Luigi Ciotti

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Luigi Ciotti

Don Luigi Ciotti (1945 – vivente), sacerdote e attivista italiano.

Citazioni di Don Luigi Ciotti[modifica]

  • C’è una paura suscitata dalle disuguaglianze ma anche una paura indotta da chi la sfrutta a fini di potere. La paura può essere un formidabile bacino di consenso.[1]
  • Il volontariato non deve essere un " delegato" alla solidarietà. Non può essere solo accoglienza, assistenza di poveri e emarginati, deve essere al contempo denuncia delle cause politico- economiche che generano povertà e emarginazione.[1]
  • La mafia è una merda.[2]
  • La forza della mafia non sta nella mafia, è fuori, è in quella zona grigia costituita da segmenti della politica, del mondo delle professioni e dell'imprenditoria.[2]
  • Le idee non sono "cose" ma sementi che devono trovare terreni e contesti fertili per maturare e generare nuove pratiche e nuove forme di vita. Ecco perché quelle talee [dell'albero Falcone] non devono essere un semplice simbolo, ma frammenti di memoria viva, incandescente. La lotta contro le mafie è un impegno innanzitutto culturale che parte dalla coscienza di ciascuno di noi, dalla consapevolezza del bene comune e della responsabilità di custodirlo e promuoverlo.[3]
  • Il Volto sofferente della Sindone non cerca i nostri occhi ma il nostro cuore, invita dunque ciascuno di noi a guardarsi dentro con verità, a risvegliare il proprio cuore e le proprie coscienze sulle ingiustizie di questo mondo di fronte alle quali non si può tacere. [4]

Da L'intervista – Don Ciotti, Libera: "Per rilanciare l’Italia servono coscienze inquiete"

Intervista di Emiliano Moccia, Sociale.corriere.it, 6 aprile 2016.

  • [Sulla legalità] Ci vuole una rivolta dal basso, delle coscienze, per essere cittadini responsabili e questo credo che sia cresciuto negli ultimi anni. Però ci vuole anche una maggiore rivolta che parte dalle coscienze, dal di dentro, ci sono ancora troppi cittadini ad intermittenza, c'è ancora troppa delega ed allora "il morso dei più" diventa necessario.
  • [Su cosa nostra e le verità taciute] Noi continuiamo a dire da anni che le verità passeggiano per le vie delle città. Perché c'è chi sa, c'è chi ha visto, c'è chi nasconde. Ed allora bisogna avere più coraggio, bisogna aiutare soprattutto i ragazzi a prendere coscienza che l'impegno e la responsabilità parte da ciascuno di noi.
  • [Sulla legalità] È soprattutto il "noi" che vince, perché non possiamo lasciare le persone da sole, scaricare l'impegno solo a qualcuno. Non è solo compito della Magistratura, delle forze dell'ordine che già fanno molto nonostante una restrizione di mezzi e di strumenti. Serve il lavoro di tutti.
  • Abbiamo bisogno di coscienze inquiete nel Paese, di cittadini che dicano basta. È da secoli che noi parliamo di mafia.
  • Non è possibile stare seduti in Parlamento se si hanno delle vicende, delle indagini aperte, che rilevano delle commistioni con la mafia.

Citazioni su Don Luigi Ciotti[modifica]

  • Mi spiace che qualcuno, con pessimo gusto e mancanza di rispetto nei confronti di milioni di cittadini, abbia detto che il ponte unirà due cosche fra Sicilia e Calabria. Una vergogna e una mancanza di rispetto nei confronti di milioni di persone perbene che meritano di lavorare, di studiare e di fare il pendolare, di andare a farsi curare come tutti gli altri. (Matteo Salvini)

Note[modifica]

  1. a b Da intervista di Enrico Bellavia, Don Ciotti: " Il futuro è l’Altro", la Repubblica, 31 marzo 2019, p. 39.
  2. a b Citato nel discorso di Don Ciotti in occasione della 17ª giornata contro le mafie organizzata da Libera, Genova, 17 marzo 2012.
  3. Dall'intevista di Alessia Candito, Don Luigi Ciotti: “La mia lotta alle mafie passa dal cuore dei ragazzi”, palermo.repubblica.it, 21 novembre 2021.
  4. Citato in L'amore che salva, la pastorale sanitaria a convegno davanti alla Sindone, Acistampa.com, 25 maggio 2015.

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