Maffio Maffii

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Maffio Maffii (1881 – 1957), giornalista e scrittore italiano.

Citazioni di Maffio Maffii[modifica]

  • Appena voi entrate nello studio luminoso ove Domenico Trentacoste traduce col pollice in sulla creta o nel marmo con lo scarpello le forme dei suoi sogni, un sentimento vago dapprima, poi più diffuso, poi più violento, s'impadronisce di voi: il sentimento della serenità. [...]
    L'istintiva esuberanza tutta siciliana del suo temperamento, divenuta inquieta, sottile, raffinata, nervosa a contatto con lo spirito francese, ha trovato finalmente la via più espressiva, la sua forma più intima, il suo segno meglio rappresentativo in mezzo agli equilibri ed agli accordi del carattere toscano in generale, dell'anima fiorentina in particolare. Firenze ha quietato la nervosità dello scultore meridionale, educato nel fascino tumultuoso e capriccioso di Parigi. (da Domenico Trentacoste, in Vita d'arte Rivista mensile d'arte antica e moderna, Anno I, Vol. I, Gennaio 1908, pp. 301-302)
  • Non morrà in Italia il ricordo dei difensori toscani che con animo non impari a quello del leggendario manipolo lacedemone, apposero i loro petti alle orde avanzanti tra Curtatone e Montanara sui campi italiani a ripristinare il dominio del giogo feroce e della tirannide austriaca. Oggi, l'Italia, la Toscana e Firenze, in quella regione ideale del tempo, della storia e della gloria che il tempio di Santa Croce, innalzano a quel ricordo i pensieri più puri e dedicano a quella gloria il fiore delle loro speranze. (da Il Nuovo Giornale, XXIX Maggio, 29 maggio 1907)

Cicerone uomo di spirito[modifica]

Incipit[modifica]

Nella nostra declinante civiltà – declinante, non rispetto alla tecnica, ma alle cose dello spirito – pochi gustano oramai quelle raffinatezze dell'intelletto che nei secoli passati correvano sotto i nomi di umorismo, sottigliezze ironiche, vena satirica, trovate piccanti, ecc. Oratori e scrittori si sforzano anche oggi d'apparire originali, scanzonati, divertenti: ma il loro spirito è troppo spesso intessuto di parole volgari, di allusioni grossolane, di artificiosi giuochi di parole che ben poco hanno a che vedere con la vera arguzia, con l'esprit dei Francesi divenuti famosi per questo modo sarcastico di rappresentare le amare realtà della vita e con lo humor degli Anglosassoni.

Citazioni[modifica]

  • Lo spirito è, nel mondo moderno, disceso di quota, sulla scala dei valori intellettuali. O s'è inaridito o s'è involgarito. Ora rasenta la pornografia, ora si contenta di frasi fatte, di vecchi giochetti verbali, di idiozie. (p. 21)
  • Cicerone divertente? Cicerone uomo di spirito? si domandano increduli i licealisti di tutto il mondo; i quali da generazioni hanno ormai bollato l'Arpinate [Cicerone] col marchio indelebile di oratore retorico, di scrittore fastidiosissimo. (p. 22)
  • L'umorismo è per l'Arpinate, oltre che un efficace, intelligente strumento per vincere le cause senz'annoiare il prossimo, anche un segno di humanitas, di raffinata cultura, di amabilità nei rapporti umani. (p. 25)

[Maffio Maffii, Cicerone uomo di spirito, Historia, n. 2, gennaio 1958, Cino Del Duca Editore]

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