Mathias Malzieu

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Mathias Malzieu nel 2012

Mathias Malzieu (1974 – vivente), cantante e scrittore francese.

La meccanica del cuore[modifica]

  • Le sue lacrime ghiacciate rimbalzavano al suolo come perle di una collana spezzata.
  • Un giorno o l'altro, tutto il piacere e la gioia che l'amore può suscitare si pagano con la sofferenza. E più si ama intensamente e più il dolore sarà moltiplicato. Sperimenterai l'assenza, poi i tormenti della gelosia, dell'incomprensione, infine la sensazione del rifiuto e dell'ingiustizia. Avrai freddo fino nelle ossa e il sangue formerà dei ghiaccioli che sentirai passare sotto la pelle. La meccanica del tuo cuore esploderà. Ti ho impiantato io questo orologio, conosco perfettamente i limiti del suo funzionamento. Può darsi che resista all'intensità del piacere, e sarebbe già molto. Ma non è abbastanza robusto da sopportare le pene d'amore.
  • L'un l'altra ci strusceremo fino a consumarci lo scheletro e, a mezzanotte in punto all'orologio del mio cuore, ci infiammeremo e di riaprire gli occhi bisogno non avremo.
  • Di cosa ho paura? Di te, o meglio, di me senza di te... Il nostro ultimo abbraccio è ancora tiepido, eppure ho già tanto freddo come se non ti avessi mai incontrata il giorno più freddo del mondo... Vorrei tornare indietro nel tempo per deporre quel vecchio rottame del mio cuore fra le tue braccia.
  • Hai in mano la carta vincente: il tuo cuore. Tu credi che sia una debolezza, ma se l'accetti per quello che è, l'orologio-cuore ti renderà speciale.
  • Ecco cosa muoio dalla voglia di dire. Eppure resto più muto di un'orchestra di lapidi.
  • Dopo, potremo continuare a chiacchierare di tutto questo, ma prima ci possiamo abbracciare?
  • Non posso più fare a meno di lei: l'odore della sua pelle, il suono della sua voce, quei piccoli vezzi che la rendono la ragazza più forte e più fragile del mondo. La mania di non mettersi gli occhiali per vedere il mondo attraverso lo schermo fumoso della vista annebbiata; il modo tutto suo di proteggersi. Vedere senza vedere davvero e, soprattutto, senza farsi notare. Scopro la strana meccanica del suo cuore. È un sistema che funziona con un guscio autoprotettivo dovuto alla sua profonda mancanza di fiducia. Un'assenza di stima in lotta con una determinazione fuori dal comune. Le scintille che Miss Acacia produce cantando sono le schegge delle sue incrinature, che lei è capace di proiettare sulla scena, ma non appena la musica cessa, perde l'equilibrio. Non ho ancora trovato l'ingranaggio rotto. Il codice di accesso al suo cuore cambia ogni notte. A volte il guscio è duro come una roccia. Nonostante provi mille combinazioni sotto forma di carezze, parole consolatorie, resto sulla porta. Eppure mi piace tanto far schiudere questo guscio! Sentire quel rumoretto quando apre, vedere la fossetta che si scava all'angolo delle labbra e sembra dire: "Soffia!". Il sistema di protezione che si frantuma in dolci schegge.
  • La paura di perderla e il mal di testa formano un vortice elettrico di cui ho perso il controllo. Vomiterò bile, la sento salire come brace lungo l'esofago, inondarmi il cervello. Cortocircuito dentro la testa. Pronuncio parole terribili, sentenze definitive. Vorrei riavvolgere subito la lingua ma il fiele fa già effetto.
  • Sto rovinando tutto, lo vedo nello specchio rotto del suo sguardo, devo fare marcia indietro, e più in fretta possibile. Tento l'inverosimile, spalancando le paratoie di ciò che ho sempre voluto nascondere. So che avrei dovuto iniziare da qui, che faccio tutto disordinatamente, ma provo ancora a invertire il senso di marcia. "Ti amo di sbieco perché ho un cuore malandato fin dalla nascita. I medici mi hanno formalmente vietato di innamorarmi perché il mio orologio-cuore è troppo fragile per resistere. Ciò nonostante ho messo la mia vita nelle tue mani, perché oltre al sogno, tu mi hai regalato una dose d'amore tanto forte che mi sono sentito capace di affrontare qualunque cosa per te." All'orizzonte non c'è ombra di fossette sulle guance. "Oggi faccio tutto al contrario perché non so più come comportarmi per non perderti e questo mi fa stare male. Ti am..."
  • Sarà pur rimasto qualche sogno infantile nascosto sotto il cuscino, cercherei di non schiacciarlo con la testa carica di preoccupazioni da adulto. Proverei ad addormentarmi pensando di non svegliarmi mai.
  • Un pensiero colpevole vola verso Madeleine che si è data tanto da fare perché stessi in piedi e andassi avanti senza rompermi. Sentimento di vergogna totale.
  • "So che abbiamo litigato per colpa di Joe e della gelosia, che ho gettato il cuore nella spazzatura ostinandomi ad amarti di sbieco, ma voglio imparare tutto daccapo perché ti amo sopra ogni cosa." Queste sono le parole che dovrei dirle.
  • Uno, non toccare le lancette.
    Due, domina la rabbia.
    Tre, non innamorarti, mai e poi mai.
    Altrimenti, nell'orologio del tuo cuore, la grande lancetta
    delle ore ti trafiggerà per sempre la pelle,
    le tue ossa si frantumeranno,
    e la meccanica del cuore andrà di nuovo in pezzi.
  • La sofferenza amorosa può trasformare le persone in mostri di tristezza.
  • Colleziono immagini mentali delle sue lunghe ciglia, delle fossette, del naso perfetto e delle pieghe delle labbra. Cullo il suo ricordo con la stessa cura che riserviamo a un fiore delicato. Le dedico molto tempo.

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