Luciano Violante

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Luciano Violante

Luciano Violante (1941 – vivente), magistrato e politico italiano.

Citazioni di Luciano Violante[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Il futuro sarà davvero migliore solo se investiremo di più e meglio nella scuola, se considereremo la formazione come un dovere dello Stato nei confronti dei cittadini e come la condizione indispensabile per lo sviluppo del paese. [...] Le 150 mila leggi sono diventate un onere insopportabile per i cittadini, per le imprese, per la stessa pubblica amministrazione, tutti schiacciati da valanghe di regole, disposizioni, indirizzi confusi e contraddittori. C'è un'inflazione legislativa alla quale corrisponde, per ragioni assolutamente oggettive, un'inflazione giudiziaria. [...] Il Parlamento deve legiferare meno e meglio e dare più spazio invece alle azioni di controllo e di indirizzo. [...] Lo Stato democratico ha tutti i mezzi, a cominciare dal consenso politico sino all'uso legittimo della forza, per impedire la propria soppressione.[1]
  • Una commissione parlamentare di inchiesta su Tangentopoli sarebbe davvero un banco di prova non solo per la maggioranza ma per l'intero Paese. Così si smetterebbe di pensare in termine di contrapposizione tra perseguitati e persecutori e probabilmente si scoprirebbe che ci sono tanti imbroglioni.[2]
  • Natta era figlio di un periodo storico in cui cultura politica, etica e impegno sociale erano legati.[3]
  • Se dovessi applicare i vostri criteri, quelli che avete applicato voi nella scorsa legislatura contro di noi, che non avevamo fatto una legge sul conflitto di interessi, non avevamo tolto le televisioni all'onorevole Berlusconi... Onorevole Anedda, la invito a consultare l'onorevole Berlusconi perché lui sa per certo che gli è stata data la garanzia piena, non adesso, nel 1994, quando ci fu il cambio di Governo, che non sarebbero state toccate le televisioni. Lo sa lui e lo sa l'onorevole Letta. A parte questo, la questione è un'altra. Voi ci avete accusato di regime nonostante non avessimo fatto il conflitto di interessi, avessimo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni... Durante i governi di centrosinistra il fatturato di Mediaset è aumentato di 25 volte. (dall'intervento nella seduta n. 106 della XIV legislatura del 28 febbraio 2002 alla Camera dei Deputati[4][5])
  • Berlusconi in Telecom? C'è un mercato. Ma se Berlusconi intende fare di nuovo il leader politico, dovrà assoggettarsi alla legge che stiamo facendo sul conflitto d'interessi.[6]
  • Un magistrato non deve usare i media per acquistare consenso o cercare di farsi una figura pubblica. Una magistratura che cerca il consenso dei cittadini e si legittima sulla base del consenso e non sulla base della legge è pericolosa per i cittadini stessi. Io credo che la dott.ssa Forleo come il dott. De Magistris abbiano sbagliato ad andare ad AnnoZero a farsi questi spettacoli.[7]
  • Per tre o quattro volte, nelle passate legislature, il centrosinistra ha votato in un certo modo [contro l'ineleggibilità di Silvio Berlusconi]. Se non ci sono fatti nuovi non vedo perché dovremmo cambiare questa scelta.[8]
  • Le correnti si sono con il tempo trasformate da luoghi di discussione e approfondimento in ben oleate macchine di potere interno. Basti considerare che prima o poi tutti i capi delle correnti sono eletti al CSM. La conseguenza è che oggi, come denunciato da molti magistrati, chi non appartenga ad una corrente o non sia eletto da un partito difficilmente arriva a ricoprire incarichi rilevanti. In pratica, spiace dirlo, bisogna difendere l'indipendenza dei magistrati dalle componenti dell'ANM e bisogna trovare il modo di superare quel corporativismo che i costituenti speravano di avere eluso stabilendo che un terzo dei componenti fosse eletto dal Parlamento.[9]
Etica: vittima del pensiero debole, Proposta Educativa, marzo 2012
  • La corruzione attuale, grave come la precedente, non ha alle spalle uno scambio, ma una cooptazione.
  • Se Benigni fa il doppio di ascolto di un Grande Fratello, forse la società è migliore di come la si vuole rappresentare.
  • La vittima principale del postmoderno è stata l'etica.
  • La libertà sta proprio nell'esistenza di un sistema di valori e di principi non inclini a piegarsi alle convenienze, comunque mascherate.
  • È giunto il momento di riaffermare la priorità di un pensiero fortem, che respinga il relativismo, ribadisca la dignità dell'etica e dei suoi principi, rimetta al centro i vincoli che consentono all'umanità di essere tale.

Note[modifica]

  1. Dal discorso di insediamento alla Presidenza della Camera, XIII legislatura, 9 maggio 1996; disponibile su Camera.it.
  2. Citato in Tangentopoli Commissione banco di prova, La Stampa, 15 agosto 1998.
  3. Citato in Attorno a Natta tutto il mondo politico, La Stampa, 25 maggio 2001.
  4. Resoconto stenografico dell'intervento di Luciano Violante nella seduta n. 106 della XIV Legislatura del 28 febbraio 2002 alla Camera dei Deputati.
  5. Video dell'intervento di Luciano Violante nella seduta n. 106 della XIV Legislatura del 28 febbraio 2002 alla Camera dei Deputati.
  6. Dall'intervista al Corriere Magazine, 26 aprile 2007.
  7. Dall'intervista di Lucia Annunziata per il programma televisivo In 1/2 h, RaiTre, 28 ottobre 2007; video disponibile su Rai.tv.
  8. Citato in Ineleggibilità Berlusconi, rinviata di una settimana la giunta per le elezioni, ilFattoQuotidiano.it, 21 maggio 2013.
  9. Da Magistrati; citato da Federico Mollicone nella Seduta n. 678 della Camera del 19 aprile 2022.

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