Marìa Elena Cruz Varela

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Marìa Elena Cruz Varela (1953 – vivente), poetessa cubana.

L'angelo consunto[modifica]

  • Entrate. Signori. Entrate. Non vi fermate. Avanti. | Andate fino in fondo. Sarà una grande esibizione. | Vedrete i rettili squarciarsi la pelle senza esibizione. Vedrete finalmente quel che accade sotto i miei tendoni. | Entrate. Signori. Entrate. Non vi fermate. (da Il circo)
  • E tuttavia posso solo dire a mia difesa che, a volte, cedo. | Cado in minuscole trappole che ci tende la vita. | Trappole come gabbiette per catturare i passeri. (da La trappola)
  • Senza fiori, ormai. Senza frutti. Perse la radice e la memoria. | È qui che ora esigo | di soccombere al prodigio violento della rosa. | La mia rosa cardinale. Quella dei venti. Eccitazione porpurea prigioniera tra due pagine. | Non so di dove viene questo canto del cigno. Non so in che mentire. Non so se mento. (da Elogio della bellezza)

[Marìa Elena Cruz Varela, L'angelo consunto, traduzione di Lucio Lami, Poesia, settembre 2001, n. 153, Crocetti Editore]

Citazioni su Marìa Elena Cruz Varela[modifica]

  • Anche quando con dura necessità preme il dolore, la Varela lo innesta sulla figuratività del suo discorso, sulla metaforizzazione continua della parola, che non si lascia abbassare o deprimere dal duro giogo della sopraffazione, della muta violenza... (Daniele Piccini)

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