Babilonia nell'anno quinto, il sette del mese, nella ricorrenza di quando i Caldei presero Gerusalemme e la diedero alle fiamme. Baruc lesse le parole di questo libro alla presenza di Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda e di tutto il popolo, accorso per ascoltare la lettura: erano presenti i nobili, i figli del re, gli anziani, tutto il popolo dal più piccolo al più grande, quanti insomma abitavano in Babilonia presso il fiume Sud. Ascoltata la lettura, piansero, digiunarono, pregarono il Signore, poi, raccolto un po' di denaro, secondo quel che ognuno poteva dare, lo mandarono a Gerusalemme al sacerdote Ioakim figlio di Chelkìa, figlio di Salòm e agli altri sacerdoti e al popolo che erano con lui in Gerusalemme.

Citazioni[modifica]

  • Impara dov'è la prudenza, | dov'è la forza, dov'è l'intelligenza, | per comprendere anche dov'è la longevità e la vita, | dov'è la luce degli occhi e la pace. (3, 14)
  • Là nacquero i famosi giganti dei tempi antichi, | alti di statura, esperti nella guerra; | ma Dio non scelse costoro | e non diede loro la via della sapienza: | perirono perché non ebbero saggezza, | perirono per la loro insipienza. (3, 26 – 28)
  • Le stelle brillano dalle loro vedette | e gioiscono; | egli le chiama e rispondono: "Eccoci!" | e brillano di gioia per colui che le ha create. (3, 34 – 35)
  • Coraggio, figli, gridate a Dio, | poiché si ricorderà di voi colui che vi ha provati. | Però, come pensaste di allontanarvi da Dio, | così ritornando decuplicate lo zelo per ricercarlo, | poiché chi vi ha afflitti con tante calamità | vi darà anche, con la salvezza, una gioia perenne. (4, 27 – 29)
  • Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell'afflizione, | rivèstiti dello splendore della gloria | che ti viene da Dio per sempre. | Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, | metti sul capo il diadema di gloria dell'Eterno, | perché Dio mostrerà il tuo splendore | ad ogni creatura sotto il cielo. | Sarai chiamata da Dio per sempre: | Pace della giustizia e gloria della pietà. (5, 1 – 4)

Explicit[modifica]

Come infatti uno spauracchio che in un cocomeraio nulla protegge, tali sono i loro idoli di legno indorati e argentati; ancora, i loro idoli di legno indorati e argentati si possono paragonare a un ramo nell'orto, su cui si posa ogni sorta di uccelli, o anche a un cadavere gettato nelle tenebre. Dalla porpora e dal bisso che si logorano su di loro saprete che non sono dèi; infine saranno divorati e nel paese saranno una vergogna. È migliore un uomo giusto che non abbia idoli, poiché sarà lontano dal disonore.

Citazioni sul Libro di Baruc[modifica]

  • L'interesse della raccolta composita, che porta il nome di Baruc, sta nel fatto che ci introduce nella comunità della dispersione e ci mostra come la vita religiosa vi era mantenuta dai rapporti con Gerusalemme, dalla preghiera, dal culto della legge, dallo spirito di rivincita e dai sogni messianici. (La Bibbia di Gerusalemme)

Bibliografia[modifica]

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