Michele Santoro

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Michele Santoro nel 2011

Michele Santoro (1951 – vivente), giornalista, conduttore e autore televisivo italiano.

Citazioni di Michele Santoro[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Io sono un dipendente del servizio pubblico, non sono un suo dipendente! (in risposta a Silvio Berlusconi al telefono; da Il Raggio Verde, Rai Due, 17 marzo 2001)
  • [Rivolto ad Adriano Celentano] Io voglio il mio microfono, quello che hai tu, voglio decidere che cosa sono le cose da raccontare, le luci e le ombre.[1]
  • Travaglio è un monumento vivente alla libertà d'informazione. (da «Anche Travaglio ha delle responsabilità», corriere.it, 24 settmbre 2008)
  • I tempi stanno cambiando e, come direbbe oggi Danilo Dolci, noi non solo abbiamo il diritto di parlare, abbiamo il diritto di farci sentire, ma noi abbiamo anche il dovere di parlare e di farci sentire. Noi dobbiamo essere ascoltati e per questo questa sera, e in altre duecento piazze d'Italia e qui al PalaDozza, noi accendiamo le nostre luci perché ricominci Annozero.[2]
  • Alle volte tirar fuori le cose che si hanno dentro serve per non morire.[3]
  • Ma se uno dice "Quello che è successo [la condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale] è un colpo di stato", allora, se è un colpo di stato, eh, non è... Vai in montagna, dico io, no? Prendi il mitra e fai il partigiano, non è che te ne stai sul divano con la tua fidanzatina, così il Popolo della Libertà deve leggere i proclami per fare la resistenza da Vanity Fair; mi sembra una cosa un po' senza senso.[4]
  • Se Renzi vuole dare la dimostrazione che il Paese cambi, provi a cambiare la Rai: è una riforma senza costi, l’unico prezzo per lui è rinunciare al controllo sulla tv di Stato. Se da un cambiamento della Rai e della governance cambia il sistema è un punto, altrimenti non si arriverà a un mercato in cui ci si sfida liberamente, come Renzi ha promesso.[5]
  • Ci ha sempre lasciato enorme libertà, siamo in ottimi rapporti e spero di continuare ad averne. Cairo non ha mai ostacolato il nostro programma, non ha mai posto limiti. Sarebbe da mettere alla guida del Paese, farebbe la spending in maniera ottima.[5]
  • Grillo è destra, destra pura, insulto e manganello.[6]
  • [Sul governo Conte] È nato un mostro, che contiene anche elementi interessanti. Per questo dico che bisogna avere curiosità. Il che non vuol dire blandire il mostro, ma aspettarlo sul terreno dei fatti concreti. Nell'opera di governo.[7]

Da Addio Samarcanda Santoro fa progetti

Silvia Fumarola, La Repubblica, 23 maggio 1992.

  • [Sul programma di informazione televisiva Samarcanda] Bisogna rivedere la formula, il programma ha esaurito il suo linguaggio.
  • [Su Mani pulite] L'analisi che noi abbiamo fatto è vincente: il giudice Di Pietro ha dimostrato che era molto peggio di come ce lo immaginavamo.
  • Samarcanda paga la sua passione. Non è giusto. È stata soprattutto una grande innovazione formale, nessuno lo ha capito fino in fondo. C'è sempre stato un atteggiamento snobistico da parte dei politici o degli intellettuali. Ci vedono come un gruppo un po' naif.
  • [Sul programma televisivo Samarcanda] La trasmissione in alcune puntate era volutamente "sporca": io non faccio prove, mi piace la diretta. È una grande scuola, e la verità si deve vedere.
  • Il pubblico va rispettato come pubblico: lo spettatore è più forte delle sue convinzioni, del suo senso del dovere, del suo spirito di partecipazione.
  • Se c'è una partita di calcio, il Moro [America's Cup], Sanremo, non c'è Samarcanda che tenga.
  • Voglio costringere il mondo della politica a imparare il dialogo, lo facciano in tv, davanti a milioni di persone. Devono sottoporsi al giudizio popolare. Per questo Samarcanda ha fatto paura.
  • Funari, il Mao Tse Tung della tv.

Citazioni su Michele Santoro[modifica]

  • [Sulla sospensione di Michele Santoro] Come Masi mostra il cartellino (provvedimento autopunitivo per la Rai, con un vago sospetto di vendetta personale), la polemica s'infiamma, si grida alla censura, scatta la solidarietà del popolo santoriano, due vasi di coccio come Paolo Garimberti e Paolo Ruffini alzano la voce per dire che così si danneggia il pluralismo. Santoro non chiede di meglio. Provoca per essere martirizzato. Sfida l'autorità per essere mandato al supplizio. Vive per trasformare il patimento in sacrificio. (Aldo Grasso)
  • L'uso che Biagi.., come si chiama quell'altro? Santoro... E l'altro?... Luttazzi..., hanno fatto della televisione pubblica pagata coi soldi di tutti io credo sia un uso criminoso e credo sia un preciso dovere della nuova dirigenza di non permettere più che questo accada. (Silvio Berlusconi)
  • La mia vera università televisiva è stata Santoro. Mi ha insegnato tutto: si sedeva di fianco a me, per cambiarmi la punteggiatura dei pezzi. Quanto ho imparato da lui! [...] Mi ha sgridato terribilmente perché in un servizio davo del tu a un operaio. E aggiunse: "Se lui piange disperato per il lavoro, non devi consolarlo, devi farlo incazzare". (Francesca Fagnani)
  • Lui lavora molto per intuizione. Io ero ospite ad AnnoZero come attivista radicale. Ho avuto un battibecco con Niccolò Ghedini di Forza Italia e Roberto Castelli della Lega. Due giorni dopo mi ha chiamato con una proposta di lavoro. (Giulia Innocenzi)
  • Ma quale epurato. È gran figlio di buona donna. (Marco Pannella)
  • Michele Santoro: che non prende mai la parola senza fare preventivamente la faccia feroce. Solo che è afflitto – poveretto – da una faccia morbida, bonaria e tondeggiante da romano pacioso. Sicché, quando appare lui in video, si ha l' impressione di ritrovarsi davanti – che fortuna – a "Gigi er Bullo", noto personaggio del folklore popolare romano, che minacciava tutti e non spaventava mai nessuno: "Scansateve tutti, che' mo' passa Giggi". (Beniamino Placido)
  • [Sulla sospensione di Michele Santoro] Santoro è di nuovo martire. Che poi è la sua condizione ideale di lavoro, il terreno su cui si muove meglio, il clima che lo tonifica e mette in secondo piano la qualità del suo lavoro. (Aldo Grasso)
  • Santoro e il presunto comico Vauro sono due volgari sciacalli che vomitano insulti con le tasche piene di soldi dei cittadini. Gente così offende la verità, alimenta odio e merita solo disprezzo totale della gente perbene. L'insulto è la loro regola. Colpa di gestori della Rai che per fortuna stanno per essere cacciati come meritano. (Maurizio Gasparri)
  • Santoro, lei è un dipendente del servizio pubblico! Si contenga! (Silvio Berlusconi)

Bruno Vespa[modifica]

  • Io sono un ammiratore di Santoro. Ma l'equilibrio non è la sua virtù principale.
  • Nessuno ha cancellato Annozero, anche se questo era una vecchia aspirazione. C'è stata un'onorevole e molto cospicua transazione superiore a due milioni di euro, con uno scivolo per Santoro [...] che ha accettato di uscire dalla RAI, salvo poi volerci rientrare ad altre condizioni.
  • Si è fottuto per il suo delirio di onnipotenza.

Note[modifica]

  1. Dal programma televisivo Rockpolitik, Rai Uno, 22 ottobre 2005.
  2. Dal programma televisivo Raiperunanotte, 25 marzo 2010, Video disponibile su Youtube.com.
  3. Dal programma televisivo Annozero, Rai Due, 30 settembre 2010.
  4. Dal programma televisivo Servizio Pubblico, tv.ilfattoquotidiano.it Video disponibile su 'Ilfattoquotidiano.it, 26 settembre 2013.
  5. a b Citato in Santoro: "Addio a Servizio Pubblico. In Italia è in crisi il sistema tv, non i talk", Lastampa.it, 18 maggio 2015.
  6. "L’anno due di Michele Santoro", ilfoglio.it, 26 novembre 2016.
  7. Dall'intervista di Salvatore Merlo, Santoro si candida in Rai e ci parla di Salvini, Di Maio e Renzi, Ilfoglio.it, 6 giugno 2018.

Voci correlate[modifica]

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