Maksim Amelin

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I poeti Viktor Kulle, Maxim Amelin e Yuly Lores durante il nono "Poetry Festival on Baikal", 11 luglio 2009, Irkutsk

Maksim Amelin (1970 – vivente), poeta e critico letterario russo.

Sinfonia italiana[modifica]

  • L'Italia sotto l'ala di metallo | si distende, tutta colli e specchi d'acqua, | come una coperta variopinta, | non ricorda il passato, alfuturo non pensa, | immersa nel presente, nell'odierna vanità –, | la tua vita d'ogni giorno. (da Aeroporto "Leonardo da Vinci")
  • A vedere il Tirreno che ondeggia | nella luce della pista di atterraggio | un sorriso involontario mi si stampa sulle labbra. (da Aeroporto "Leonardo da Vinci")
  • Pare che a tre generazioni di russi | fosse proibito andare a spasso | senza meta per le vie | di questa città meridionale, | lasciando libero lo sguardo di vagare, | curiosare disinvolti | qua e là, scattanti come bovi, | non com'aquile o leoni in cerca di preda, | che aguzzano la vista crudele. (da Saggio su Napoli)
  • Questo è il panorama del Vesuvio, | dal di dentro sei per noi più comprensibile | ed affine, solo, in questa affinità | si cela una minaccia –, e non per scherzo: | Batjuskov a poco a poco perse la ragione, | e non è forse qui che, un tempo, | Baratynskij fu deposto in una bara di cipresso? | Troppo rischiosa è la sorte di quelli – io no | – | che si presero troppa confidenza. (da Saggio su Napoli)
  • Dove portava questo viaggio | né lungo né breve? – | Dagli ischieti ad Ischia | la rotta era questa: | piegando verso destra, | dapprima costeggiando, | poi per il mare aperto, | in grembo alla divinità | che cambia sesso, | e le cui lodi cantano | gli amanti della salamoia | in ogni angolo della terra. (da Pozzuoli – Ischia Porto)

[Quattro poeti russi per l'Italia, a cura di Mirella Meringolo, Poesia, n. 193 aprile 2005, Crocetti Editore]

Citazioni su Maksim Amelin[modifica]

  • Maksim Amelin è un autore raffinatissimo, che sperimenta anche a livello metrico e strofico (spesso prendendo le mosse dalla strofica antica). (Mirella Meringolo)
  • Amelin sostiene la necessità di restituire alla lingua poetica la perduta solennità dello stile elevato, "di allontanarsi di un passo dall'elegia in direzione dell'ode". (Mirella Meringolo)