Marta Robin

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Marta Robin (1902 – 1981), mistica cattolica francese.

Citazioni di Marta Robin[modifica]

  • Amavo molto i malati ed avrei valicato monti e valli, se mi avessero lasciato fare, per visitare un malato, non per curarlo, ma per amarlo.[1]
  • Avete notato che Nostra madre a Lourdes non ha detto solamente, come a Parigi in Rue du Bac, che è stata concepita senza peccato, ma Io sono l'Immacolata Concezione! Ha atteso la proclamazione della Chiesa sul dogma della sua Santa Immacolata Concezione per darci la sua identità personale dinanzi a Dio.[1]
  • Credo che la mia prima comunione in privato sia stata una presa di possesso da parte di Nostro Signore, credo si sia impadronito di me in quel momento.[1]
  • [Ad un giovane che le opponeva tutte i suoi dubbi su Dio] Eppure...[1]
  • Dio opera quello che dice: è l'evidenza in quanto creatrice. [1]
  • Gesù non ci ha promesso di toglierci la croce. Ci ha detto di mettercela sulle spalle, ma con Gesù, la croce diventa tutto amore.[1]
  • Ho sempre enormemente pregato nella mia vita.[1]
  • Ho voglia di gridare a quelli che mi chiedono se mangio, che mangio più di loro, poiché mi nutro con l'Eucarestia del Sangue e della Carne di Gesù. Ho voglia di dire loro che sono essi a bloccare in sé gli effetti di questo nutrimento, ne bloccano gli effetti.[1]
  • Il ruolo della Madonna è di occuparsi dei dettagli, di tutti i dettagli, è la sua funzione materna a portarla a questo. [1]
  • La mia vita è una Messa continua. Non ho mai l'impressione che il mio letto sia un letto, è un altare, è una croce.[1]
  • La persona del prete mi incitava a pregare senza dirmi nulla.[1]
  • La teologia è una scienza magnifica, sono i teologi che sono noiosi.[1]
  • La vista dei sacerdoti mi ha sempre commossa.[1]
  • Mi nutro solo di questo. Mi inumidiscono la bocca ma non posso deglutire. L’ostia mi procura un’impressione fisica di nutrimento. Gesù, essendo tutto il mio corpo, è Lui che mi nutre. E’ come una Risurrezione.[...] Vorrei gridare a quelli che mi chiedono se mangio che mangio più di loro, perché sono nutrita con l’Eucaristia del sangue e della carne di Gesù.

Vorrei dire che sono loro ad arrestare in se stessi i frutti di questo cibo, ne bloccano gli effetti.[2]

  • Non lasciate dei veleni sul comodino degli ammalati.[1]
  • Non mi piace leggere le vite dei santi perché ciascuno ha la sua sfumatura. Preferisco la dottrina, non l'imitazione.[1]
  • Non si implora mai Maria invano, ho la ferma fiducia che mi esaudirà, perché credo che non abbiamo più altra speranza che rivolgerci alla Divina Provvidenza che non abbandona mai nessuno.[1]
  • Non viene in mente di mettersi in ginocchio [davanti alla Madonna] ma di volare verso di lei e non per chiedere, ma con un sentimento di riconoscenza e d'amore.[1]
  • [In relazione ad un suicidio] perché non è ai suoi giorni che voleva mettere fine, ma al dolore che la torturava.[1]
  • Per vivere nel cuore di Cristo, nel cuore della Trinità, bisogna vivere con Maria.[1]
  • Se Maria è piena di grazie è perché è la Madre di Dio.[1]
  • Soffrire insegna la carità, l'abbandono a Dio, il distacco. Soffrire insegna a vedere e a comprendere. Soffrire insegna ad alleviare, a compatire, a consolare quelli che soffrono.[1]
  • Trasformare tutti i miei atti in atti soprannaturali e divini, è la più bella delle verità, è la più più grande ed ultima parola dell'amore.[1]
  • Voglio portare molte molte anime a Gesù con il mio solo amore e l'offerta intera della mia vita di malata, senz'altra volontà che quella del mio Dio o, piuttosto, con la mia volontà pienamente unita a quella del mio Dio.[1]

Citazioni su Marta Robin[modifica]

  • Ho la possibilità di farvi sapere si da ora, senza tradire alcun segreto, che vi è nella Drôme una santa donna che vive una vita contemplativa come vittima d'amore, Marthe Robin. Sono andato a trovarla su richiesta personale del Papa, per giudicare l'espressione teologica della sua fede. Ne sono rimasto meravigliato e l'ho scritto al Papa. (Réginald Garrigou-Lagrange)
  • La povertà più grande che ho incontrato è quella di Marthe Robin. Una cosa stupenda! La sua povertà era veramente estrema, incisa nel suo corpo, nella sua carne. (Marie-Dominique Philippe)
  • Marthe era semplice.... Quello che prevaleva in Marthe era la sua capacità di sacrificio, a imitazione di Cristo.... Con parole semplici suscitava in noi una di quelle emozioni rare, improvvise, dolci, un po' malinconiche e tuttavia radiose, che vi rendono consapevoli del vostro destino. (Jean Guitton)

Note[modifica]

  1. a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w Citata in Bernard Peyrous, Vita di Marthe Robin, Ed. Effatà, 2009
  2. Citato in Una grande mistica francese

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