Andrea Bocelli

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Andrea Bocelli

Andrea Bocelli (1958 – vivente), tenore e cantante italiano.

Citazioni di Andrea Bocelli[modifica]

  • [Su Zucchero] È un grande musicista e tutti gli italiani che amano la musica debbono andarne fieri. La sua è la voce italiana all'estero e bisogna essere orgogliosi, quando si va all'estero, di sentire la voce di un italiano che è amato anche fuori dal nostro paese. È anche un grande talento, un musicista di straordinaria qualità che da più di 30 anni entra nel cuore della gente anche in momenti difficili per la creatività universale. Zucchero lavora di continuo con quel logorio che serve a trovare la tensione giusta per creare e pensare a fare buona musica.[1]
  • L'azzeramento [del debito] è solo un primo passo, poi si dovrebbe passare agli investimenti, e qui entra in gioco l'illuminazione dei nostri governanti. Noi, club dei bianchi, finché abbiamo una distanza geografica sufficiente a garantire la nostra incolumità, non ci rendiamo conto del pericolo. I popoli che muoiono di fame preannunciano guerre e atrocità.[2]
  • [Sulla Pandemia di COVID-19 del 2019-2020] Non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità? [...] Mi sono sentito umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa. Devo anche confessare, e lo faccio qui pubblicamente, di aver anche in certi casi disobbedito volontariamente a questo divieto. Non mi sembrava giusto né salutare. Ho una certa età e ho bisogno di sole e di vitamina D.[3]
  • Nonostante Con te partirò sia divenuto a suo modo un classico e sia stata tradotta in tante lingue ed utilizzata nei contesti più disparati (anche come colonna sonora, dai thriller ai film d'animazione, alle commedie), la versione in esperanto aggiunge un tassello significativo nella piccola grande storia del brano. La canzone è frutto di un'alchimia, di un equilibrio tra un testo evocativo, una musica orecchiabile e dolce, ed un ritmo che spinge verso una sana esaltazione. Una pagina che guarda al futuro ed apre le ali in direzione del sogno... proprio come l'esperanto, lingua che esprime una nobilissima utopia e che porta con sé i valori della pace e dell'accoglienza. È stato davvero emozionante ritrovare l'intensità fonetica del testo di Con te partirò in una lingua altra ma altrettanto bella: un idioma che esprime il plus valore di essere statutariamente concepito per unire, per abbattere le barriere[4][5].
Dall'intervista di Paolo Guiducci, La mia voce per diffondere il Vangelo, in Avvenire, 14 agosto 2010
  • Ogni azione ci apre davanti un bivio: la strada del male e quella del bene. La prima sembra una discesa, durante la quale non si pedala e non si fa fatica, ma con il rischio concreto di cadere. La seconda assomiglia tanto a una salita, durante la quale si suda e dietro ad ogni tornante si nasconde l'insidia di mollare. Arrivati in cima però si ha la sensazione di aver fatto un'impresa, di aver portato a termine qualcosa di grande.
  • Tante persone oggi chiudono le orecchie ai discorsi ma aprono gli occhi di fronte all'esempio.
  • Troppo facilmente gli adulti pensano di risolvere il loro compito educativo procurando denaro ai figli. I ragazzi invece hanno bisogno di qualcosa di molto più importante, domandano fiducia nel futuro, cercano ascolto, desiderano dialogo e anche carezze.
Credere nel caso o in Dio?, in Nuovi Orizzonti, 12 novembre 2011
  • Tutto può il caso, nell'ambito dei grandi numeri, ma nulla può, contro la potenza dell'impossibile: la combinazione più improbabile di numeri, o di lettere può sempre darsi, ma necessita di numeri o di lettere: insomma, ci devono essere le condizioni indispensabili, diversamente la combinazione resta un astratto concetto.
  • Ogni blocco nasconde una "Pietà", ma solo il genio di Michelangelo ne ha regalata una all'umanità intera.
  • Ci sono uomini, che non esitano ad attribuire al caso, la meno casuale, la più singolare e divina delle architetture, la più manifesta delle volontà intelligenti e meravigliosamente intelligibile, che, non senza ragione chiamiamo: "creato".
  • Quanta orgogliosa dabbenaggine, quanta penosa affettazione serpeggiano tra gli uomini, specie quando essi si avventurano a tentoni nel campo della fede!
  • L'uomo che erge il caso sull'altare di Dio è simile a chi preferisce muoversi al buio, piuttosto che nella luce abbacinante, di un sole sorto nel segno del leone.
  • Chi deifica il caso non è senza un Dio: solo, si accontenta di una divinità che si diverte al gioco dei dadi ed a cui nulla può chiedersi, né rimproverarsi.
  • Alla verità si tende, quando nulla ci si attende, se non di esservi domani più vicini di oggi e ciò, ardentemente si anela.
  • Chi ripone la propria fede nel caso, conscio di correre ineluttabilmente verso la fine dei propri giorni, su questa terra, difficilmente saprà resistere alla tentazione di compiere tutto ciò che torna a suo vantaggio, indifferente al rischio di creare dolore e disperazione al prossimo.

Citazioni tratte da canzoni[modifica]

Mare calmo della sera[modifica]

  • Rende stupidi anche i saggi l'amore, amore mio. (da Il mare calmo della sera)
  • Se fossi veramente dentro l'anima mia, allora sì che udir potrei, nel mio silenzio il mare calmo della sera. (da Il mare calmo della sera)
  • Ama quello che non ha l'amore mio. (da Il mare calmo della sera)
  • Se il mondo intorno a noi non ci assomiglia mai, dividilo con me; io lo prenderò e lo scaglierò lontano. (da Luna che non c'è)
  • E chiara nella sera, tu sarai la luna che non c'è. (da Luna che non c'è)

Andrea[modifica]

  • Stella sorella dei sogni miei, parlami ancora fino a domani, dimmi se è vero che lei esiste per davvero. (da Dell'amore non si sa)
  • Tu da sempre come un canto, Sciogli la malinconia, Dai sorriso al sole spento, Sai guarire la realtà. Ecco perché canto di te, mio Quasi amore. (da L'attesa)
  • Ascoltami o Amore che io lo so, muovi tutto e muovi anche me, muovi le onde e poi le porti a riva, splendi le stelle, preziose e belle. (da Tu ci sei)
  • E tu ci sei lo so, in me lo so, oltre la mente mia, contro ogni logica ci sei, sei tu quel vento che rialza gli uomini dopo la tempesta. (da Tu ci sei)
  • Calde perle sul tuo viso.. Lacrime che io raccoglierò. (da Per noi)
  • Noi cosi di spalle al mondo, Qui di fronte ad un tramonto che Ascolterai. (da Per noi)
  • Hai ascoltato mai le parole che non ti ho detto, quando eri tu il mio sogno nel cassetto? (da Le parole che non ti ho detto)
  • Chiudi gli occhi per sentir le mie paure. No, non tremo certo per le tue parole, Ma c'è tanto freddo nel mio cuore. (da Le parole che non ti ho detto)
  • Forse hanno steso un velo Sotto l'immenso cielo. Tanto hai saputo amarmi Che ora non sai perdonarmi. (da Sempre o mai)
  • Io chiedo all'amore, quell'ombra nel cuore bagnata di sole. (da Incanto)
  • Quanta vita che è passata, la notte ti sognavo, mi svegliavo... non eri tu. (da Quante volte ti ho cercato)
  • La vita è solo un sogno è una partenza o un ritorno, non lo so. (da Quante volte ti ho cercato)
  • In fondo seminiamo controvento desideri e speranze. (da Domani)

Vivere[modifica]

  • [...] e improvvisamente ti accorgi che il silenzio ha il volto delle cose che hai perduto. Ed io ti sento amore mio.. (da La voce del silenzio)
  • Chiusi gli occhi, ti tesi le braccia, Ma sognavo e il bel sogno svanì! (da Sogno)
  • Ma la vita cos'è? tutto o niente, forse neanche un perché.. (da Romanza)
  • È un deserto questa gente con la sabbia in fondo al cuore. (da Romanza)

Citazioni su Andrea Bocelli[modifica]

  • Anche Andrea Bocelli ha un grande successo, ma non è mai presuntuoso quando parla di sé. Da musicista, conosce i propri limiti. (Uto Ughi)

Note[modifica]

  1. Dal programma televisivo Matrix, Canale 5, 10 marzo 2011.
  2. Citato in Bocelli: ma la Chiesa non è una discoteca, Corriere della Sera, 1º maggio 2000.
  3. Citato in Andrea Bocelli e il covid-19: tutta la storia, Ilfattoquotidiano.it, 28 luglio 2020
  4. http://disvastigo.esperanto.it/index.php/it/novaj/3906-andrea-bocelli-l-esperanto-lingua-che-porta-con-se-i-valori-della-pace-e-dell-accoglienza
  5. L'esperanto (rivista), Anno 96, n. 1, Federazione Esperantista Italiana, Gennaio/Febbraio 2019, pag. 20

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