Massimo Carlotto

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Massimo Carlotto alla Libreria Ubik di Trento, 17 gennaio 2009

Massimo Carlotto (1956 – vivente), scrittore italiano.

Citazioni di Massimo Carlotto[modifica]

  • Il senso di colpa di essere gringo era più efficace di un corso Weight Watchers.[1]
  • La latitanza è come il blues: uno stato dell'anima.[2]
  • Se non avessi letto Sciascia probabilmente non avrei cominciato a scrivere. Sono rimasto folgorato dalla sua frase «Io scrivo per impedire che la menzogna trionfi». Per me «Il giorno della civetta» resta un faro, è sconvolgente, dopo averlo letto ti cambia il pensiero.[3]

Il mistero di Mangiabarche[modifica]

Incipit[modifica]

Il primo raggio di sole riuscì a penetrare il fitto intreccio di rami di pini, lecci secolari e illuminò debolmente la sagoma di un capriolo finemente cesellata sulla culatta di un fucile. L'uomo che lo imbracciava vi batté sopra l'unghia dell'indice per attirare la mia attenzione. "Se il cervo rappresenta la maestosità e il cinghiale la forza" sussurrò, "il capriolo è il simbolo della grazia e della delicatezza... La caccia a palla per eccellenza, la più difficile ed emozionante, perché si tratta dell'animale più diffidente del bosco: l'udito il suo senso più sviluppato, poi l'olfatto, quindi la vista. Se il frastuono di un aereo lo lascia del tutto indifferente, il "crac" di un ramo spezzato lo mette immediatamente in allarme."

Citazioni[modifica]

  • Bere, fumare e ascoltare blues sono le cose che preferisco in assoluto. Subito dopo ci metto fare l'amore.
  • Nel dormiveglia mi accorsi che stavo pensando che mi sarebbe piaciuto addormentarmi con lei al mio fianco tutte le sere. Dallo spavento feci un balzo sul letto.

Incipit di alcune opere[modifica]

L'amore del bandito[modifica]

Martedì 31 ottobre 2006

Lo straniero ripassò per la terza volta davanti alla vetrina dell'elegante parrucchiere per signora. La donna dava le spalle allo specchio e stava scegliendo uno smalto, annuendo distrattamente ai consigli della manicure mentre un uomo sui cinquant'anni la pettinava con gesti sicuri e precisi.
Lo straniero si allontanò pensando che entro breve sarebbe uscita. Seguiva la donna da una settimana esatta e aveva deciso che quello sarebbe stato il giorno giusto. Si aggiustò il bavero del lungo cappotto scuro e si fermò davanti a un'altra vetrina per ammirare alcuni mobili d'antiquariato, in particolare un tavolo di fattura veneziana della seconda metà del Settecento.

Le irregolari-Buenos Aires Horror Tour[modifica]

«Quanto costa a notte?»
«Trentacinque pesos o dollari, è la stessa cosa» rispose il portiere dell'hotel N'ounte al numero tremilatrecentoventuno di avenida Corrientes.[4]

Storia di Gabriella, vedova di mala[modifica]

«Una tizia mi ha dato due pezzi da dieci per avvertirti che ti aspetta fuori» mi sussurrò all'orecchio il cameriere, rabboccando il mio bicchiere di calvados.
Annuii stancamente: sapevo di chi si trattava. «Dille che aspetti la fine del concerto» tagliai corto.
Johnny Shines aveva appena iniziato a cantare So Glad I Found You, accompagnato da Bart Pate all'armonica e da Gloria Sitz al piano. Vecchio e malato era tornato in Europa per l'ultima tournée. Erano ormai mesi che attendevo con impazienza di poter ascoltare quella voce roca e profonda.
Alla fine andai in camerino a salutarlo; lo coprii di complimenti e gli regalai una bottiglia di Old Turkey.

Citazioni su Massimo Carlotto[modifica]

  • Massimo è un Maestro, sia di letteratura che di umanità e professionalità. Ciò che mi ha sempre colpito di lui, una sua dote che spesso rimane sottotraccia, nascosta dietro altre più evidenti, è la profonda curiosità intellettuale. È una persona sempre vigile, costantemente in cerca di stimoli e di nuovi territori da esplorare a livello narrativo. Ciò lo rende un autore profondamente legato ai nostri tempi e abile a leggere la realtà corrente, perché ci si immerge con maestria, intingendo la propria penna di quel magma di sentimenti umani, fatti, devianze, desideri e bisogni, che sono la realtà. (Piergiorgio Pulixi)
  • Perché scrivere significa ricoprire il veleno per topi con il cioccolato: amo scrittori come Jim Thompson e James Ellroy esattamente per questo. Ma l'autore che più di tutti riesce a essere privo di sentimentalismo è un italiano, che vorrei fosse tradotto di più in inglese: Massimo Carlotto. È uno scrittore di noir al quadrato, di quelli che ti mettono alla prova. In America uno come lui non c'è. Neanch'io potrei leggere Carlotto tutto il tempo. Non ce la farei. (Josh Bazell)

Note[modifica]

  1. Da Il fuggiasco, p. 69.
  2. Da Il fuggiasco, p. 22.
  3. Citato in Eleonora Lombardo, Carlotto e la Sicilia, un amore noir "Il filo giallo da Capuana a Camilleri", la Repubblica, 16 aprile 2015, p. 9.
  4. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia[modifica]

  • Massimo Carlotto, Il fuggiasco, Edizioni e/o, Roma, 1996. ISBN 8876412972
  • Massimo Carlotto, Il mistero di Mangiabarche, Edizioni e/o, Roma, 1997. ISBN 88-7641-309-X
  • Massimo Carlotto, L'amore del bandito, Edizioni e/o, Roma, 2009. ISBN 978-88-7641-873-0
  • Massimo Carlotto, Storia di Gabriella, vedova di mala, ne L'alligatore, Edizioni e/o (I super e/o), Roma, 2007. ISBN 978-88-7641-795-5

Film[modifica]

Altri progetti[modifica]