Maheśvarānanda

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Maheśvarānanda (XIII secolo – XIV secolo), filosofo indiano.

Mahārthamañjarī[modifica]

  • I canali dei sensi, mediante i quali lo yogin trae piacere dagli oggetti di senso, sono gli stessi attraverso cui egli riempie i tre mondi[1] con la coscienza emessa dal suo proprio Cuore.[2]
  • Non accettando i reciproci punti di vista, essi parlano della Tua natura universale nei termini di ciò che deve essere confutato e di ciò che lo confuta, al fine di respingere la posizione del [loro] antagonista.[3]

Citazioni su Maheśvarānanda[modifica]

  • Maheśvarānanda spiega il modo in cui possiamo percepire Śiva e Śakti come una Gestalt. È come l'immagine di un toro e di un elefante disegnati assieme in modo tale che vediamo l'uno o l'altro a seconda di come la guardiamo. C'è un movimento della consapevolezza (spanda) dall'uno all'altra nel momento in cui Śiva diviene Śakti e Śakti diviene Śiva. (Mark Dyczkowski)

Note[modifica]

  1. Sono le tre fasi in cui è distinta la percezione sensoriale.
  2. Citato in Mark Dyczkowsk 2013, p. 205.
  3. Citato in Mark Dyczkowsk 2013, p. 68.

Bibliografia[modifica]

  • Mark Dyczkowski, La dottrina della vibrazione nello śivaismo tantrico del Kashmir, traduzione di Davide Bertarello, Adelphi, 2013.

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