Marco Biagi

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Marco Biagi (1950 – 2002), economista e giurista italiano.

Citazioni su Marco Biagi[modifica]

  • Biagi? Fatevi dire da Maroni se era una figura centrale: era un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza. (Claudio Scajola)
  • Difendere l'opera di Marco Biagi significa dare compiuta attuazione alla legge, completare il sistema dei servizi che proteggono chi cerca lavoro, ridurre il prelievo fiscale e contributivo con particolare riguardo alle parti del salario che sostengono la competitività delle imprese. (Silvio Berlusconi)
  • Ho trascorso l'intero pomeriggio sotto il palco e sul palco, e mai ho sentito parlare non dico "contro" Marco Biagi, ma "di" Marco Biagi. Il nome "Marco Biagi" non è mai stato citato per esteso. S'è parlato un paio di volte della legge 30 che abusivamente il governo Berlusconi intestò al professore assassinato, che non poteva più ribellarsi, mentre un ministro di quel governo lo chiamava "rompicoglioni". E ne ha parlato Grillo per chiedere di riformarla, insieme alla legge Treu, aggiungendo che però "il vero problema non sono neppure le leggi: è che in Italia non c'è lavoro". Lo dico perché un amico, l'ex giudice ora assessore Libero Mancuso, che nessuno ha visto alla manifestazione, ha parlato di presunte "offese a Biagi". Posso assicurare che se qualcuno, dal palco, avesse davvero mancato di rispetto a Marco Biagi, su quel palco nessuno di noi, nemmeno Grillo, sarebbe rimasto un minuto di più. (Marco Travaglio)
  • Marco Biagi era un uomo di dialogo, era un docente che amava l’insegnamento e il confronto con gli studenti; era uno studioso che approfondiva i temi della sua disciplina, avvertendo con grande consapevolezza che quell'equilibrio mirabile disegnato dalla nostra Costituzione richiede che ci si preoccupi costantemente di evitare che nascano ferite nella coesione sociale, di intervenire per sanarle, per ridurre le fratture sociali e per rimuoverle. Per questo i brigatisti assassini lo hanno ucciso, nel loro folle disegno di esasperare le contrapposizioni e le tensioni. Chi si preoccupava di cucire, di legare, di far crescere la coesione sociale era un ostacolo. Così come è stato per altre persone, per altri docenti, da Ezio Tarantelli a Massimo d’Antona, anche loro, come è noto, giuslavoristi. O come è stato per altri docenti, studiosi profondi e miti come Roberto Ruffilli in questa regione. (Sergio Mattarella)
  • Marco Biagi è stato un intellettuale coraggioso e noi non dobbiamo mai dimenticare il suo esempio, che dà forza e qualità alla nostra democrazia come è stato nel caso di Massimo D'Antona e di tutti quei servitori dello Stato che hanno perso la vita per mano dei terroristi perché prestavano servizio per la nostra comunità. L'uccisione di Marco Biagi non deve essere e non sarà dimenticata anche perché, quel giorno, è stata colpita la coscienza civile di tutti gli italiani. (Vasco Errani)
  • Perché hanno colpito proprio Marco Biagi? Chi rappresentava? Si colpiscono i moderati, come già fu per Tarantelli e D'Antona, persone che, a prescindere dal campo in cui si collocavano - e tra l'altro vi si collocavano non per scelta di appartenenza politica ma per convinzione progettuale e professionale -, esercitavano una funzione di moderazione e lavoravano facendo prevalere all'interno degli schieramenti la ricerca del dialogo e del confronto. Marco Biagi, come si può comprendere ascoltando l'ultima intervista che ha rilasciato, si sforzava di trovare delle ipotesi che permettessero di mantenere il dialogo con i sindacati, così come lo stesso D'Antona, a sua volta, si era impegnato a dare impulso alla riforma del mercato del lavoro. (Sergio Chiamparino)
  • [Sulla morte di Marco Biagi] Sicuramente è un atto contro le lotte e la mobilitazione che sta crescendo; di sicuro serve a Berlusconi e al ministro del Lavoro. (Prospero Gallinari)

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