Maram al-Masri

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Maram al-Masri (1962 – vivente), poetessa e scrittrice siriana.

Maram al-Masri
  • La terra mi ha rubato al mare, | per questo vedi le mie labbra, di sabbia, | le mie parole, scogli ricoperti di muschio. (da Un abitante della Terra, in Non ho peccato abbastanza)[1]
  • Il desiderio divampa in me | i miei occhi scintillano | infilo le buone maniere nel cassetto più vicino, | divento Satana | bendando gli occhi ai miei angeli | solo per un bacio. (da Ciliegia rossa su piastrelle bianche, str. 3, in Non ho peccato abbastanza)
  • Lo guardai | attraverso un filo di luce | che filtrava | dalla finestra della mia misericordia. | Il corpo affaticato | disteso accanto a me | affamato come me. (da Ciliegia rossa su piastrelle bianche, str. 27, in Non ho peccato abbastanza)
  • Sei molto diverso dagli altri. | Il tuo segno distintivo: | il mio bacio | sulla tua bocca. (da Ciliegia rossa su piastrelle bianche, str. 98, in Non ho peccato abbastanza)
  • Non essere indifferente | ti devo vomitare. | Ardi | come | un tizzone | come | due ramoscelli che si sfregano | e si incendiano! | Così mi piace | la vita | nel mio giaciglio. (da Ti guardo, str. 14, in Non ho peccato abbastanza)

Note[modifica]

  1. Traduzione di Bianca Carlino.

Bibliografia[modifica]

  • Non ho peccato abbastanza. Antologia di poetesse arabe contemporanee, a cura di Valentina Colombo, Oscar Mondadori 2007.

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